Quarta di copertina
Titolo: A sicut erat – Com’era prima.
Su mundu est gai, a sicut erat non torrat mai.
Il mondo è così, com’era prima, non tornerà mai.
Da una poesia di Peppino Mereu.
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1 | Nome e Cognome | Pedru CUMBIANU, detto "Stadera" |
2 | Data di nascita – Età al tempo del racconto | 15 agosto 1945 – 78 anni a inizio della storia |
3 | Luogo di nascita – Paese di provenienza – Famiglia – Etnia – Estrazione sociale |
Nato a Bauflores (OG), contadino |
4 | Tipo di studi – Esperienze di vita – Eventi significativi – Adesione a gruppi. | Studi: quinta elementare. Esp. vita: militare leva a Cuneo 1965. Matrimonio 1975 con Annedda. Ev. significativo: nascita 3 figli, 2 maschi 1 femmina. Nel racconto compare solo un figlio, Martino, sua moglie Clara, il figlio Davide e due figlie. Adesione a gruppi: aderì ai Confratelli (cunflarius) che andavano alle processioni con tonache e cappucci bianchi. Gruppo sciolto da un prete anni orsono. |
5 | Occupazione attuale | Pensionato agricoltura. Accudisce orto. |
6 | Orientamento sessuale – Ideologico - Religioso | Eterosessuale, conservatore, cattolico. |
7 | Caratteristiche fisiche – Salute – Segni particolari | Car. fisiche: alto 1.80, carnagione olivastra, capelli bianchi rasi, occhi marroni. Salute: ottima. Segni particolari: nessuno |
8 | Abbigliamento | Veste modestamente, abiti comuni, scuri. |
9 | Hobby – Manie – Atteggiamenti particolari – Modo di esprimersi | Hobby: intaglia pezzi di olivastro per fare statuine di carri a buoi, uomini e donne. Manie: fuma il sigaro con la brace in bocca. Att. Part.: quando incontra qualcuno che non gradisce lo guarda biecamente e ostentatamente. Mod. espr. Parla sempre in dialetto ma stupisce tutti esprimendosi in un italiano perfetto e senza accento, come se avesse “studiato”. |
10 | Profilo caratteriale e psicologico | Tendenzialmente chiuso, scontroso, dotato di spirito caustico. Gentile e rispettoso con tutti, pur non vedendo l’ora di tagliar corto. Tende a lamentarsi dei modi di vivere moderni, non nutre fiducia nelle istituzioni, compresa la chiesa, della quale un tempo si fidava. Talvolta polemizza davanti a comportamenti altrui per lui irrispettosi. |
11 | Relazione con altri personaggi | Non ha perdonato ai figli, dopo averli fatti studiare, di averlo abbandonato per andare a vivere in città. Sovente ha da dire sul degrado del suo paese, Bauflores, sul disinteresse e l’incuria di tutti, in tal caso diviene loquace, fra il divertimento dei giovinastri e l’apprensione della moglie. |
1 | Nome e Cognome | Vincenzo STABESU, detto "Kaffettera" |
2 | Data di nascita – Età al tempo del racconto | 8 gennaio 1944 – 79 anni a inizio della storia |
3 | Luogo di nascita – Paese di provenienza – Famiglia – Etnia – Estrazione sociale |
Nato a Bauflores (OG), contadino |
4 | Tipo di studi – Esperienze di vita – Eventi significativi – Adesione a gruppi. | Studi: quinta elementare. Esp. vita: militare leva a Cuneo 1965, assieme a Pedru Cumbiani - "Stadera". Matrimonio 1975 con Chiaretta. Ev. significativo: nascita 3 figli, 2 maschi una femmina. Numerosi nipoti. |
5 | Occupazione attuale | Pensionato agricoltura. Accudisce orto. |
6 | Orientamento sessuale – Ideologico - Religioso | Eterosessuale, conservatore, cattolico. |
7 | Caratteristiche fisiche – Salute – Segni particolari | Car. fisiche: alto 1.80, carnagione olivastra, capelli bianchi rasati, occhi marroni. Salute: ottima. Segni particolari: nessuno |
8 | Abbigliamento | Veste modestamente, abiti comuni, scuri. |
9 | Hobby – Manie – Atteggiamenti particolari – Modo di esprimersi | Hobby: ama leggere Diabolik, ne ha una collezione. Manie: cura maniacale della sua motoape, masticare carrube. Att. Part.: quando va in chiesa si addormenta Mod. espr. :Parla sottovoce. |
10 | Profilo caratteriale e psicologico | È aperto, ama parlare con tutti, un grande pettegolo ma sa tenere un segreto, se riguarda la sua ristretta cerchia. Gioviale e scherzoso con tutti. Non ama la modernità, ma fa buon viso a cattivo gioco. |
11 | Relazione con altri personaggi | Soffre per il fatto che i figli , dopo immensi sacrifici per farli studiare, siano andati a vivere in città e non amino stare in paese, se non sporadicamente. Non palesa la sua sofferenza e delusione se non con Stadera, che ha lo stesso dilemma. |
1 | Nome e Cognome | Francesco JADDANU |
2 | Data di nascita – Età al tempo del racconto | 20 aprile 1985 – 38 anni a inizio della storia |
3 | Luogo di nascita – Paese di provenienza – Famiglia – Etnia – Estrazione sociale |
Nato a Gonapiccia (CA), figlio di carabiniere, del quale ha seguito le orme. |
4 | Tipo di studi – Esperienze di vita – Eventi significativi – Adesione a gruppi. | Studi: diploma magistrale, laurea in scienze giuridiche della sicurezza, acquisita alla scuola Marescialli Carabinieri. Parla inglese e arabo. Scapolo, vive nell’alloggio di servizio nella locale stazione Carabinieri di Bauflores. |
5 | Occupazione attuale | Maresciallo comandante Stazione Carabinieri di Bauflores |
6 | Orientamento sessuale – Ideologico - Religioso | Eterosessuale, rispettoso delle religioni, non ha, per la sua professione, un orientamento politico. Ama l’ordine costituito e conosce bene leggi e regolamenti militari. |
7 | Caratteristiche fisiche – Salute – Segni particolari | Car. fisiche: alto 1.85, carnagione olivastra, capelli neri rasati, occhi marroni. Salute: ottima. Segni particolari: nessuno |
8 | Abbigliamento | Quando non è in uniforme, che veste bene e con dignità, ama vestire abiti moderni firmati, ma senza ostentazione. |
9 | Hobby – Manie – Atteggiamenti particolari – Modo di esprimersi | Hobby: ama musica classica ed etnica di varie provenienze. Ama leggere. Ha un telescopio. Manie: nessuna in particolare. Att. Part.: pretende che i suoi uomini siano sempre in ordine con l’uniforme, come lui. Mod. espr. Voce chiara, forte, piacevole. |
10 | Profilo caratteriale e psicologico | Crede nella legge e nell’ordine che rappresenta e che ha vissuto fin dall’infanzia essendo un figlio dell’Arma, cosa che non gli ha mai fatto sentire il peso dei sacrifici che ha dovuto fare per la sua carriera. Esecutore di ordini propositivo e intelligente, collaborativo con i superiori, disponibile e amichevole con i pari grado, comprensivo delle esigenze dei suoi sottoposti, sempre disponibile con i civili. |
11 | Relazione con altri personaggi | Ama parlare con la gente al di là delle pure esigenze di servizio. Spesso si comporta alla vecchia maniera per dirimere piccole liti familiari, convocando gli interessati in caserma e facendoli ragionare, evitando che si denuncino a vicenda. È famoso per le sue “lavate di capo” a giovanotti che fanno i prepotenti, ingiungendo loro di retrocedere da eventuali comportamenti che reputa dannosi, a un passo dalla trasgressione. Ha salvato parecchi giovani avviati sulla cattiva strada, è ben visto per questo |
Alba359 ha scritto: Nel caso del comandante dell'astronave, che ho citato sopra, non avevo considerato che nel finale del romanzo le cose sarebbero cambiate a tal punto che alcune sue azioni nei capitoli precedenti, stridevano troppo col carattere che stava venendo fuori. Erano cose che forse non si sarebbero notate troppo, nella vita si cambia, si cresce, ma quando si tratta di personaggi inventati ci si accorge che un cambiamento è stato progettato per comodità narrativa.Lo trovo molto interessante come personaggio, condivido l'addentrarsi nei particolari. Mi è venuto in mente uno dei comandanti inviati sul pianeta d'acqua del romanzo Solaris, di Stanisław Lem, dove questo comandante si evolve moltissimo dalla rigidità e incredulità iniziale per certe peculiarità di quel pianeta, come far rivivere il passato di ogni membro dell'equipaggio, rievocando anche persone che non ci sono più. Ne sarà totalmente immerso.
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