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Re: [Lab7] Angelo azzurro

Ciao @Nightafter 
   
C’è poco da fare. Con i miei modesti mezzi nel tuo davvero spassoso racconto oltre a vederci anche io tratti del pulp del magnifico Tarantino ci vedo anche qualcosa di Scerbanenco e di Richard Stark (Donald E. Westlake), capaci di dilungarsi in piccoli e apparentemente irrilevanti particolari della vita di uomini della mala che poi assurgono a incancellabili pietre miliari che si inseriscono magistralmente nelle loro storie. Ma non si tratta solo di questo. È il tuo modo particolare di descrivere, di insinuarsi nei meandri di un episodio. Ci vuole una notevole capacità di osservazione, esperienza, nonché disincanto, per descrivere scene e particolari come hai descritto tu.
Non è da tutti sapersi dilungare in particolari che altri non sarebbero nemmeno in grado di notare o dargli perlomeno importanza se non dopo esserne stati edotti.
Capisco bene anche la difficoltà a restare nei caratteri: certo, come è stato detto è una sfida alle capacità di condensare una storia in un dato tempo, ma alcuni non possono farlo, fra questi alcuni mi permetto di annoverare te e me.
Anche io ho la tendenza a esplicitarmi in profusione di parole, non sempre il minimalismo paga o attira, per quanto sia di moda. Ma le mode non mi attirano. Ad esempio, pochi descriverebbero una fila di formiche in un marciapiede cosparso di sterpaglie e rifiuti con pozzanghere, roba inutile, ma io mi ci potrei perdere: ho visto formiche e ogni genere di insetti in lunghe giornate di sole, in solitari e silenziosi cortili di cemento o case diroccate frammiste a sogni e desideri impossibili e inauditi di vita… mischiando il tutto ne ho fatto racconti non lunghi ma lunghissimi... lo stesso Proust leggerebbe con interesse e magari ci ricaverebbe un ulteriore libro della sua Ricerca…
Ah! Talvolta amo vantarmi delle mie opinabili capacità di scrittura… l’illusione è sempre stata al mio fianco nella vita, come la ricerca della felicità che non so se esista davvero.
Scusa la notevole e discutibile digressione.
In sintesi: il tuo racconto mi piace.
A si biri

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