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Re: [LMI171] La bellezza di scrivere

Ciao @Poeta Zaza 
Mi è piaciuta questa lettera di Dumas figlio che parla al padre dei suoi leggendari eroi letterari quasi come se fossero persone reali, conosciute, anzi, penso che per loro in un certo senso lo erano davvero, come lo sono sempre stati nelle generazioni dei lettori.
Questo punto
Poeta Zaza ha scritto: dopo aver sperimentato gli abissi e le fogne, ed esserne riemerso con virtuali o meno ossa ammaccate e pelle sporca.
il termine “virtuali” non mi convince molto. Certo il termine doveva essere in uso anche ai tempi di Dumas, contestualizzato diversamente, ma oggi suona troppo vincolato alle famose realtà virtuali tecnologiche. Si potrebbe usare un altro termine, più ammantato all’epoca.
Poeta Zaza ha scritto: Rivalsa sociale e esistenziale, la vostra.
sociale ed esistenziale
Poeta Zaza ha scritto: Come lo scultore capace sa le sembianze della statua che cerca,
Come lo scultore capace conosce le sembianze della statua che cerca,
Suggestivo e appropriato il riferimento leopardiano alle esperienze della vita che determinano la strada della consapevolezza circa il proprio divenire uomini. Commovente che Dumas figlio ammetta che dopo la morte di Marie abbia perso interesse alla vita e lo abbia ritrovato grazie alla scrittura, alla creazione di personaggi a imitazione del padre che ringrazia per avergli trasmesso questa facoltà e qui scopre la bellezza della scrittura.
Un piccolo spaccato storico che ho apprezzato molto, io amo la storia, e ti do ragione sul fatto che addentrarsi su narrazioni a sfondo storico comporta un notevole impegno di ricerca.

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