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Re: La verità ha gli occhi verdi

Ciao @Edu mi spiace il racconto non ti abbia convinto tanto. Di certo non voleva essere particolarmente realistico, ma comprendo che tu lo abbia trovato un po’ moralistico. Ad alcuni commentatori è piaciuto, ad altri meno, devo dire che non sono cieco ai suoi difetti. Non comprendo perché in un quadro non ci possa essere un libro di poesia tedesca, magari per sottolineare che la protagonista è una giovane di spirito romantico, ma devo dire che non sono un pittore, quindi magari hai ragione tu. Sono contento che ti sia piaciuta la scrittura. Alla prossima!

Re: La verità ha gli occhi verdi

@bwv582 Ciao, ti ringrazio per essere passato al leggere questa mia storia e per l'attenzione che poni sia sul mio racconto, sia sugli altri che ogni tanto condivido sul forum. Onestamente non so se io cerchi di sperimentare in una direzione in particolare. Di certo, alla fine di ogni storia mi piace raccontarne una nuova e, se possibile, interessante. Dati i miei limiti, magari a volte posso risultare confuso, e non andare sempre vado a segno, come notato da altri commentatori. In tanti ci troviamo a fare, ahinoi, lavori che non sempre sono molto gratificanti; anche a me è capitato in passato, ma ho avuto la fortuna di riuscire a cambiare. Un saluto.

Re: La verità ha gli occhi verdi

@Bob66
Ciao, ti ringrazio per il lungo e approfondito commento. Devo dire che mi ha sorpreso. Vista la reazione degli altri utenti, mi ero convinto che la storia non fosse delle mie migliori. Diciamo che tu hai messo in luce altri aspetti. Immagino che la verità stia un po' nel mezzo, però ora mi sono convinto che tenendo conto delle vostre notazioni si possa trasformarlo in qualcosa di migliore. Grazie a te per essere passato di qui, comunque sono molto contento che tu abbia colto con una certa sensibilità alcuni aspetti non secondari della storia e che ti sia piaciuta. A presto!

Re: La verità ha gli occhi verdi

@Modea72 @Adel J. Pellitteri

Ciao, vi ringrazio per le utili notazioni. Il racconto mi sembrava sviluppasse bene i suoi temi, ma siccome entrambe mi fate notare i suoi limiti immagino di aver fallito. "Acquietarsi" nel senso di trovare pace, che io sappia, non si usa solo per gli animali -- ciò detto, l'uomo è anche un animale.

A presto, grazie,
Domenico

La verità ha gli occhi verdi

https://www.costruttoridimondi.org/forum/viewtopic.php?p=39803#p39803

Una volta di nuovo la dottoressa De Rosa rimpianse di non avere per sé un’altra giovinezza.
Sospirò, mentre passava sotto lo scan l’ennesimo codice fiscale. 
«È tutto in regola?» chiese la signora, un po’ intimorita e decisamente fuori dalle grazie degli altri utenti, perché occupava lo sportello da una vita.
«Tutto in regola signora» rispose la dottoressa De Rosa, guardandola, aprendo e chiudendo gli occhi sbiaditi dal tempo. La donna, finalmente, s’acquietò. Lasciò il posto in fila a chi aveva il numerino dopo il suo. Il signore era già fornito di codice fiscale, da scannerizzare.
La dottoressa De Rosa, una volta di più, rimpianse di non avere a sua disposizione un’altra giovinezza.

Verso l’una, quando finiva il suo turno, notò che nella sala d’attesa dell’ufficio c’era ancora seduto un signore, con un cappello e una bella sciarpa colorata che correva lungo i lati del cappotto.
«Signore, ha bisogno?»
Lui si girò. Guardò la dottoressa De Rosa. Sorrise.
«No guardi, ho finito anch’io.»
«Lei non ha il numerino?»
«Nessun numerino, no» rispose il signore. «Grazie della bella mattinata» aggiunse, un po’ incongruamente. Nessuno andava mai volentieri di quelle parti.
«Va bene…» disse la dottoressa, raccogliendo la borsa e il resto delle sue cose. Il signore diede ancora uno sguardo ai dipinti della sala d’attesa, quindi lasciò la stanza.

Il mattino dopo, il signore era di nuovo lì. Senza numerino. Senza codice fiscale da sfoderare. Di nuovo seduto a guardare i dipinti della sala d’attesa.
Per la pausa delle dieci e mezza la dottoressa De Rosa, che non era più tanto giovane, ma non si considerava priva d’intuito, prese due caffè della macchinetta automatica, si sedette accanto al signore e gli porse il suo.
«Lei è qui per i dipinti, vero?»
«Lei ha intuito» disse il signore, prendendo il caffè.
«È un conoscitore d’arte?»
«Ero impiegato, come lei. Però mi ha sempre appassionato. Ho anche scritto qualcosa. Una monografia su un fiammingo minore, di qualche successo. Nulla di che. Non mi faccia diventare vanitoso.»
«Un vero conoscitore, quindi.»
«Le arti, la confesso, non hanno mai smesso di appassionarmi.»
«Pensa che questi dipinti abbiano qualcosa?»
«Bella domanda» disse il conoscitore d’arte, sorseggiando il suo caffè. «Lei cosa crede?»
La dottoressa De Rosa, allora, si concentrò sulla vista della ragazza dagli occhi verdi, che non aveva mai notato veramente, nonostante fosse in quell’ufficio ormai da anni.
«Mi sembra che i colori e le forme siano molto elementari.»
«Certo.»
«Inoltre non sono sicuro che le proporzioni siano sempre esatte.»
«No, non lo sono. Lei ha buon occhio.»
«Non mi sembra si rifaccia a uno stile corrente, o passato, o lo rielabori creativamente.»
«No, certo, è arte naïf.»
«Però lei trova qualcosa in questi dipinti.»
«Sì, c’è qualcosa.»
«La ragazza dagli occhi verdi» disse la signora, riferendosi alla protagonista dei ritratti. «Prima è chiusa in una gabbia, poi vola in cielo aggrappata a una sorta di corvo nero. In quell’altro sta scavando una fossa con una pala d’oro.»
«Che ne pensa di queste immagini?»
«Sono inventive.»
«Sì.»
«Direi anche suggestive.»
«Molto.»
«Atemporali.»
«Lei è brava.»
La dottoressa De Rosa sorrise.
«Mi sembra di essere di nuovo all’interrogazione dell’ora d’arte.»
«Non sono un professore. Non si preoccupi.»
La dottoressa finì il suo caffè. 
«La donna dagli occhi verdi. Cosa pensa stesse cercando di esprimere l’artista, raffigurandola?»
«Questa domanda mi sembra fondamentale.»
«Ossessione?»
«Sì?»
«Bellezza?»
«Sì, questi quadri sono bellissimi» rispose il signore, annuendo in modo entusiastico. «Siete molto fortunati ad averli.»
«Non l’avevo mai notato.»
«A volte la bellezza è ogni giorno sotto i nostri occhi, ma ci vuole una persona estranea che ce la faccia notare. Niente di male. Succede spesso.»
Intanto, un’altra signora si avvicinava allo sportello con un numerino e il codice fiscale, ma la dottoressa De Rosa, che, in qualche modo, sentiva di starsi riappropriando di un po’ di giovinezza, decise di farla attendere.
«Lei cosa vede in questi quadri, signore?» chiese infine la donna.
«Anch’io, quando ero giovane» ripose semplicemente lui, «ero innamorato di una ragazza dagli occhi verdi.»
«Oh.»
«In lei io vedevo tutto quanto di più bello, di più onesto, di più casto c’è nella vita. Con lei mi sentivo completo.»
«Per questo ama molto questi quadri, e viene qui a vederli?»
«Vengo soprattutto perché ammiro molto il lavoro dell’anonimo artista. Talmente umile da non firmare neppure il suo lavoro.»
«Posso chiedere al dirigente. Forse lui lo conosce.»
«Non lo faccia.»
«Toglierei la poesia, giusto?»
«Non amo incontrare gli artisti di persona. Preferisco conoscerli tramite la loro opera.»
Intanto, gli utenti dell’ufficio prendevano i numerini e continuavano a mettersi in fila di fronte allo sportello muto.
«Beh, può venire qui a vederli quando vuole» disse la dottoressa De Rosa. «Io, ahimè, devo tornare al lavoro.»
«Ha ragione, le forme sono semplici. I colori… non sempre ben bilanciati» continuò il signore, continuando fra sé e sé. «Però sa cosa fa la differenza, a mio avviso, fra un prodotto dimenticabile e quello di un grande artista?»
«Mi dica…» disse ancora la dottoressa, guardando un po’ preoccupata la fila che s’ingrossava.
Il conoscitore d’arte si dedicò a quel quadro dove la ragazza era accasciata in un prato e leggeva un libro di poesie di un lirico tedesco. Quel quadro dove, semplicemente, era raccontata una storia che non cessava di stupirlo. Tutta la storia del mondo.
«Verità» disse lui, girandosi verso la donna, guardandola coi suoi occhi semplici. «In questi quadri vedo verità.»
«La verità ha gli occhi verdi» disse lei, senza potersi impedire di sorridere e guardare a sua volta il dipinto. «Grazie. Finora, non l’avevo mai compreso.»

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