La ricerca ha trovato 1 risultato

Torna a “[CP13] LA GOGNA”

Re: [CP13] LA GOGNA

Eccomi, @Adel J. Pellitteri, cercando di ricambiare la gentilezza della tua analisi provando a mia volta ad analizzare la tua. :) 

Una premessa: non sono un esperto di poesia (prima di questo contest non sapevo nemmeno cosa fosse la "Blackout poetry").
Quindi prendi qualsiasi cosa dica con le pinze.

Innanzitutto ho notato un particolare interessante nel ritmo.
Le coppie di versi di ciascuno dei primi 3 periodi (1-2, 3-4, 5-6) sono tutte di 15 sillabe, mentre l'ultima coppia/periodo (7-8) è di 14, che però può essere letto come 15 se alla lettura si pone un respiro alla virgola del verso 7 ("Orchestra, [respiro] alla fine,"), rompendo così la sinalefe. In ogni caso, anche fosse di 14, funziona bene perché è il finale.

Non so se sia voluto o se tu l'abbia ottenuto semplicemente "a orecchio", ma è notevole, specie considerando che si tratta di una poesia basata su un testo esistente, quindi con una restrizione sulle parole da usare. Non l'avevo notata al principio perché con versi lunghi (o con ritmo distribuito su più versi, come in questo caso) faccio fatica a cogliere la metrica, ma avevo notato una certa "cantabilità" del testo, e non riuscivo a capire da cosa derivasse. Ho dovuto contare per arrivarci, e sono rimasto impressionato. :) 
Se è voluto, tanto di cappello.
Se non era voluto, dimostra che comunque hai orecchio per il ritmo... e tanto di cappello anche in quel caso.  :flower:

Forse si poteva rendere in maniera più ovvia dividendo in due il verso 7, e separando gli ultimi versi dagli altri:
Adel J. Pellitteri ha scritto: mar nov 28, 2023 9:33 amDavanti a un pubblico insaziabile,
frusta sui fianchi.
Incessante respira in volto
come un animale.
Segue con occhio vigile,
congiura a mani alzate.

Orchestra,
alla fine,
l’ovazione del pubblico.
In questo modo si rompe in maniera esplicita la sinalefe tra "orchestra" e "alla", e si ottiene un gruppo di 3 versi di 15 sillabe che funge da chiusa, mantenendo la metrica.

Per quanto riguarda il contenuto, nulla da dire.
L'immagine che evochi è viva e salta agli occhi in maniera naturale.
Non sono pienamente convinto della scelta del titolo, forse perché contrasta con "l'ovazione" dell'ultimo verso. Una ovazione dovrebbe essere una dimostrazione entusiasta di gloria e trionfo, che è in contraddizione con la gogna, in cui invece dovrebbe fare da padrona la vergogna. Immagino che tu abbia inteso l'ovazione nel senso più ampio del termine, come un sinonimo di "applauso", o forse ho capito male il tuo intento.

Certo, con la limitazione del testo sottostante era difficile trovare altro, quindi non credo sia un problema in ogni caso.

Bellissima poesia, e gran ritmo. :) 

A rileggerti!

Torna a “[CP13] LA GOGNA”

cron