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Re: [Lab10] A casa del nonno

Bel lavoro.
Prosa scorrevole e brillante. Racconto ben strutturato, dove molti elementi che credevo fossero solo espressioni di comicità estemporanea si sono rivelati invece "fucili di Cechov". Mi sono divertito dall'inizio alla fine.

Pochissimi appunti.

Il primo riguarda la costruzione di una frase in particolare:
Kasimiro ha scritto: Sapeva che di notte veniva depositata nella cassaforte a muro di fianco al letto di Mario, nascondiglio che conosceva bene il bambino e per di più anche la combinazione:
Espressione inutilmente convoluta, che l'ellissi del verbo "conoscere" nella seconda coordinata evidenziata ("e per di più...") rende ancora più confusa.
Il soggetto è lo stesso implicito dalla principale (Luigino), quindi non c'è bisogno di inserirlo in forma di appellativo nella prima coordinata:
Kasimiro ha scritto: Sapeva che di notte veniva depositata nella cassaforte a muro di fianco al letto di Mario, nascondiglio che conosceva bene e di cui ricordava anche la combinazione:
Questo è stato l'unico punto poco scorrevole nel testo. Il resto mi è parso molto ben scritto.

Il mio secondo appunto è legato al gioco e alla struttura del "doppio segreto".
Ottima l'idea della lettera a Babbo Natale, ma la sua controparte, ovvero la valigetta di Mario, mi è sembrata meno riuscita.
Di fatto sarebbe possibile sostituire quel "segreto" con qualsiasi altra cosa (per esempio, una cartelletta con foto compromettenti del presidente in una "festa con nipotine" in cui sia presente anche la moglie del presidente di un paese nemico), e il racconto funzionerebbe esattamente alla stessa maniera. Di più, il racconto funzionerebbe perfino se l'intero riferimento alla valigetta venisse eliminato e si mantenesse come "segreto" solo la lettera di Luigino.
Se una cosa può essere eliminata, solitamente non è necessaria per l'economia del racconto. Motivo per cui farla diventare così centrale nella trama mi è parso un poco forzato.
Sia chiaro, il racconto funziona anche così. Però a mio avviso risulterebbe più coeso con un segreto diverso e più legato allo sviluppo, o addirittura senza di esso.

Questo è quanto.
Nel complesso mi è sembrato un racconto riuscito e scritto con grande competenza, uno dei migliori che abbia letto negli ultimi tempi, in assoluto: sei stato in grado di metter in mostra una tecnica degna di un professionista.

A rileggerti. :)

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