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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

dyskolos ha scritto: Certo, i miei colleghi li volevano segnalare agli psichiatri e magari davvero gli avrebbero appioppato una diagnosi come autismo o altro, ma io preferivo dedicarmi a loro
Scusa ma per me questa frase è folle. 
Rinviare alla valutazione di un esperto è lecito e opportuno; vuol dire proprio dedicarsi a loro e ai loro diritti.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Cheguevara ha scritto: Esistono persone intelligenti e persone stupide, come sono sempre esistite, nei tempi andati come in quelli correnti, e le maestre non fanno eccezione
Certo, ma oggi come oggi anche il o la più stupido/a degli insegnanti imporrebbe i giusti accertamenti medico psichiatrici in un caso del genere!

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Io ho frequentato le elementari a fine anni 90.
Un mio compagno di classe non è riuscito a imparare a leggere in cinque anni. Le maestre (molto vecchia scuola) lo sgridavano davanti a tutti chiamandolo asino.

Era dislessico e disgrafico, com'è stato  capito alle medie. Lui non è mai riuscito a recuperare e a 14 anni ha abbandonato gli studi. 

Ah, i bei tempi andati. 

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

A mio avviso, se l'orso ha dato segnali di aggressività, mi sembra un approccio corretto quello di fare qualcosa. 
Non dico uccidere l'animale, ma metterlo in qualche riserva e sotto controllo, ad esempio. 
Altrimenti si dà segnale alle popolazioni residenti di disinteresse. Poi dalle città è molto comodo dire "povera bestia", ma io penso anche agli abitanti di quelle zone... 

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Silverwillow ha scritto: Ma i modelli gli sono serviti per alzare sempre di più l'asticella.
Traggo solo questa frase perché credo sia la più esemplificativa. È proprio l'idea estremizzata della migliore performance, dell'ECCELLENZA, che ha rovinato e sta rovinando tanti, portando a quell'individualismo sfrenato che contraddistingue il nostro tempo. Più che di modelli da imitare, parlerei di valori comuni cui ispirarsi (i tuoi e quelli di Gandhi, per esempio). Sono d'accordo che il confronto con gli altri serva a conoscersi, ma un confronto vero tra due umanità complete, non tra il tifoso e il proprio mito. Ché di mito, poi, in tutti i sensi, si tratta.

Opinioni mie e sindacabilissime, beninteso. 

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Per me è proprio da superare il paradigma del "modello", che porta spesso a frustrazione anche quando il "modello" viene raggiunto e superato. 

Il percorso, secondo me, sta nel sapersi ascoltare per individuare la nostra personale strada verso la felicità. Quasi mai questa strada coincide con l'affermazione di un'eccellenza.

Lo diceva già la Pizia, a chi le chiedeva vaticini sul futuro: "conosci te stesso" .
Mica facile. 

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