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Re: C'era, c'erano

questa è l'unica opzione grammaticalmente corretta. Non sono d'accordo. O meglio: se accettiamo che il secondo c'era possa essere sottinteso, allora le opzioni sono entrambe corrette (io propendo per questa ipotesi). Se invece diciamo che non può essere sottinteso, allora sì: la prima versione è l'...

La rosa edizioni

Questa casa editrice digitale ha indetto un bando per poesie e racconti a inizio anno.

Io sarei stato selezionato, la richiesta per la pubblicazione è di 60 euro per acquisto del codice isbn (?! ). 
Ovviamente ho rifiutato. 

Ho visto che è in corso un'altra selezione, stavolta con tassa di lettura. 

Re: C'era, c'erano

La risposta più ovvia è che si debba scrivere c'erano, dal momento che i soggetti della subordinata sono la pace e il silenzio; e il verbo deve concordare coi soggetti. Credo però possa essere anche corretto sottindere  il secondo "c'era": "c'era pace e [c'era] silenzio" Quindi s...

Re: È vero che anche le grandi case editrici sono eap?

Esatto @Mid
Quel che intendevo dire è che, in ogni caso, uno non potrebbe comunque dedicarsi al 100% alla scrittura. Quindi la situazione tra lo "scrittore professionista" e lo "scrittore amatoriale" non è poi così sideralmente diversa.
Entrambi devono fare soprattutto altro. 

Re: È vero che anche le grandi case editrici sono eap?

A meno che l'obiettivo non sia affermarsi come scrittore per poi guadagnare da altro, es. facendo corsi di scrittura, collaborazioni con case editrici e giornali, l'editor freelance e così via. Quello che fanno più o meno tutti gli scrittori professionisti, insomma Giusto.  Il che però vuol dire, d...

Re: È vero che anche le grandi case editrici sono eap?

Se pensiamo al cinema, moltissimi registi hanno autoprodotto le proprie opere iniziali o le co-producono, e nessuno trova nulla di poco etico in ciò. Conta solo se poi guadagnano abbastanza da poter realizzare un altro film, oppure no.  Però il tuo esempio calza con il parallelo del self publishing...

Re: È vero che anche le grandi case editrici sono eap?

Dato che al contrario mi viene chiesto di sborsare, devo capire appunto se è un investimento sensato o meno. Secondo me questa non è l'unica domanda che dovresti farti, e non è neanche la più importante . Dovresti chiederti se è eticamente accettabile un sistema in cui a pagare è l'autore, e poi ch...

Re: È vero che anche le grandi case editrici sono eap?

La situazione di questo mercato delle vacche diventa ogni giorno più insostenibile, e ogni giorno si rinforza la mia convinzione che spendere, a qualsiasi titolo, soldi per essere pubblicati renda gli autori corresponsabili di questo andamento. Esatto. Questo è un aspetto, come autori, di cui dovre...

Re: È vero che anche le grandi case editrici sono eap?

Ovviamente io dico questo in base alla mia esperienza, di altri non posso sapere. Ma se fosse diversamente andrei in perdita e, ripeto, a questo punto farei altro. Mi apri un mondo. Davo per scontato che chi girasse per presentazioni, fatti salvi nomi notissimi, lo facesse con l'unico obiettivo del...

Re: È vero che anche le grandi case editrici sono eap?

Io non avrei dubbi a rifiutare, si trattasse anche di Mondadori.  Perché continuare a foraggiare un mercato delle vacche così becero? Di più, farei nomi e cognomi. Per citare la Murgia, il mondo deve sapere. Anche per te stesso: avrai sempre il dubbio di essere stato "scelto" per i soldi e...

Re: Editing & Promotion a chi rivolgersi?

Evita le agenzie che fanno sia rappresentanza sia editing.  Se ti serve un editing, cerca qualcuno che ti convinca e pagalo.  Fatto l'editing, invia alle case editrici che ti interessano. Se non hai risposte, cerca tra gli agenti letterari che NON chiedono soldi per valutazioni, ma solo che concorda...

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