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Re: Tipologie di agenzie letterarie

E' che qui non posso parlare del mio rapporto con il self. Diciamo solo che se potessi passare ad una CE media sarei molto più contenta, anche se sicuramente farei meno a livello economico. Però per arrivare alla CE media, da quello che ho visto in Italia, si passa comunque per un'agenzia seria. Mi sono rivolta in passato alla Ceccacci, non è andata bene, ero più giovane, meno paziente e non avevo grandi numeri quindi mi hanno scartata. Forse avrei speranza con la Newton, ma anche lì si passa da un agente. Quindi tutto gira intorno all'attirare la benevolenza di un'agenzia seria. Di sicuro non smetterò di scrivere e pubblicare, anche perché mi sono fatta il mazzo tanto (scusate l'espressione) per costruirmi il pubblico, e non ho intenzione di rinunciare a qualcosa che amo. Però mi demotiva sapere che forse veramente sono costretta ad accontentarmi della pubblicazione in self. Io sono pure disposta a intraprendere la strada in salita, è quello che ho fatto quando ho deciso di pubblicare il mio primo romanzo da sola, ma almeno il riconoscimento di venir letta e valutata dalle agenzie pensavo di essermelo guadagnato. Se i lettori mi hanno dato questa possibilità (tenete presente che non vengo da siti come Wattpad), perché i professionisti del settore no?

Re: Tipologie di agenzie letterarie

Da quando Amazon Italia ha aggiungo anche per gli autori italiani che stanno in top 25 il bonus come per Amazon US (per Amazon US i primi 10 autori mi pare in classifica, chiunque siano, beccano 25 mila dollari di bonus, ma per arrivare in top 100 su Amazon US devi vendere parecchio, oppure ti ci deve mettere Amazon stessa), la classifica è diventata un miraggio. Nel 2018, all'esordio, il mio romanzo è entrato direttamente in 93esima posizione. L'anno scorso ho pubblicato il seguito tanto atteso dal mio pubblico che nel frattempo ha iniziato a seguirmi, e massimo che ho raggiunto è stata la posizione 800 della classifica. Parlo dello stesso numero di vendite e pagine lette. Questo per dire che guardare le classifiche ora su Amazon è poco utile, perché gli algoritmi sono ancora più ingiusti. Non voglio aprire parentesi su come si possono sballare gli algoritmi, perché non mai avuto tanti agganci di blogger compiacenti per poterlo fare. Il punto è che anche con i numeri alla mano, le agenzie, almeno quelle che ho contattato, non si sono degnate neppure di rispondermi "Grazie per averci mandato i tuoi report privati ma non vogliamo costruirti una carriera". Silenzio totale. Io sono sempre più convinta che i fenomeni letterari siano creati, non generati dai numeri che l'autore riesce a fare da solo. Quindi che tu abbia dimostrato di essere un cavallo vincente oppure no cambia poco, se non sei nel giro in qualche modo, ti lasciano dove stai. Ed è veramente molto deludente come cosa.

Re: Tipologie di agenzie letterarie

Ho letto tutta la discussione e ho una domanda (premessa, sono numeri ipotetici quelli che citerò): cosa succede se l'autore ha dimostrato di aver raggiunto un campione di pubblico potenziale (parlo di una persona come me che si pubblica su Amazon) di, che so, 7 mila lettori, considerando che se scendono in campo gli uffici stampa delle CE grosse, si potrebbe arrivare a raggiugerne almeno 300 mila? Parlo di lettori che appena ne sentono parlare vanno ad acquistare il libro perché amano proprio il genere. Se uno scrittore che fa tutto da solo arriva a tre milioni di pagine lette, sul mercato italiano di Amazon, non dovrebbe essere considerato un cavallo vincente da un'agenzia letteraria seria? O lì subentra per forza di cose il genere di cui scrive? Però non ha senso, perché se poi quelle stesse agenzie rappresentano in Italia autori esteri che scrivono dello stesso genere, qual è la differenza? Spero riusciate a capire le mie domande, forse ho scritto in modo confuso.

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