La ricerca ha trovato 1 risultato

Torna a “Ho finito il mio primo libro e ora mi tocca scriverne un altro.”

Re: Ho finito il mio primo libro e ora mi tocca scriverne un altro.

Zouks ha scritto: E niente, non so nemmeno io cosa mi abbia spinto a volere scrivere questo post. Forse il punto di questo post era solo di sfogarmi, condividere i miei confusi e prolissi pensieri, sapere se qualcunə di voi è mai stato o è stata nella stessa situazione, chiacchierare, sentire parte amiche o dure, scelta vostra, io prendo tutto. 
Da compare millennial posso dirti che il tuo è pressapoco lo stesso muro su cui sono andato a cozzare io alcuni anni fa (d'altronde dicono che siamo una generazione uscita con lo stampino, figli degli stessi traumi e bla bla bla): stesse modalità, stessa mole, stesse ispirazioni... porca paletta, persino lo stesso genere mi sa, anche se io lo spacciavo i primi tempi come realismo magico e in un secondo tempo come una più soft narrativa bianca sulle orme di Murakami (tra l'altro sono appena andato a spulciare la tua trama: c'è stata qualche Fine del mondo e Paese delle meraviglie d'ispirazione, per caso?).

C'è poco da aggiungere perché le conclusioni che hai tratto ritengo siano le più sane e corrette: anziché incancrenirsi su un lavoro, meglio andare avanti. Che anche senza pubblico non è stato tempo buttato: tutti noi getta-inchiostro abbiamo bisogno di campi di prova dove affinare la penna. Senza parole non c'è evoluzione.

E niente poi ti vieta di andare a ripescarlo dal cassetto tra un qualche anno, quando ormai la storia avrà sedimentato e tu stesso riuscirai a leggere con occhi nuovi ed estranei, e non a memoria come capita in lavori di così lunga gestazione. E magari si accenderà quella lampadina che ti farà intravedere nuovi schemi. Perché se c'è qualcosa che la mia breve e risibile esperienza mi ha insegnato è che nessuna struttura è tanto rigida da non poter sopportare modifiche, installazioni o tagli di sorta. Ma questa è una mia personale opinione, s'intende.

All in all, bisogna sapersi staccare. E impiegare le energie in altri modi funzionali, in nuovi mondi o bagni di realtà.

Torna a “Ho finito il mio primo libro e ora mi tocca scriverne un altro.”