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Re: [Agenzia] Edelweiss

@Fabioloneilboia complimenti.
Anche io ho imparato a fare le copertine con Canva e l'impaginazione.
Diciamo che  per gli ebook non vedo grandi differenze con le CE (a parte le illustrazioni, io non so disegnare, scarico foto gratis da pixabay) mentre sul cartaceo la differenza si nota, ma tanto quello non lo vendo.
Dove pecco è nella promozione. Ci lavorerò.
In bocca al 🐺

Re: [Agenzia] Edelweiss

@Fabioloneilboia
Giusto, però anche nel self se vuoi avere visibilità e non sparire dopo un paio di settimane qualcosa devi investire, almeno per quanto riguarda Amazon.
Poi se così bravo da fare tutto da solo a livelli professionali, o riesci a farti leggere con una copertina orrenda e un', impaginazione imbarazzante e un testo pieno di refusi, chapeau!

Re: [Agenzia] Edelweiss

@Fabioloneilboia
Secondo me bisogna provarle un po' tutte.
Agenzie, concorsi, autopubblicazioni e proposte spontanee.
L'autopub ha di buono che ti permette di guadagnare qualche soldino, spesso proprio ino, subito e vedere come viene accolta la tua opera, ed eventualmente correggere il tiro. Quando ti sembra che il risultato sia soddisfacente puoi provare le altre strade.
Comincio a credere che bisogna passare per un editing ancora prima di proporsi a un'agenzia, perché oggi anche loro fanno selezione tipo gli editori.
È un cane che si morde la coda. O forse è solo una questione di talento, vai a saperlo.

Re: [Agenzia] Edelweiss

@Fabioloneilboia
Assolutamente d'accordo con te. 
La speranza ovviamente è arrivare a pubblicare con una medio-grande, però mi sarei aspettato almeno di capirci qualcosa sulle potenzialità del testo, ma ho le idee più confuse di prima.
Forse esagero ma io vedo parecchia improvvisazione e soprattutto troppa soggettività.

Re: [Agenzia] Edelweiss

attila ha scritto: Condivido la mia esperienza con questa casa editrice.
Li ho contattati proponendo un mio lavoro, un giallo ambientato in provincia. Dando un'occhiata al loro sito non ho trovato né gialli né libri di genere (gialli, thriller, fantasy, fantascienza, ecc.) allora gli ho telefonato chiedendogli se accettassero proposte simili. Mi hanno risposto di sì. Gli ho chiesto, come mai non vedo nessun giallo o simili tra i libri da voi portati alla pubblicazione? Mi hanno risposto che non sono capitati. Già da lì dovevo capire che non era l'agenzia giusta. Mi sembra strano che non abbiano ricevuto un giallo, o comunque un libro di genere, degno di essere proposto.
Secondo me preferiscono, o comunque sono specializzati in libri main stream.
Insomma, gli invio il testo (nel frattempo autopubblicato e recensito molto positivamente  da un'altra agenzia, Brassotti, che però applicava delle condizioni per me inaccettabili; c'è un mio post ad hoc sull'argomento) al costo accessibile di poco meno di 300€ (considerando che il mio libro è un bel tomo, più che accettabile). Dovevano rispondermi in 8-10 settimane, ce ne hanno messe 12-13, pazienza.
Il giudizio: negativo su tutti i fronti, a parte sintassi e grammatica, una specie di contentino.
Di solito in un scheda di valutazione ci sono pro e contro di un lavoro, nella loro solo contro, a parte il contentino di cui sopra.
Sei pagine fitte di analisi strutturali con paroloni da critici letterari e contestazioni sinceramente  discutibili, come la scelta del narratore onnisciente che io ho fatto e che per loro in alcune esposizioni doveva diventare punto di vista del protagonista, un ispettore di polizia, anche se non lo vedeva direttamente coinvolto, trattandosi di semplice biografia di un personaggio (è un racconto abbastanza corale e il protagonista non è sempre è in scena); vai a sapere perché.  Non vedo che cosa ci sia di sbagliato. 
Vi giuro, mi sono annoiato  a leggere la scheda. Inutile dire che la "recensione" di Brassotti era di natura opposta. Io, non fidandomi né dell'una né dell'altra agenzia, come detto mi sono autopubblicato il libro, e tutti questi difetti evidenziati da edelweiss non li ho minimamente riscontrati.
Con questo non intendo dire che il romanzo sia perfetto, tutt'altro, ma dalla relazione di edelweisss farei prima a prendere il libro e cestinarlo, e non sta né in cielo né in terra.
In conclusione, il consiglio che posso darvi è che se avete scritto un libro di genere, a meno che non sia un giallo letterario, ad esempio, scegliete un'altra agenzia. Non farò più l'errore di inviare un mio testo a chi non è specializzato in quel genere letterario, anche a costo di pagare il doppio.
Spero di esservi stato utile in qualche modo.
Ovviamente parlando di edelweiss intendevo agenzia letteraria e non casa editrice.

Re: [Agenzia] Edelweiss

Condivido la mia esperienza con questa casa editrice.
Li ho contattati proponendo un mio lavoro, un giallo ambientato in provincia. Dando un'occhiata al loro sito non ho trovato né gialli né libri di genere (gialli, thriller, fantasy, fantascienza, ecc.) allora gli ho telefonato chiedendogli se accettassero proposte simili. Mi hanno risposto di sì. Gli ho chiesto, come mai non vedo nessun giallo o simili tra i libri da voi portati alla pubblicazione? Mi hanno risposto che non sono capitati. Già da lì dovevo capire che non era l'agenzia giusta. Mi sembra strano che non abbiano ricevuto un giallo, o comunque un libro di genere, degno di essere proposto.
Secondo me preferiscono, o comunque sono specializzati in libri main stream.
Insomma, gli invio il testo (nel frattempo autopubblicato e recensito molto positivamente  da un'altra agenzia, Brassotti, che però applicava delle condizioni per me inaccettabili; c'è un mio post ad hoc sull'argomento) al costo accessibile di poco meno di 300€ (considerando che il mio libro è un bel tomo, più che accettabile). Dovevano rispondermi in 8-10 settimane, ce ne hanno messe 12-13, pazienza.
Il giudizio: negativo su tutti i fronti, a parte sintassi e grammatica, una specie di contentino.
Di solito in un scheda di valutazione ci sono pro e contro di un lavoro, nella loro solo contro, a parte il contentino di cui sopra.
Sei pagine fitte di analisi strutturali con paroloni da critici letterari e contestazioni sinceramente  discutibili, come la scelta del narratore onnisciente che io ho fatto e che per loro in alcune esposizioni doveva diventare punto di vista del protagonista, un ispettore di polizia, anche se non lo vedeva direttamente coinvolto, trattandosi di semplice biografia di un personaggio (è un racconto abbastanza corale e il protagonista non è sempre è in scena); vai a sapere perché.  Non vedo che cosa ci sia di sbagliato. 
Vi giuro, mi sono annoiato  a leggere la scheda. Inutile dire che la "recensione" di Brassotti era di natura opposta. Io, non fidandomi né dell'una né dell'altra agenzia, come detto mi sono autopubblicato il libro, e tutti questi difetti evidenziati da edelweiss non li ho minimamente riscontrati.
Con questo non intendo dire che il romanzo sia perfetto, tutt'altro, ma dalla relazione di edelweisss farei prima a prendere il libro e cestinarlo, e non sta né in cielo né in terra.
In conclusione, il consiglio che posso darvi è che se avete scritto un libro di genere, a meno che non sia un giallo letterario, ad esempio, scegliete un'altra agenzia. Non farò più l'errore di inviare un mio testo a chi non è specializzato in quel genere letterario, anche a costo di pagare il doppio.
Spero di esservi stato utile in qualche modo.

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