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Re: [GdP1] Il corridoio

Grazie @Ippolita per il commento. Le tue sensazioni sono in sintonia con quello che era il mio intento. 
Il corridoio (umanitario?) me lo ero anche immaginato come uno spazio dentro lo spazio; un luogo "altro" nel quale viviamo il dolore e assistiamo alla distruzione e desolazione, con l'auspicio di uscirne per qualcosa di nuovo.
Alla prossima

Re: [GdP1] Il corridoio

Grazie @Poeta Zaza per le tue bellissime considerazioni.

Grazie @bestseller2020 per il tuo gradito passaggio. Certo, vita e morte sono in competizione, ma viaggiano all'unisono.
bestseller2020 ha scritto: mar mar 22, 2022 5:09 pmForse io avrei eliminato la rima "leggero senza pensiero", perché toglie un po la carica drammatica.
E forse hai ragione. 
Alla prossima.


@
@Alba359, sono senza parole.
Alba359 ha scritto: mer mar 23, 2022 8:20 pmStralci di vita, reminescenze terrene e mi viene in mente l'immagine di Lama Norbu che se ne va recitando il Sutra del cuore:



Oh Shariputra, la forma non è che vuoto, il vuoto non è che forma;
ciò che è forma è vuoto, ciò che è vuoto è forma;
lo stesso è per sensazione, percezione, discriminazione e coscienza.

Tutte le cose sono vuote apparizioni, Shariputra.

Non sono nate, non sono distrutte, non sono macchiate, non sono pure;

non aumentano e non decrescono.

Perciò nella vacuità non c'è forma né sensazione, né percezione, né discriminazione, né coscienza;

Non ci sono occhi né orecchi, naso, lingua, corpo, mente;

Non ci sono forma né suono, odore, gusto, tatto, oggetti;

né c'è un regno del vedere…
Sono lusingato da questo ricordo, di una tale elevazione, che per un attimo mi sono dimenticato del mio lato oscuro dannatamente materiale.
A presto

Re: [GdP1] Il corridoio

Ti ringrazio @Adel J. Pellitteri per le belle parole. Di questi tempi è ancor più forte la volontà di dar voce alle emozioni.
Adel J. Pellitteri ha scritto: lun mar 21, 2022 8:17 amDovremmo davvero rinascere a tutto questo oppure saremo perduti. 
E' proprio vero. Grazie


Grazie a te @Domenico S. per il segno che hai lasciato.

[GdP1] Il corridoio

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Il mio passo accarezza il pensiero nel buio più profondo del buio,
tra bagliori che sembrano fiori.
Freddo e calore non si fondono questa volta
e un miagolio è più forte di un boato.
I sempreverdi mi danno sollievo, insieme ai fiori appesi,
tra rottami di ferro e di carne.
Una vecchia che non può camminare mi fissa senza parlare,
il silenzio ha preso il suo posto, anche dentro di me.
Non cinguettano gli uccellini e non cantano gli alberi,
la primavera è in ritardo nel cuore.
Un bovino con le gambe all'insù
spezza la linea dell'orizzonte.
E cammino pesante e leggero senza pensiero
fino al fondo del corridoio.
Lasciando alle spalle 
la vita passata.

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