zio rubone ha scritto: gio giu 01, 2023 11:02 pmNon rimarrei sorpreso se, così, facendo, producessero il miracoloso "parere dei 900".E va bene, e quindi l'unica alternativa è rifugiarsi in un scetticismo totale? Non credere a niente che non sia controllabile personalmente da noi?
Ma anche quello potrebbe essere falso: magari un inganno dei nostri sensi o della nostra mente (succede spesso, in realtà), oppure una mistificazione ordita da altri a nostro uso e consumo (magari siamo vittime/protagonisti di una sorta di Truman Show).
Perciò non ci resta che l'agnosticismo totale, fare i socratici che sanno soltanto di non sapere? E dobbiamo estendere questo modo di ragionare a tutto quanto?
Ad esempio, tutti i libri di storia di questo mondo asseriscono che è esistito un certo Napoleone Bonaparte, sul quale magari divergono nel giudizio storico, ma su alcuni punti sono tutti concordi: questo tizio ha (avrebbe?) vinto ad Austerlitz, perso a Waterloo, sarebbe stato mandato in esilio a Sant'Elena. Di questi punti unanimemente condivisi possiamo fidarci o dobbiamo dubitare?
Mancandoci certezze assolute, dobbiamo rifiutare anche quelle verosimili? A me pare che quando un certo numero di fonti indipendenti tra di loro ci forniscono una versione concorde di qualcosa, quel qualcosa lo dobbiamo ritenere se non certo almeno molto probabile, altrimenti vale tutto e tutto ha uguale dignità: il terrapiattismo, i negazionismi di ogni tipo, i rettiliani sono ugualmente verosimili o ugualmente contestabili della relatività, della meccanica quantistica o semplicemente della formula chimica dell'acqua, giacché io (ma ho il sospetto di non essere il solo) non mi sono mai preso la briga di verificare se è davvero composta da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno.