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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Cheguevara ha scritto: i suoi ministri che a volte appaiono veramente patetici nella loro inadeguatezza.
Siete troppo severi, ragazzi, senza questi ministri non avremmo mai saputo che il Gattopardo di Lucchini è stato girato a Londra, in Times Square.

E poi bisogna ricordarsi che questi stanno ancora dando una caccia spietata agli scafisti per tutto l'orbe terracqueo (anzi, terraqueo) con le due unità d'élite della nostra Marina: la fregata Matteo S. e la fregatura Iosonogiorgia.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

C'è una soluzione alternativa: con una guerra-lampo l'Italia si annette il Principato di Monaco (più Nizza e Savoia, va', già che ci siamo) e il problema è risolto. Tra l'altro, con le tasse di tutti i miliardari residenti a Montecarlo (che sarebbero bottino di guerra) l'Italia risolverebbe una volta per tutte i suoi problemi finanziari.
Quasi quasi la proporrei come idea a Matteo S., insieme al Ponte sulle Alpi, al Tunnel per la Sardegna e alla Tangenziale per la Cina, tutte opere che servono con estrema urgenza al nostro paese.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

dyskolos ha scritto: ormai l'Italia non esiste più e quindi bisognerebbe annettere il Nord d'Italia alla Francia.
Visioni superate, ormai si va verso le annessioni on demand, ognuno si annette chi vuole: io vorrei annettermi il giardino del vicino (ha dei begli aranci), ma al limite mi accontenterei del Lussemburgo, fare il Granduca non mi dispiacerebbe.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

dyskolos ha scritto: Gigi Riva, Salvatore Antibo, Paolo Rossi, Totò Schillaci, Dino Zoff,
Riva e Zoff a passeggio insieme a Montecarlo è una bella immagine surreale, come gli orologi molli di Dalì, o due pinguini nel Sahara, o Salvini che non dice scemenze, insomma quelle suggestioni visionarie che non si sa bene come vengano in mente.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Cheguevara ha scritto: pare che il canone RAI non sia più sufficiente a garantire la visione in diretta di tutti gli avvenimenti sportivi importanti.
Be', non so, i soldi per rinnovare i contratti a Vespa e altri soggetti (mi autocensuro) come lui la RAI pare averli; magari tagliando quelli potrebbero trasmettere gli eventi sportivi importanti. E poi non credo che Sky e company siano enti filantropici, se investono su tennis, Formula 1, etc., vuol dire che ne traggono un guadagno, ma del resto la RAI ha perso da un bel po' di tempo quasi tutto, compresa la faccia.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Io seguo il tennis da molto tempo, ammiro Sinner come campione e anche come modello di sportività ed educazione, ma sulla residenza a Montecarlo non credo ci sia nessun atteggiamento pretestuoso o da haters: se vuoi essere un esempio anche come cittadino dovresti spostare la residenza in Italia e pagare le tasse per la nazione che rappresenti e che ti sta letteralmente portando in trionfo.

E francamente è questo ragionamento a sembrarmi assurdo:
Silverwillow ha scritto:  E ti dirò che mi sembra assurda: nessuno, in tutta sincerità, sceglierebbe di pagare un sacco di tasse in Italia per puro patriottismo
Cioè in pratica pagare le tasse in Italia è da fessi? Uno che guadagna milioni di euro all'anno non può permettersi di pagare le tasse nel proprio paese e dobbiamo ammirarne la furbizia di trasferirsi in un paradiso fiscale perché non ritiene di contribuire con la sua ricchezza a pagare stipendi, pensioni, servizi indispensabili, etc., che vengono finanziati con le tasse pagate in gran parte da gente che guadagna in media un centesimo (forse anche meno) del nostro campione? Per favore, dai... viva il tennista Sinner ma per il citoyen Sinner ne riparliamo quando sarà davvero un esempio.


Comunque vergogna sul sistema televisivo italiano: in una giornata storica per lo sport italiano, non c'è stato uno straccio di emittente pubblica o privata che abbia trasmesso la partita in chiaro, milioni di italiani non l'hanno potuta o voluta vedere.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

dyskolos ha scritto: mer gen 17, 2024 10:32 amNe ho sentita un'altra: c'è chi vorrebbe sostituire "patria" con "matria" :o
Sono d'accordo, però a patto che si sostituisca "madrepatria" con "padrematria". 

In alternativa andrebbe bene anche Matrioska, dopotutto ci sono tante Italie una dentro l'altra. E poi così l'art. 52 sarebbe fantastico: "La difesa della Matrioska è sacro dovere del cittadino".

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Silverwillow ha scritto: (non ricordo chi lo diceva) il tempo non è né lineare né ciclico, ma a spirale: le cose ritornano sempre di nuovo su sé stesse, ma mai uguali al giro precedente.
In effetti non è male come metafora, anche se forse più calzante sarebbe il tempo "a molla": nella spirale i bracci si allargano di diametro indefinitamente, nella molla il cerchio è sempre quello, solo che ognuno è un po' più avanti di quello precedente. 
Immaginandolo come una molla da penna a sfera, lo si può dilatare, comprimere, si può anche sfibrare la molla e quindi... be', e quindi non so, mi è sfuggita di mano la metafora... (e poi si sa che il tempo non esiste).
M.T. ha scritto: Parliamo un po' di Champions.
L'altro giorno ho letto un pensiero calcistico degno di Gianni Brera o Beppe Viola: "la Juve gioca da cani, ma vince da gatti".

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Silverwillow ha scritto: gio dic 07, 2023 12:46 amForse riuscirai a perdonarci se preferiamo parlare dei nostri animaletti domestici...  :rolleyes: 
Be', ci mancherebbe, con tutte le caz... cioè, amenità, che dico io... E poi i pipponi animaleschi sono interessanti e a volte anche divertenti.
Gli animali sono spesso una grande fonte di divertimento e buonumore per noi umani e umanoidi, come intuì ad esempio quel volpone di Walt Disney, che su paperi, topi, scoiattoli, etc., riuscì a costruire un mito (e un'industria miliardaria) che ormai ha un secolo di vita o giù di lì.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Silverwillow ha scritto: mer dic 06, 2023 12:11 amSe proprio vogliamo esagerare, io sono stata aggredita da delle galline
Attenzione ai gallinacei, non sottovalutateli: ho visto più volte cani e gatti messi in fuga non solo da galli, ma anche da galline.
Però generalmente sto simpatico alle galline, chissà perché, forse ho il pollice da pollaio.
Ai cani dipende, i gatti di solito mi apprezzano per la discrezione, alle tigri siberiane risulto indifferente (è anche vero che ne ho vista solo una allo zoo, magari in Siberia avrebbero tutto un altro atteggiamento).

Per un breve periodo mi salutai con un cinghiale: lo vidi tre o quattro volte, gli facevo un fischio, lui ricambiava con un grugnito e se ne andava.
Qualche volta sono riuscito a intavolare qualche mezza discussione con le lepri, ma non bisogna parlare, soltanto fischiare: finché si fischia (sommessamente, non troppo forte) restano nei pressi, è la voce umana che le spaventa, non appena si parla scappano come lepri.

Che più? Ah, vado benino coi codirossi: una volta uno mi saltò nel palmo della mano, però eravamo in montagna in luogo molto isolato, forse ero il primo essere umano che vedeva in vita sua. 
Una volta riuscii quasi a toccare un capriolo, ero arrivato a non più di due metri e fuggì proprio sul più bello. 
Un paio di volte ho dato dei biscotti a due volpi, cosa che dicono non bisognerebbe mai fare, però insomma, si sa che quando uno viene colto dalla necessità di cibare volpi non c'è niente da fare, è un impulso che non si può frenare.

Una volta  su "Cuore", rivista satirica, c'era la rubrica "E chi se ne frega", forse bisognerebbe crearne una anche su questo forum per metterci i messaggi come questo.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Occhio anche agli agnelli: mi ha detto mio cuggino che da piccolo una volta stava per sbranarlo un agnello, lo salvarono due dobermann che passavano di lì per caso.

Comunque se fossi un gatto credo proprio che tra essere castrato ed essere abbandonato in campagna, sceglierei la campagna.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

M.T. ha scritto: in Italia, se c'è un ritardo di un'ora e uno protesta si prende del ca******o di prima categoria.
Camerlengo? Castigliano? Castrocaro? Carolingio? 

"Lei è un carolingio di prima categoria!" mi piacerebbe sentirmelo dire almeno una volta nella vita (ma anche Camerlengo, va').

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

dyskolos ha scritto: poi idraulico chiama e dice 'Non ce la faccio per le 15, vengo alle 15:30
Siete ingenerosi, di solito l'idraulico italiano rispetta l'orario, se mai non specifica il giorno e il mese, ma insomma non bisogna essere troppo pignoli.
Il bello dell'Italia è proprio questo: l'italiano ha una vita avventurosa, imprevedibile, in cui tutto può accadere (o non accadere) in qualsiasi momento.
La nostra è un'esistenza romanzesca, quasi da eroi omerici: si esce di casa e non si sa a che ora si arriverà a destinazione, ammesso che ci si arrivi, può sempre succedere qualcosa per strada, un ingorgo, un nubifragio, un meteorite. 
Forse è proprio questo che ci salva, guardate che succede nei paesi in cui si arriva puntuali e la vita è scandita da orari ineludibili e giornate sempre uguali, come gli USA o il Giappone: omicidi di massa, tasso di suicidi molto più alto del nostro, uccisioni di presidenti e primi ministri.
Dietro le apparenze l'italiano è molto più saggio e sa che l'ordine è micidiale e contro natura: l'entropia dell'universo aumenta inesorabilmente e non ci si può opporre, bisogna assecondarla con un sano disordine, con una giusta dose di caos e di imprevedibilità, se non si vuole rimanere stritolati dai terribili ingranaggi del secondo principio della termodinamica.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Cheguevara ha scritto: in campo musicale non credo che verranno ricordati la D'avena, Pappalardo e Sfera Ebbasta,
Be', gli accostamenti volevano essere scherzosi, però poi magari ci sono davvero persone che giudicano Cristina D'avena superiore ai ai Pink Floyd; ogni giudizio è legittimo, in fondo la musica è una miscela di gas che vibra, e vibrando trasmette strane emozioni a noi strani esseri umani, insomma è tutta una questione piuttosto  misteriosa e impalpabile.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Chissà cosa verrà considerata musica classica fra due o tre secoli, chi saranno i Bach, Beethoven, Mozart del XX-XXI secolo? Beatles, Pink Floyd, Cristina D'avena? U2, Springsteen, Adriano Pappalardo? Battisti, De André, Sfera Ebbasta? 

E i grandi statisti? Reagan, Gorbaciov o Salvini? La Thatcher, Obama o Salvini? Salvini, Salvini o Salvini? 

Mah, peccato non esserci.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

dyskolos ha scritto: Noi ci sentiamo solo ladini e non italiani e nemmeno tedeschi. Rifiutiamo la cultura italiana
Hanno ragione, i ladini non hanno bisogno di cialtroni come Dante, Petrarca, Boccaccio, Leonardo, Michelangelo, Manzoni, Leopardi, Pirandello, etc., perché la grande, millenaria, inimitabile cultura ladina può vantare giganti del pensiero come... sì, appunto, come... insomma, dai, li conosciamo tutti, inutile elencarli.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Be', però da tutto quanto si impara sempre qualcosa: diceva Borges che Plinio (non so se il Vecchio, il Giovane o il Neonato) dicesse: "non esiste libro tanto cattivo da non poterci insegnare almeno una cosa".
E analogamente non esiste persona tanto insulsa da non poterci insegnare almeno una cosa: io conoscevo il blu oltremare, il blu oltretomba, il blu oltretutto, il blu di Prussia, il blu di Campobasso e ho visto i raggi blu balenare nel buio vicino alle Porte di Tannhauser, ma mi mancava il blu d'Estoril; ho colmato una laguna, come dicono a Venezia.

Su col morale, abbiamo un governo che c'invidiano in tutto il globo terracqueo, anzi, terraqueo, come dice la premiera: non avrà abolito la povertà come  Giggino Di Maio, ma almeno i poveri mangiano meglio dei ricchi, come dice il ministro "Totò, Peppino e la Lollo". 

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Questa non è la terza guerra mondiale a pezzi, è semplicemente la guerra permanente endemica di questo mondo, o meglio, della sua specie dominante. 
Non è mai esistito un periodo storico senza un certo numero di guerre simultaneamente in corso, né tantomeno in passato si poteva viaggiare tranquilli e sereni per il mondo, anzi, tutto considerato con ogni probabilità era anche più rischioso di oggi.
È difficile dire, senza avere dati statistici precisi, se siamo sotto o sopra la media degli ultimi mille anni, tanto per non andare a periodi troppo remoti, però uno studio di alcuni anni fa - credo circa 5-10 anni fa, forse cercandolo si trova in rete - aveva dato risultati sorprendenti: considerando il rapporto vittime di guerra/popolazione umana, gli autori erano arrivati alla conclusione che ci trovavamo nel periodo meno sanguinoso della storia (difficile da credere, ma solo perché abbiamo un'invincibile tendenza a idealizzare il passato).

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Poeta Zaza ha scritto: Una banca anglosassone ha negato i servizi bancari a un’associazione di 2000 genitori contraria alla transizione di genere dei pre-adolescenti perché “in conflitto con la cultura e le idee della banca" (Metro Bank).


Terribile rifiutare di accertare i fatti e meditarci sopra. Non trovate, @massimopud@bwv582 ?
Dipende: se è una banca pubblica, ha l'obbligo di erogare i propri servizi a chiunque non trasgredisca una legge dello stato; se invece è una banca privata secondo me ha tutto il diritto di rifiutarsi di avere rapporti con chi non condivide il suo codice etico.

Questo d'altronde vale per qualunque associazione, dalle più basse alle più alte: se uno vuole iscriversi al Club degli Amici dei gatti neri, ma afferma di odiare i gatti neri, difficilmente sarà ammesso nel club; e analogamente se uno non crede in Dio, non può essere ammesso a far parte della Chiesa cattolica (né di quella protestante, ortodossa, etc.).

Poi francamente non mi sembra un fatto così drammatico: questa banca non opera certo in regime di monopolio, con la possibilità di prendere per la gola le persone; nel Regno Unito ci saranno decine o centinaia di istituti di credito, alcuni dei quali sicuramente ben felici di fregare i clienti a una banca concorrente.
Poeta Zaza ha scritto: Terribile questo pensiero unico la cui ideologia ci vuole tutti sudditi.
Mah, ecco, se c'è una cosa in cui non credo minimamente è questa storia del pensiero unico; in mezzo mondo, Italia compresa, governano le destre, fiere avversarie del cosiddetto pensiero unico, e lo fanno anche con un discreto (a volte anche ampio) consenso popolare. Se imperasse il fantomatico pensiero unico, questo evidentemente non sarebbe possibile. 
Ci sono un bel po' di pensieri assurdi, ma nessun pensiero unico.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

bwv582 ha scritto: È un mondo difficile...!
E questo il vero problema, come mi pare disse una volta Obama: "il mondo è un casino", che è un'ottima sintesi.

E quindi che fare? Ovviamente nessuno di noi ha la minima possibilità di misurare le parti per milione di CO2 nell'atmosfera, di confrontarle con quelle del passato e di studiarsi le correlazioni tra variazioni globali di temperatura e di CO2; perfino se riuscissimo ad avere tutti i dati, dovremmo dedicare l'intera vita a studiarceli, come fanno gli scienziati che se ne occupano per mestiere, e non è detto che riusciremmo a cavare un ragno dal buco.

Si diceva giustamente sopra che l'unica nostra possibilità di orientamento è l'autorevolezza delle fonti, però il guaio è che le fonti internet sono pressoché infinite e molto spesso inquinate da porri e altri ortaggi infestanti. Aggiungiamoci che ognuno di noi ha una certa tendenza ad andare a cercarsi quelle che concordano con il (pre)giudizio che ci siamo già fatti su una certa questione. 
In definitiva, l'unico criterio di verità che abbiamo è probabilistico: se dopo aver disinfestato le fonti dagli ortaggi, la maggior parte di quelle autorevoli concorda su una versione dei fatti, ci sono molte probabilità che sia la più vicina a quella vera e bisogna crederci, altrimenti non resta che l'agnosticismo totale.

P.S. Zichichi novantaquattrenne mi ricorda tristemente il povero Luc Montagnier, un premio Nobel che nell'estremo declino senile fu trascinato nelle piazze dai cialtroni no vax.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Cheguevara ha scritto: @massimopud Mi pare che nessuno abbia affermato, in questa discussione, che l'intero genere umano sia composto da criminali. Però è innegabile che sia capace di crimini orrendi, così come lo è di atti di dedizione e altruismo. Il problema è che la specie umana, nel suo complesso, sta distruggendo l'ambiente, anche perché l'ecosistema non riesce a sopportare otto miliardi e mezzo di individui di una specie che, unica tra tutte, sembra votata a proliferare anche quando le condizioni ambientali sono avverse, anzi, tanto più quando le condizioni ambientali sono avverse. Poi esistono, in nutrito gruppo, i negazionisti, che affermano che i mutamenti climatici non sono dovuti alla mano dell'uomo, e i complottisti, che affermano che tanto la siccità che le bombe d'acqua sono provocate a bella posta dai governi, con lo scopo di renderci schiavi. Purtroppo la madre dei cretini è sempre incinta.
Be', insomma, però ci si va vicini: quando si afferma che la specie umana sta distruggendo il mondo, la chiamata in correità riguarda tutti.
Io non sono né negazionista, né complottista, ma neanche catastrofista apocalittico. I problemi ci sono, gravi ma non irreversibili, ci sono tutte le possibilità di intervenire per rimediare. 
Non vedo la fine della nostra civiltà né nel breve, né nel medio termine; nel lungo termine è impossibile fare previsioni che abbiano qualche affidabilità (in definitiva ci potrebbe anche cadere in testa un asteroide e buonanotte).
Come si diceva in un post precedente, molte previsioni catastrofiche del passato sono state sbagliate: proprio pochi giorni fa leggevo un racconto di Asimov scritto negli anni '70, in cui si sosteneva che intorno al 2010 sarebbe finito il petrolio, quindi bisognava sbrigarsi a trovare fonti alternative, altrimenti saremmo rimasti al freddo e al buio; non è andata così.
Se si leggono romanzi e racconti degli anni '50 e '60, si osserva una diffusa convinzione che la guerra atomica tra USA e URSS fosse imminente e inevitabile; non è andata così.
Dopo l'11 settembre 2001, ricordo l'isteria di Fallaci & company che profetizzavano l'islamizzazione dell'Europa; ricordo anche che la frase più pappagallescamente diffusa era: "dopo oggi le nostre vite non saranno mai più come prima"; anche stavolta non è andata così.

Insomma, non ho mai creduto e non credo ai profeti di sventura: gli esseri umani se la sono sempre cavata, sono convinto che lo faranno anche le generazioni future, anzi probabilmente lo faranno anche meglio di noi. 
Anzi, già che ci sono, ne dico un'altra su cui so di essere in esigua minoranza (forse il suo posto sarebbe nella rubrica delle unpopular opinions): vedo una generazione di giovani in gamba, più civile, più tollerante, meno violenta di quelle precedenti (so già che qualcuno citerà gli youtuber che hanno provocato un incidente mortale, o qualche altro caso del genere, ma va be', pazienza). 

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