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Re: [Lab7] Azzurra

@Alba359 oddio scusami, è un errore mio. Nono, è chiaro che Angela sia l'amica: mentre commentavo, non mi veniva in mente il nome della donna (giustamente direi, visto non lo nomini mai), per cui in maniera superficiale ho scorso il testo, ho letto "Angela" e il mio cervello ha deciso di aver trovato il nome giusto senza andare a controllare come si deve. Insomma, una stupida svista  :facepalm:
Chiedo ancora scusa!

Re: [Lab7] Azzurra

Ecco, io sono una di quelle che per Mattero ha provato tenerezza e simpatia. E' vero che è corso da qualcuno che l'ha lasciato senza dire una parola, senza una spiegazione, è vero che si è "fatto usare", ma... la sua umanità è ciò che mi ha conquistata (e forse è ciò che, alla fine, ha imparato ad amare pure Angela). Io l'ho letta così: ti sei comportata male, è vero, ma ti ho amata e non è una vendetta ciò che cerco; voglio che tu stia bene, al sicuro, ancora prima di quanto voglia che tu stia con me. E niente...  non è nemmeno il romanticismo a colpirmi. Forse mi scalda solo il cuore il poter essere così. Lui tentenna, si rimprovera da solo, esita, eppure fa ciò che sente "giusto" (per se stesso in primis).
Sotto questo aspetto è stata una vera sorpresa il finale. Leggendo la lettera i miei pensieri erano già: "oh no, ecco l'inghippo, ecco che viene cancellato in un attimo tutto il bello che sembrava esserci stato". E invece:
Alba359 ha scritto: Riesco provare solo gratitudine. Lei è il più bel regalo che la vita possa darmi.
E' stato un colpo molto forte. Mi sono commossa. Wow...

Ti segnalo alcune piccole cose che non mi hanno convinta a livello di scrittura:
Alba359 ha scritto: — Ha conosciuto uno, Matteo, non tornerà mai più in Italia.
Per come è posta la frase, all'inizio ho pensato che Matteo fosse il nome del tizio che Angela ha conosciuto in America. Forse ometterei il nome, tanto lo inserisci poco più avanti e basta quello.
Alba359 ha scritto: Maledico te, maledico me e la mia stupida voglia di riabbracciarti, sto pensando di andarmene ma tu, per fortuna, apri la porta e mi voli tra braccia. Ti scosti quasi immediatamente.
— Presto!— Scendi i gradini di corsa, poi ti volti. — Presto! Non voglio stare qui un minuto di più.
Sono sconvolto, avrai perso almeno dieci chili, hai i capelli sporchi e spettinati, il viso così spento che stento a riconoscerti, tu, che non uscivi mai se non eri perfettamente truccata e vestita.
All'inizio, nei suoi pensieri, Matteo si rivolge ad Angela direttamente. "Riabbracciarti", "tu", "hai", ecc.
Mentre dopo...
Alba359 ha scritto: Prendo il cappotto e mi giro a guardare le lenzuola che l’hanno avvolta insieme a un altro uomo. Chiudo gli occhi per la rabbia, darei fuoco a tutto. Quando li riapro distolgo lo sguardo dal letto; sul comodino c’è un libro e la sua bambolina portafortuna, prendo anche lei, la metto in tasca ed esco di corsa.
— Ci riporti all’aeroporto, dico ad alta voce, salgo sull’auto. Lei, accovacciata sul sedile, mi sorride. Le passo il cappotto.
La narrazione cambia, adesso Angela diventa "lei": "l'hanno avvolta", "la sua bambolina", "le passo" e così via. Forse uniformerei.
Alba359 ha scritto: — Si, Sono in cucina, vieni, il pranzo è pronto.
Piccolo refuso, "Sono" con la S maiuscola dopo la virgola. A mio gusto, metterei un punto dopo "cucina", ma non è un vero errore.
Gli altri refusi direi te li abbia già segnalati Poeta Zaza.

Grazie @Alba359  per avermi fatta emozionare  :sss:

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