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Re: Viaggio strisciante

@bwv582
Per sensibilità mia, non posso aver fatto altro che apprezzare la tua idea di mostrare quanto qualcosa che per noi è un misero dettaglio di poca importanza, addirittura un fastidio, per un altro è un mondo intero. L'ultima parte è proprio quella che sottolinea questo contrasto, per cui la reputo importante. Tra l'altro l'uomo è pure un cacciatore, per cui possiamo immaginare che di lì a breve metterà fine ad un'altra mente dal percorso simile al nostro lombrico.
Quello che mi ha convinto un po' meno, per gusto personale, è l'eccesso di "pathos" e di umanizzazione. 
Ti spiego cosa intendo: la vita del lombrico è una vita drammatica, ma quando si punta tutto sull'impetorsire il lettore, si crea l'effetto "Oliver Twist". Diventa pietismo fine a se stesso e spesso (parlo di me!) al contrario smetto di empatizzare.
Per "umanizzazione" invece intendo il trasferire valori umani ad una creatura che non lo è, e mi sembra un peccato: ma non per qualche supposta superiorità di specie o perché mi turbi/mi infastidisca il paragone, ma per il semplice fatto che mi sembrerebbe più interressante e affascinante provare a mostrare quelli che potrebbero essere i valori davvero del lombrico. Una mente aliena che, anche se diversa da voi, vuole vivere ugualmente.
Nella pratica:
bwv582 ha scritto: fuggire da quell'aria aperta che mi manca ogni giorno di più
Un lombrico è "nato" per vivere sottoterra e come tale mi immagino che il suo mondo confortvole sia quello. Da quel che so, i lombrichi escono all'aria aperta solo quando costretti dall'eccesso di acqua nel terreno (=quando rischiano di affogare), per cui potrei facilmente immaginare che il sole bruci eccessivamente sulla loro pelle priva della protezione necessaria, il vento rischi di asciugarli, la vastità di un mondo troppo grande li disorienti. L'idea del sottoterra come un posto costrittivo, una sorta di prigione o di esilio, è più nostra.
bwv582 ha scritto: nutrirmi di radici
Se non erro, i lombrichi si cibano di materiale organico decomposto, tipo il letame o particelle del terreno. Privo di poesia per noi, ma sicuramente buono per loro!
bwv582 ha scritto: E ho incontrato lei, la mia anima gemella
Anche qui non mi pare che formino coppie fisse, anche se si vengono a trovare, si strusciano l'uno contro l'altro per il semplice piacere del contatto e dei preliminari, e si è scoperto che possono pure fare "cose a tre". Tra l'altro sono ermafroditi, cioè ognuno è sia maschio che femmina (ma necessitano comunque di un partner per riprodursi). 
Insomma, so che il tuo intento era di farci empatizzare con qualcosa che siamo in grado di capire e riconoscere, ma il lombrico è un animale tanto interessante di per sé che non c'era bisogno di farlo! Sarebbe stato affascnante sì anche umanizzarlo un po', sì fantasticare sulle sue emozioni, ma partendo più da ciò che è un lombrico davvero.

Spero che il mio intervento non sia stato troppo pesante, come ti dicevo, in verità ho molto apprezzato l'idea.

p.s. Mi viene solo adesso in mente che, forse, il tuo intento era di usare il lombrico come metafora per le persone del ceto più umile, quelle che di fatto vengono paragonate ai "vermi della terra" e calpestate con noncuranza? Beh, allora tutto il mio pippone sui lombrichi diventa un po' superfluo  :P Anche se non saprei...

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