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Re: [CP9] Le nostre ferite

Ciao @@Monica, grazie per il tuo commento! 
In effetti è una poesia non facile da capire, credo, se non si è dentro la mia testa  :o
La poesia, come giustamente dici, è intima - anche se non riguarda me, bensì una persona a me molto vicina. Questo risponde anche a un'altra tua domanda: perché il genere maschile? Proprio per questo: non sto parlando di me stessa, il punto di vista è quello di un uomo.

Detto questo, ci ho unito anche la mia visione di come i traumi infantili influenzano i nostri rapporti successivi, e come i meccanismi di difesa psicologica attivati nelle fasi di crescita talvolta ci impediscano di vivere liberamente. Teorie prese in prestito da Nancy McWilliams e da altri psicologi.
Canis ha scritto: mer apr 26, 2023 2:19 pmForse (sì?)
Sono le ferite a cercarsi
Questo è il succo di tale pensiero: sono le nostre ferite a "cercarsi", ovvero spesso inconsciamente scegliamo il partner che ci fa rivivere lo stesso trauma, quando questo trauma non è stato risolto. [font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Per fare un esempio (anche se, grazie al cielo, non è una regola): spesso figlie di padri alcolizzati finiscono insieme a mariti con problemi di alcol... [/font]
Alcuni psicologi dicono che è il nostro inconscio che continua a metterci in situazioni che ci permetterebbero finalmente di risolvere, superare, chiudere il trauma. 
Altri psicologi dicono che è perché siamo attirati (come in una sorta di imprinting) dalle qualità che vanno a braccetto con determinati difetti, ma non vediamo il legame tra i due. 

In ogni caso, qui parlo di un uomo geloso e possessivo, con una donna che si appaga nel diventare l'oggetto di tale gelosia (vedendola come una cosa romantica).
Canis ha scritto: mer apr 26, 2023 2:19 pmTi piaceva se dicevo le parole: tu sei mia
Mi piaceva se sentivo pronunciare: sono tua 
Ma l'orrore nel mio petto che cos'è,
                                          a questo punto?
...ma sotto sotto il nostro personaggio si rende conto di un pattern, capisce che c'è qualcosa che non va dentro di lui, e ne prova orrore. 
Canis ha scritto: mer apr 26, 2023 2:19 pmSento caldo, non respiro, blocco in gola sopraggiunto
Ogni aggiunta è una catena a cui mi tengo stretto stretto
La catena con cui lega l'altra, è una catena che soffoca lui stesso.
Canis ha scritto: mer apr 26, 2023 2:19 pmGoccia a goccia scende il sangue
Nella pozza sotto ai piedi.
Forse il pozzo che non vedi 
In cui ho celato le mie piaghe
Forse lì
È la risposta.
Perché in effetti dentro di sé ha vecchie ferite che quasi non si vedono, ma che non hanno mai smesso di sanguinare. 
L'unico modo che ha per "guarire" è entrare dentro quel pozzo, dentro quel abbisso.
Solo curando se stesso, perdonandosi, vedendosi come qualcuno a sua volta bisognoso di aiuto, potrà smettere di "rinchiudere" gli altri: ovvero assoggettarli ai propri bisogni nascondendosi dietro la parola "amore".

Molte di queste cose le hai colte! Nonostante fosse difficile. Scusate per avervi messo in difficoltà  :facepalm:

E grazie per i suggerimenti e l'apprezzamento!

[CP9] Le nostre ferite

Nr. 1 - "L’arte di amare

Titolo - Le nostre ferite

Ti piaceva se dicevo le parole: tu sei mia
Mi piaceva se sentivo pronunciare: sono tua 
Ma l'orrore nel mio petto che cos'è,
                                          a questo punto?
Sento caldo, non respiro, blocco in gola sopraggiunto
Ogni aggiunta è una catena a cui mi tengo stretto stretto
Quando abbasso per guardare le mie braccia strette in petto
Petto iroso, batte il cuore come fosse in fuga folle
La follia che dice amore quando forse è solo…

Cosa?

Goccia a goccia scende il sangue
Nella pozza sotto ai piedi.
Forse il pozzo che non vedi 
In cui ho celato le mie piaghe
Forse lì
È la risposta.

Forse (sì?)
Sono le ferite a cercarsi

Forse
Devo perdonarmi
Per non rinchiudere gli altri

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