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Re: È vero che anche le grandi case editrici sono eap?

Alla fine, almeno per ora, ho deciso di non procedere con la casa editrice di buona reputazione ma che si è messa a fare doppio binario e mi ha chiesto il contributo. Condivido il ragionamento che, se la casa editrice non si assume in toto il rischio imprenditoriale, c'è qualcosa che non va e di sic...

Re: È vero che anche le grandi case editrici sono eap?

Mah, a mio parere il rischio più grosso è quello della casa editrice, se inizia a spargersi la voce che ha deciso di diventare a doppio binario. Infatti suppongo che, come ha fatto una proposta eap a me, la starà facendo anche ad altri. Ma in modo ristretto, selezionando testi validi, o a pioggia co...

Re: È vero che anche le grandi case editrici sono eap?

Il fatto è che, come capirete, per me avrebbe senso accettare di pubblicare con questa insospettabile eap - che, ripeto, finora ha un catalogo e una distribuzione molto buoni - se la sua reputazione restasse buona. Farò il nome qualora decidessi di non accettare, ma in caso contrario sarebbe come br...

Re: È vero che anche le grandi case editrici sono eap?

Dovresti chiederti se è eticamente accettabile un sistema in cui a pagare è l'autore, e poi chiederti se vuoi far parte di quel sistema, rinforzandolo. Cosa intendi per discorso etico? Di base, l'editoria funziona come qualsiasi altro settore industriale: qualcuno investe nella produzione in serie ...

Re: È vero che anche le grandi case editrici sono eap?

Dal punto di vista della casa editrice, io capisco che pubblicare un esordiente sia sempre un rischio, a meno che non sei un influencer e quindi puoi garantire già un certo pubblico di lettori. Del resto, perché le piccole case editrici ti pubblicano gratis? Perché contano che almeno 100 o 200 copie...

Re: È vero che anche le grandi case editrici sono eap?

Mi riallaccio a questo post perché ho ricevuto una proposta di pubblicazione con obbligo di acquisto di 100 copie da una casa editrice media classificata ovunque come free, per un loro marchio editoriale storico, molto noto e di ottima reputazione, nel senso che nessuno supporrebbe mai che un libro ...

Re: Firmare o non firmare?

Ma, se col self ti sei "semi" affermata, ti serve davvero un'agenzia? Non fai prima a contattare direttamente le case editrici di tuo interesse? Sempre che poi ti convenga davvero passare a una casa editrice, pure importante. Fatti bene i conti economici con la drastica differenza di royal...

Re: La maleducazione delle case editrici

Storia vera: mi scrive, a settembre 2023, una piccola casa editrice che sarebbe interessata a pubblicare il mio romanzo. Nella mail mi chiedono quando possono chiamarmi per telefono. Gli scrivo che va bene il giorno dopo o quello dopo ancora e gli ricordo il mio numero. Non hanno mai chiamato. Tre o...

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

Va bene, però almeno dovrebbero smetterla con l'ipocrisia di volersi far chiamare "agenzie letterarie", se campano facendo altro. Quelle americane sono agenzie letterarie. Quelle italiane sono fornitori di servizi editoriali a pagamento: questo è il nome corretto. Esattamente come molte ca...

Re: Ma quindi non esistono delle agenzie letterarie oneste e serie?

A chi sostiene che è giusto che le agenzie si facciano pagare per valutare i testi, però, vorrei chiedere perché quelle americane non lo fanno. Si dirà: perché è un altro mercato, perché quelle riescono a sostenersi economicamente solo con la percentuale sui diritti delle copie vendute dai loro auto...

Re: Meglio inviare i manoscritti in forma cartacea?

Mah, non è proprio così. Un editore che sappia fare il suo mestiere, davanti al manoscritto di un romanzo, potrebbe anche pensare: "questo ha buone potenzialità, ma va riscritto dall'inizio alla fine". Se hai visto Genius, il film su Thomas Wolfe, sai di che parlo. Il problema, visto lo st...

Re: Meglio inviare i manoscritti in forma cartacea?

In realtà qualche risposta dalle piccole case editrici la ottieni, però oggi in termini di qualità del prodotto editoriale e distribuzione sono poco competitive rispetto all'auto pubblicazione. La differenza la farebbero solo gli investimenti in promozione, ciò che appunto le piccole case editrici n...

Re: Meglio inviare i manoscritti in forma cartacea?

Non è che pensi davvero che una lettera abbia tutte queste possibilità di essere presa in considerazione, ma se con le mail ottieni solo silenzio che fai? Stampi la presentazione e la porti fisicamente agli stand delle case editrici alle fiere (è un'altra possibilità)? Oppure cosa?

Meglio inviare i manoscritti in forma cartacea?

Tutti abbiamo il sospetto (fondato) che le case editrici non aprano neanche le mail delle proposte editoriali spontanee. Quindi forse è meglio spedire una lettera. Non tutto il manoscritto: breve presentazione, sinossi, qualche estratto. Sul sito di Poste ho visto che, con la procedura online, spedi...

Re: La scrittura d'esordio, ovvero: leggi che ti leggo.

La banale verità è che, come per qualsiasi altro prodotto, anche per il successo di un libro (di un esordiente o meno) sono indispensabili grossi investimenti pubblicitari. La convinzione che basti il passaparola tra i lettori a costo zero, per far schizzare in alto le vendite, è una favola. Quello ...

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