Talia ha scritto: sab set 24, 2022 7:46 amSpero ti possa risultare utile almeno una parola di ciò che ho scritto .@Talia Ciao! Utilissimo in quanto mi permette di parlare un po' di questa poesia che immagino possa non risultare di primo acchito facilissima. Utilissimo anche perché hai toccato tutti i punti cruciali. Leggerò soltanto in un secondo momento, perdonami, i suggerimenti formali ma non perché io mi creda chissà che poeta ma soltanto in virtù (o vizio) di quella che è la mia concezione di poesia come strumento di espressione personale che deve in primo luogo spiegare a me quello che sento e poi caldamente augurarsi che il risultato possa eventualmente ma non necessariamente essere condiviso. Dico questo, che parrà sicuramente arrogante e spocchioso, soprattutto da lettore perché a me capita di farmi sedurre più spesso dal fascino di scritti che non arrivo a capire fino in fondo ma che stimolano la mia fantasia e, a dio piacendo (si fa per dire), anche qualche riflessione. In questo senso converrai che un editing a uno scritto che è in primo luogo riflesso interiore e poi, ma solo in secondo luogo, si organizza esteticamente, un editing a un testo poetico non ha assolutamente senso anche perché in poesia, effimera fragile delicata com'è, diventa significativo anche lo spostamento di una virgola per quello che riguarda il contenuto e quindi se tu me la sposti è un po' come se sostituissi il tuo pensiero al mio. Certo, poi è legittimo darne una versione propria, non bisogna aver paura di giocare con le parole (e nemmeno con il proprio ego), e per questo ti ringrazio pure.
Talia ha scritto: sab set 24, 2022 7:46 amSe ho percepito ciò che volevi far arrivare al lettore, crei un parallelismo tra gli eventi/emozioni della vita e questi "fiocchi", che depositandosi creano il vissuto emotivo di una personaEsattamente questo. Mi sono innamorato, come mi capita a volte, del termine e del suo significato che richiama foneticamente appunto la neve, e quindi della ricca serie di suggestioni cerebrali che è in grado di evocare. La mia suggestione riguardava appunto quei momenti della vita in cui le esperienze coagulano, si solidificano in qualcosa di non necessariamente definitivo (l'avverbio è inutile, lo so, in quanto esiste forse qualcosa di definitivo, nella vita? Io credo che fortunatamente no) ma che si stabilizza per determinati periodi di tempo in un qualche tipo di equilibrio emotivo.
Talia ha scritto: sab set 24, 2022 7:46 amsembra quasi tu consideri il tuo "sedimento" con rimpianto. Quel "nulla sarebbe cambiato" mi fa pensare che tu giudichi di non aver avuto i "fiocchi" migliori, però questo stona un po' con le parole-fiocco che usi. Ad esempio per me "desiderio" e "trasgressione" non sono emozioni totalmente negative, anzi fanno parte della vita, sono alcune di quelle cose che ci fanno sentire vivi.Assolutamente no e non capisco cosa te lo abbia fatto pensare. Il senso della poesia è proprio questo: la vita è sempre e comunque vita, e non sono d'accordo con te sul fatto che autocommiserazione, rimorso e rifiuto siano qualcosa di meno vitale. Il mio rimpianto è proprio quello, semmai, di aver vissuto parte della mia vita nella convinzione che certi stati emotivi non fossero all'altezza di altri. Inutile negare che il contesto sociale in cui viviamo crei una pressione in questo senso su di noi, ma io auspico caldamente quell'autoconsapevolezza per cui se qualcuno pensa io sia in difetto, ebbene che sia un problema suo, non mio. Ci sarebbe da dire moltissimo ma vedo di non tirarla troppo per le lunghe.
Talia ha scritto: sab set 24, 2022 7:46 amEcco, sono partita da titolo e poi sono volata alla conclusione della tua poesia, che, seppur breve, secondo me presenta dei versi superflui (ovviamente questa è la mia opinione e vale quel che vale)Io la vedo molto concisa e essenziale. Ho cambiato solo questo, perché non mi piaceva creare un verso su una semplice preposizione:
Nulla
sarebbe cambiato,
ore, giorni, mesi sono passati
anni
- desiderio/rifiuto/trasgressione/autocommiserazione/rimorso -
ed è ancora vita, è sempre
vitaI versi iniziali esplicitano un cambiamento, il sopraggiungere di un indefinito miglioramento nel tenore di vita, e questo serve per esprimere poi il concetto di fondo della poesia, ovvero che era vita prima come è vita adesso (e che, ma questo è sottinteso, è impossibile riuscire a discernere cosa abbia portato a cosa)
Grazie di cuore, Talia, per il bel commento. Proprio quello che auspicavo per parlare un po' di questa poesia.