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Re: [N2022P] …del fantasticare

@Alba359 Una poesia robusta, sicuramente poetica nella sua forma estetica e quasi prosaica nella struttura, cioè nella sua conseguenzialità, nella narrazione che attesta un'evoluzione - non tanto della persona, quanto dell'attitudine stessa del fantasticare giustamente indicata dal titolo (mi si potrebbe obbiettare che magari sono la stessa cosa) . Di metrica non so nulla, ma si sente una calibratura delle parole e una cadenza musicale che soltanto raramente viene meno. Convinto come sono che , soprattutto nella poesia, qualsiasi segno di punteggiatura (anche la sua assenza), qualsiasi pausa, qualsiasi posizionamento delle parole faccia una differenza, mi sono chiesto perché i puntini di sospensione precedano il titolo invece di venire dopo, e mi sono detto che attestano un'esitazione, una riflessione e infine una scelta non scontata, forse perché dare un nome a quell'idea che hai rappresentato non era così automatico. L'epilogo della storia dà un'accezione positiva a quell'attitudine squisitamente umana che nei versi precedenti sembra aver vacillato, ed essere stata sul punto di venire derubricata dal corso della vita e degli eventi cosiddetti reali e attestabili, più semplici da definire, soprattutto da condividere. In fondo è una scelta di campo, legittima in entrambi i casi. La vita non ci dirà mai se sia stata quella giusta, ma saremo noi a farlo con la nostra determinazione, la nostra volontà di darle un significato come hai fatto tu, oppure col nostro disincanto e scetticismo nel caso si decida di dedicarsi anima e corpo alle "cose serie". Per quel che può valere, l'età che ho mi ha già dato modo di vedere persone invecchiare e morire senza fantasia e rimango personalmente convinto di voler gestire la cosa in modo diverso. E d'altra parte è possibile che senza la fantasia una buona parte della vita reale come la conosciamo oggi forse non avrebbe nemmeno visto la luce. Brava Alba! 

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