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Re: [MI171 Testo successivo all'editing] In cima a Babele

@Riccardo73,
grazie per tutti i chiarimenti! Mi piace molto questo approccio delicato e rispettoso. Immagino che trovare il giusto equilibrio tra over-editing and under-editing sia estremamente difficile.

Nel mio percorso di apprendista stregone, ho sempre il sospetto che i miei lettori siano troppo gentili per paura di urtare la mia sensibilità quando invece io sento il bisogno dell'estrema onestà, onestà al limite della spietatezza. Ricevere commenti negativi è sempre duro, ma alla fine penso sia la strada maestra per imparare e migliorare.

Grazie ancora e a presto!
A∀

Re: [MI171 Testo successivo all'editing] In cima a Babele

Salve @Riccardo73,
grazie per aver condiviso le sue osservazioni.

Vorrei premettere che, come ho detto nel mio primo commento, queste sono le mie personalissime opinioni. Non è mia intenzione criticare il lavoro o la professionalità di nessuno e spero che il tono formale che leggo nel suo commento non indichi un risentimento! Sono qui per imparare e condividere un percorso di crescita con tutti quanti :)

Concordo pienamente sul fatto che c'è un meta-dialogo tra autore e lettore e, per quanto mi riguarda, il meccanismo delle aspettative è l'elemento chiave per il successo di un racconto. Ho letto alcuni racconti relativamente ben riusciti basati quasi interamente sulla sorpresa, ma sono casi eccezionali (un esempio interessante è Il Sigillo del Serpente Piumato di Pietro Schiavo Campo). Nella mia esperienza, il 99% delle storie di successo poggiano sulla trama delle aspettative create dall'autore e dalla sorpresa derivante da come queste vengano attese o disattese.

Mi sono interrogato a lungo su come rendere meglio il mio pensiero e alla fine penso che il punto chiave sia l'incipit. Quello è notoriamente il posto in cui l'autore ha l'opportunità di creare le prime aspettative, la cosiddetta "promessa della premessa". Un incipit ben riuscito contiene una piccola perla di intrigo che fa incollare il lettore alla pagina. 

Per il mio modesto parere, questo racconto parte con una promessa un po' debole, che fa principalmente riferimento alla vanità del protagonista e ai rischi della scalata. Continuando a leggere, l'accento dato ai piccoli peccati del protagonista aumenta e mi si è forma l'idea che la storia potesse finire con una punizione. Quando poi la punizione è arrivata, per quanto molto ben descritta, ho sentito la mancanza di un senso di sorpresa o di meraviglia.

In altre parole, ho avuto la sensazione che il racconto manchi di valorizzare il bellissimo finale, che non aiuti il lettore ad immedesimarsi e a sperare che le cose si sviluppo in un certo modo. Per esempio, si potrebbe ragionare su un incipit più forte e una struttura che renda la punizione finale una risposta al senso di giustizia del lettore, un'agognata soddisfazione. Ma è solo un'ipotesi e solo l'autore del racconto può dirci se è interessato a sviluppare ulteriormente il racconto e come.

Per quanto riguarda la forma, ho la sensazione che ci siano dei passaggi un po' farraginosi, ma non mi dilungo perché non so ben dire da dove arrivi questa sensazione (I condizionali? Non so).

Sicuramente è questione di gusti e mi scuso per la lunga sbrodolata. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa di queste mie farnetic... considerazioni :) 

Grazie mille e a presto!
A∀

Re: [MI171 Testo successivo all'editing] In cima a Babele

Ciao @bestseller2020,
concordo sul fatto che scrivere sia una grande sfida e che, tra le altre cose, ti mette faccia a faccia con te stess*. Anche sulla questione tempo hai la mia piena comprensione!

Non concordo per niente invece sul fatto che scrittori si nasca. Io lo vedo come un mestiere che si impara, si studia, si pratica e si raffina. Magari ci sono alcuni scrittori che hanno il talento di elevarlo ad arte, ma tutti hanno dovuto prima imparare il mestiere e sbagliare, sbagliare, sbagliare mille volte prima di produrre qualcosa di buono. E anche senza essere scrittori di talento, con la pratica, si può arrivare a creare un sacco di storie interessanti.

Comunque mi è sembrato che ci sia un tono di scusa nella tua risposta, ma non c'è niente di cui scusarsi! Ti sei cimentato, hai messo assieme una storia e l'hai pubblicata! Ottimo lavoro! Scrivere è la strada maestra per imparare a scrivere... e non è facile trovare il coraggio per farlo!

Continua così, a leggerti presto!
A∀

Re: [MI171 Testo successivo all'editing] In cima a Babele

Ciao @bestseller2020,
grazie per aver condiviso questo racconto che secondo me ha del buon potenziale (non ho letto la versione originale). Condividerò un po' di idee, magari sono stupidaggini, dimmi pure cosa ne pensi.

La parte finale è quella che mi è piaciuta di più, il malessere del protagonista è descritto molto bene, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Ho particolarmente apprezzato il graduale distacco che si crea tra il successo del raggiungimento della vetta e il disagio del malessere. Questa parte è per me la perla di questo racconto. Brav*! Ho trovato anche molto interessante il sottofondo della sfida dell'alta quota e pure l'idea di evocare il contesto biblico della torre di Babele.

In generale, però, credo ci sia un problema di struttura. Il finale si risolve nella percezione di una punizione divina, ma le colpe che sono disseminate nel racconto - per quanto lievi - sono messe così in risalto da finire per telefonare il tipo di chiusura. La cosa di per sé non è necessariamente sbagliata, ma il racconto non è strutturato per generare quell'aspettativa del "so cosa sta per succedere ma mi domando come".

Forse nel racconto ci sono molte cose, molte ispirazioni come i vari difetti del protagonista tra arroganza, spavalderia, vanità, maschilismo... poi c'è il contesto dell'alta quota, gli sherpa e infine l'ambito biblico. Per un racconto breve, io considererei di restringere il campo a meno cose ma di intrecciarle così da creare il presupposto per una sorta di contrappasso finale?

Per finire, ti confesso che c'è qualcosa nella forma del racconto non mi convince moltissimo, proprio a livello di linguaggio. Andrebbe analizzato più a fondo.

Grazie ancora,
A∀

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