Salve
@Riccardo73,
grazie per aver condiviso le sue osservazioni.
Vorrei premettere che, come ho detto nel mio primo commento, queste sono le mie personalissime opinioni. Non è mia intenzione criticare il lavoro o la professionalità di nessuno e spero che il tono formale che leggo nel suo commento non indichi un risentimento! Sono qui per imparare e condividere un percorso di crescita con tutti quanti
Concordo pienamente sul fatto che c'è un meta-dialogo tra autore e lettore e, per quanto mi riguarda, il meccanismo delle aspettative è l'elemento chiave per il successo di un racconto. Ho letto alcuni racconti relativamente ben riusciti basati quasi interamente sulla sorpresa, ma sono casi eccezionali (un esempio interessante è Il Sigillo del Serpente Piumato di Pietro Schiavo Campo). Nella mia esperienza, il 99% delle storie di successo poggiano sulla trama delle aspettative create dall'autore e dalla sorpresa derivante da come queste vengano attese o disattese.
Mi sono interrogato a lungo su come rendere meglio il mio pensiero e alla fine penso che il punto chiave sia l'incipit. Quello è notoriamente il posto in cui l'autore ha l'opportunità di creare le prime aspettative, la cosiddetta "promessa della premessa". Un incipit ben riuscito contiene una piccola perla di intrigo che fa incollare il lettore alla pagina.
Per il mio modesto parere, questo racconto parte con una promessa un po' debole, che fa principalmente riferimento alla vanità del protagonista e ai rischi della scalata. Continuando a leggere, l'accento dato ai piccoli peccati del protagonista aumenta e mi si è forma l'idea che la storia potesse finire con una punizione. Quando poi la punizione è arrivata, per quanto molto ben descritta, ho sentito la mancanza di un senso di sorpresa o di meraviglia.
In altre parole, ho avuto la sensazione che il racconto manchi di valorizzare il bellissimo finale, che non aiuti il lettore ad immedesimarsi e a sperare che le cose si sviluppo in un certo modo. Per esempio, si potrebbe ragionare su un incipit più forte e una struttura che renda la punizione finale una risposta al senso di giustizia del lettore, un'agognata soddisfazione. Ma è solo un'ipotesi e solo l'autore del racconto può dirci se è interessato a sviluppare ulteriormente il racconto e come.
Per quanto riguarda la forma, ho la sensazione che ci siano dei passaggi un po' farraginosi, ma non mi dilungo perché non so ben dire da dove arrivi questa sensazione (I condizionali? Non so).
Sicuramente è questione di gusti e mi scuso per la lunga sbrodolata. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa di queste mie farnetic... considerazioni
Grazie mille e a presto!
A∀