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Re: [LM172] Viaggi e intrecci

Ciao @Modea72,
grazie per aver condiviso questo racconto che è davvero toccante e contiene delle perle che ho apprezzato molto. Da un lato, hai dato vita a dei rapporti umani (tra umani ed umani e tra umani ed animali) molto ben delineati nella loro, lasciami dire, convenzionalità. Il rapporto tra i genitori e Laura e quello tra Laura e Biagio mi sono piaciuti molto, hanno avuto un sapore autentico, complimenti. Anche la descrizione del viaggio di Laura e Biagio, al di là dello stile di cui commenterò dopo, mi ha catturato completamente; è la sintesi di un viaggio che lascia intendere molto di più, fa intravedere un'avventura ricca e meravigliosa che è sostanzialmente un intrigante coming of age. Bravissima!

Per quanto riguarda la forma, direi che tutto quello che c'era da dire, l'ha già detto @Poeta Zaza. Sui periodi lunghi intervallati da virgole, mi sentirei di dire che funzionano così come sono e non ho sentito il bisogno dei punti e virgola. Parere personale, ovviamente, ma io ho trovato il racconto molto scorrevole.

L'incipit è geniale perché gioca sull'equivoco che si stia parlando di una persona, ma invece è Biagio, ho trovato l'idea molto ben eseguita. Quello che ho trovato spiazzante è che la "rivelazione" finale si poggia sul quel "abbaiando e ringhiando" e devo ammettere che, inizialmente, l'ho interpretato come una metafora e ho dovuto rileggere un paio di volte per capire cosa stava succedendo. A prima lettura, ero convinto si parlasse del padre di Laura :D

In termini di struttura, la mia sensazione è che siano due racconti diversi incastonati assieme. Da un lato il racconto A, che parla del rapporto tra Biagio, Laura, Mara e Marco, dall'altro il racconto B, l'avventura di Laura e Biagio. Il racconto A è un racconto scritto attorno a Biagio, parla di lui, del suo tempo e del suo mondo fatto di Laura, Mara e Marco. Il racconto B è invece la storia di Laura che, improvvisamente, scopre la sua propria energia e fiorisce mentre organizza e vive un'avventura incredibile con Biagio ed altre comparse. La transizione tra i due racconti è il bellissimo discorso tra Laura e i suoi genitori, che potrebbe forse giovare di un po' più show e un po' meno tell, ma che mi ha tenuto incollato allo schermo.

Il racconto A è scritto bene, ha un sapore familiare e mostra in effetti il contrasto tra i tre modi di percepire il tempo di Biagio, Laura e i genitori. Il racconto tende a perdere un po' la sua identità mentre passa la mano al racconto B e avrei trovato interessante che invece si mantenesse sui suoi binari e sviscerasse meglio il tema del contrasto delle diverse percezioni del tempo.

Il racconto B ha uno stile particolare, una sorta di sintesi accelerata che, nei suoi elenchi di avvenimenti e traguardi, mi ha ricordato un po' l'iperromanzo di Georges Perec: "La vita, istruzioni per l'uso". Per quanto sia uno stile che a mi piace molto (e sul quale è da tempo che vorrei provare a scrivere qualcosa), l'avventura che viene delineata è così intrigante e piena di sentimento che davvero, davvero, DAVVERO vorrei vederla trasformata in un bel racconto indipendente, ricco di particolari e sentimento... :brillasguardo:

Grazie ancora per aver condiviso questo racconto, ha dentro tante cose belle!

A rileggerti presto,
A∀

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