La ricerca ha trovato 55 risultati

Torna a “Situazione Ucraina-Russia”

Re: Situazione Ucraina-Russia

bestseller2020 ha scritto: Pensavo al fatto che se Putin avesse voluto eliminare Zelenski, avrebbe di punto in bianco chiuso i rubinetti del gas. Sono sicuro che dopo appena 24 ore l'Europa avrebbe trovato il modo per farlo dimettere. Questa invasione, da questo lato, è incomprensibile..
Guarda, secondo me hai detto una cosa più sensata di tutte quelle profferite dal sociologo della LUISS di cui sopra negli ultimi due mesi. Dimentichi, però, che per Putin è essenziale che nessuna delle nazioni indipendenti nate dal disfacimento dell'Unione Sovietica aderisca ai princìpi della liberal-democrazia, perché questo metterebbe in dubbio agli occhi dei russi la necessità dell'"uomo forte" (un Duce cleptocratico) per il governo efficace del Paese, mettendo di conseguenza in pericolo lui e la sua corte di boss mafiosi. Men che meno può permettersi che tale "pessimo" esempio venga dato dai "cugini" ucraini. Il suo alleato ideale è il dirottatore internazionale di aerei civili Lukashenko, che pensa e agisce esattamente come lui. Se ne deduce che l'UE e la NATO avrebbero dovuto acconsentire non solo a rovesciare il governo Zelensky, ma anche a far installare al suo posto un cagnolino da riporto del despota di Mosca, che trasformasse l'Ucraina in una nuova Bielorussia. Probabilmente, Putin ha giudicato questa opzione poco realistica. Meglio bombardare, torturare e stuprare, a questo punto.

Re: Situazione Ucraina-Russia

Con somma gioia posso annunciare che il fantomatico Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS, diretto dall'esimio "esperto" Alessandro Orsini, chiude i battenti. Il motivo ufficiale è che l'ENI, che a quanto pare finanziava l'intero progetto, non intende rinnovare il contratto. Nessun problema per il prof, comunque. Per fare propaganda gli rimangono le ospitate da Bianca Berlinguer, Massimo Giletti, Corrado Formigli e chissà chi altro per la sua quotidiana omelia da martire ostracizzato che combatte contro le forze del male, senza paura e sempre vincente (come tiene a sottolineare), talmente censurato da essere ormai una presenza fissa nei palinsesti.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/0 ... e/6576202/

A me quasi dispiace vedere un uomo che presumo essere mentalmente stabile in circostanze normali trasformarsi in una macchietta di sé stesso in una situazione di stress a causa di un ego spropositato. Qualcuno salvi il soldato Orsini.

Re: Situazione Ucraina-Russia

Cheguevara ha scritto: Mi sento un po' offeso dal "nanetto": alla visita militare ero m. 1,70, ma oggi, a 60 anni di distanza, al massimo sarò 1,65.
Eh, ma considero anche la statura morale...  :P
Cheguevara ha scritto: Detto questo, se non ricordo male, Berija fu fucilato. Putin, se e quando sarà detronizzato, farà la stessa fine. Lo sa bene, non a caso sta ore a visionare il video dell'assassinio di Gheddafi, è per questo che deve vincere a qualsiasi costo, magari distruggendo l'umanità in un olocausto nucleare.
Proprio così. Fu processato senza collegio di difesa e senza possibilità di appellare la sentenza. Poco male, visto il personaggio. Comunque, ammazzare coloro che per anni erano stati fedeli servitori della causa è sempre stato lo sport preferito dei bolscevichi. 

Per quanto riguarda Putin, il suo problema è che per restare in sella è costretto a vincere (qualunque cosa significhi). Purtroppo per lui, gli americani hanno deciso che questo non deve assolutamente accadere. Lo dimostrano le ultime decisioni, tra cui i 33 miliardi che Biden ha deciso di mettere a disposizione di Zelensky. Venti di questi sono destinati ad aiuti militari, e corrispondono a un terzo delle spese militari annuali della Russia. Questo è quello che succede quando un'economia da 1.800 miliardi di dollari pensa di poterne minacciare una da 25.000 miliardi, indipendente dal punto di vista energetico e alimentare (contrariamente agli alleati europei).
In realtà, non è ancora sicuro che la misura verrà approvata dal Congresso, dove il mercato delle vacche non ha nulla da invidiare a quello del Parlamento italico. Considerati gli umori prevalenti attualmente negli Stati Uniti, mi pare probabile che alla fine i soldi (e le armi) arriveranno.

Re: Situazione Ucraina-Russia

Cheguevara ha scritto: Vincere, e vinceremo! Mancava questa, di citazione, a proposito di scherzi.
Il nanetto del Cremlino dovrebbe usarla: la scuola è quella (arricchita dalle nozioni apprese presso gli stimati maestri del KGB, erede del mai sufficientemente rimpianto NKVD del torturatore Berija).

Re: Situazione Ucraina-Russia

Cheguevara ha scritto:
Puoi ripetere la domanda? Siccome sono notoriamente un po' tardo, non ho capito quale sia. 
Provo a parafrasartela io: Zelensky ha avuto diversi anni per accettare lo smembramento della nazione sovrana chiamata Ucraina di cui era il presidente, come preteso dal suo prepotente vicino, un autocrate assassino, ultranazionalista, neofascista e imperialista, che ha trasformato la Russia, un Paese potenzialmente ricchissimo grazie alle sue materie prime, in un'immensa cleptocrazia guidata dalla più potente cupola mafiosa della storia.
Perché non lo ha fatto?

(Sottinteso: è colpa sua se i simpatici soldati russi, notoriamente gentiluomini come il Richard Gere dei tempi che furono, stanno riempiendo le fosse comuni di civili ucraini, per non parlare dello stupro sistematico delle donne, da sempre una loro specialità).

Re: Situazione Ucraina-Russia

A vantaggio dei vari "orsinologi" de noantri che bazzicano anche queste sponde (sapete chi siete), propongo la notizia del giorno, secondo la massima latina contra factum non valet argumentum: ieri i russi hanno fatto piovere missili su Kiev durante la visita del segretario generale dell'ONU. Penso che questo gesto di sfida da bulli disperati dica molto di più sulla volontà da parte del saggio e sempre lodato presidente di tutte le Russie di addivenire a un accordo e porre fine alla carneficina di mille interventi superficiali (uso un eufemismo) e impermeabili alla realtà, qui, in TV o altrove. Ma non vi preoccupate. Orsini e gli adepti del suo mefistofelico culto potranno continuare a sparare minchiate e intorbidire le acque con l'appropriato miscuglio di stupidità (dal latino stupidus, colui che è stordito, attonito) e ignoranza che cuoce nei loro pentoloni, al sicuro da ogni ritorsione grazie ai princìpi che quei cattivoni di NATO e Stati Uniti difendono da sempre. Contrariamente ai giornalisti russi e agli oppositori di Putin il Grande, che finiscono avvelenati o incarcerati se solo provano a dire "bah". Come facciate a non vergognarvi, per me resta un mistero.

Re: Situazione Ucraina-Russia

@M.T. 
Grazie per questo video, davvero ben fatto e aderente alla realtà. Descrive alla perfezione quell'essere insopportabile che ogni volta che apre bocca dimostra in maniera sempre più evidente dove si collochino le sue simpatie.
Non sto a mettere link, anche perché una brevissima ricerca su internet basta a trovare facilmente tutte le sue perle. Con le sue ultime uscite, questo "professore" è arrivato davvero vicino a fare apologia del fascismo, confermando indirettamente che considera Putin un fascista senza se e senza ma! Chissà se il nostro raffinato analista di storia e geopolitica (dall'alto delle sue nozioni in sociologia) se n'è accorto.
Mettiamola così: nel 1931, furono esattamente 18 su 1.251 i professori universitari che si rifiutarono di sottoscrivere il "Giuramento di fedeltà al fascismo" voluto da Mussolini, rinunciando così a cattedra e pensione. Ora sappiamo con certezza che il luminare della LUISS non sarebbe stato tra questi. A quanto pare, per certa gente i princìpi sono sempre negoziabili (e il coraggio non è una protesi, come diceva a volte Maurizio Costanzo nelle sue trasmissioni).

Re: Situazione Ucraina-Russia

ivalibri ha scritto: Così a memoria mi viene in mente l'esclusione delle case editrici russe alla fiera del libro per ragazzi
Sarebbe stato grave (e sciocco) se fosse andata così. Invece, ad essere escluso è stato solo lo stand ufficiale sponsorizzato dalla Federazione Russa, mentre i singoli editori sono rimasti liberi di partecipare. Mi sembra una decisione ineccepibile.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/0 ... i/6515959/

Cerchiamo di non dimenticare che la cultura non è un fatto neutro né neutrale. Scrittori ed editori hanno o possono avere influsso e responsabilità di tipo politico. Questo non giustifica, ovviamente, il boicottaggio dei classici, che è idiozia allo stato puro. Tra l'altro, non esiste modo migliore della lettura dei classici per capire l'essenza profonda di un popolo.

Re: Situazione Ucraina-Russia

Silverwillow ha scritto: Io posso tranquillamente sentirmi dare dell'ingenua, dell'idealista o dell'ignorante, ma per me due più due farà sempre quattro, anche se mille persone cercassero di dimostrarmi il contrario.
Attenta a non finire nella Stanza 101 di 1984: lì riuscirebbero a farti cambiare idea.

La cosa davvero triste è che, grazie all'onnipervasività dei cosiddetti social (la cosa più antisociale che sia mai stata inventata), manipolabili all'inverosimile, oggi tanta gente può essere convinta che due più due fa cinque senza neppure l'ausilio della violenza. Era meglio prima, quando per ottenere certi risultati era almeno necessario ricorrere alla tortura.

Re: Situazione Ucraina-Russia

@Cheguevara 
Figurati. Ho letto i tuoi interventi e so come la pensi. Tra l'altro, dimostri di essere uno dei pochi "vecchi marxisti" (come ti sei definito tu stesso) raziocinanti che conosca.
Da precisino quale sono, volevo solo approfittare del tuo intervento per definire con maggiore precisione i contorni di un argomento su cui leggo di continuo prese di posizione ideologiche prive di fondamento nella realtà storica. Mi riferisco in particolare a dibattiti in corso soprattutto a livello internazionale (di cui in Italia si sentono solo echi lontani), dove si arriva a modificare la definizione di razzismo nei dizionari per adattarla alle mode pseudo-accademiche correnti. 

Re: Situazione Ucraina-Russia

Cheguevara ha scritto: Gli americani, l'ho detto più di una volta, non mi sono mai stati simpatici. La loro prosperità inizia col genocidio delle popolazioni autoctone, e continua con lo sfruttamento degli schiavi, e già questo basterebbe per non amarli.
Per la verità, quelli erano coloni provenienti dall'allora Inghilterra, successivamente Regno Unito. I primi trafficanti di schiavi catturati in Africa furono i portoghesi, che li trasportavano verso il continente sudamericano (l'attuale Brasile). Gli americani, intesi come cittadini di una nazione indipendente, esistono solo dal 1776 (Dichiarazione di Indipendenza). La schiavitù nella nuova nazione venne ufficialmente abolita nel 1865 (13. emendamento alla Costituzione). Se ne deduce che le nazioni europee hanno approfittato dello sfruttamento della schiavitù o di forme meno esplicite di asservimento per secoli, molto più a lungo degli americani. Questo solo per la precisione storica.

Onde soffocare sul nascere eventuali "entusiasmi" anti-occidentali del tutto fuori luogo, sarà bene precisare che la riduzione in schiavitù di altri esseri umani è sempre stata praticata in ogni parte del globo, e sopravvive a tutt'oggi in molti Paesi nonostante divieti solo formali (guidano questa poco gloriosa classifica nazioni come Ciad, Mali e Mauritania, ma non dimenticherei nazioni pseudo-avanzate come le monarchie arabe che tanto piacciono a Matteo Renzi, soprattutto in virtù dei corposi assegni che sganciano). Gli schiavi africani che finivano nelle Americhe erano catturati da africani appartenenti a tribù nemiche o concorrenti, che poi li rivendevano ai commercianti europei che attraccavano sulle coste di quel continente. Così sfatiamo anche il mito, amato da una certa intellighenzia progressista su ambedue le sponde dell'Atlantico, che vorrebbe la pratica della schiavitù derivante da razzismo dei bianchi (cattivi per definizione) nei confronti dei neri. 

Re: Situazione Ucraina-Russia

Anglares ha scritto: Mi rammarico che un messaggio così carico di positività abbia scatenato le proteste ufficiali dell'ambasciata ucraina in Vaticano.
D'accordissimo sul tuo post. Non provo alcuna simpatia per il Vaticano e men che meno per Bergoglio, ma una volta tanto ha dato un segno concreto, per quanto piccolo, in favore della pace. Sicuramente molto più utile delle tante ciance papali che chiunque saprebbe recitare senza neppure averle sentite, per quanto sono ovvie. La protesta ucraina è stata del tutto fuori luogo e per di più autolesionista.

Devo dire che, confermato senza tentennamenti chi sono gli aggressori e chi gli aggrediti (non mi chiamo mica Alessandro Orsini), ultimamente le prese di posizione di chi rappresenta l'Ucraina iniziano a lasciarmi perplesso. Davvero a volte sembra che il governo Zelenski vedrebbe di buon occhio uno scontro finale tra NATO e Russia. Un esempio è la richiesta ricorrente di una no-fly zone sul territorio ucraino (che, in soldoni, prevede che i caccia della NATO abbattano quelli russi, che dubito rispetterebbero tale imposizione ritirandosi in buon ordine), un altro la continua menzione della minaccia di attacco nucleare da parte russa, che sembra fatta apposta per alzare la tensione. Sospetto che temano che una sconfitta solo parziale di Putin non farebbe che rimandare il problema, anziché risolverlo. In un certo senso li capisco, però una tale intransigenza non sembra essere d'aiuto nella situazione attuale.

Io mi auguro che soprattutto gli americani, che in un modo o nell'altro tirano le fila di tutto, capiscano che l'animale più pericoloso in assoluto è quello ferito e messo all'angolo. Putin già è ferito: al fallimento conclamato della parte più ambiziosa della sua "operazione militare speciale" e alle ingenti perdite in termini sia di uomini che di mezzi si aggiunge ora l'affondamento dell'incrociatore Moskva, un duro colpo sia per motivi strategici che per motivi simbolici. Non vorrei che lo si facesse anche sentire in trappola al punto da convincerlo che non ha più nulla da perdere.

Re: Situazione Ucraina-Russia

ivalibri ha scritto: come diceva Aristotele l'uomo è un animale sociale e questa nostra dimensione dello stare al mondo non va dimenticata. Possiamo metterla di lato, ignorarla, ma anch'essa vuole la sua parte. Non so come dire, ma se mettere la società davanti all'individuo genera mostri, anche fare il contrario non è esente dallo stesso pericolo. Ci vuole un equilibrio tra i due aspetti. 
Si può andare anche oltre, se vuoi. L'uomo non è solo politikòn zôon, come insegna lo Stagirita, ma è molto di più. Uno dei crimini più gravi commessi dalle ideologie totalitarie del '900 fu quello di negare agli uomini ogni partecipazione al sacro, riducendo l'intera esistenza ai suoi aspetti materiali e l'orizzonte di speranza all'avanzare della società nella storia, in nome di ideali puramente terreni. Marx considerava la religione "oppio del popolo" (tutto al singolare nell'originale), ma le parate sulla Piazza Rossa e le terrificanti coreografie naziste di piazza Luitpoldhain a Norimberga svolgevano, di fatto, lo stesso ruolo delle processioni religiose. Non è certo un caso che preti e pastori siano stati perseguitati sia dai nazisti che dai comunisti (in Italia non fu altrettanto facile cancellare la tradizione cattolica). Anche le ideologie totalitarie sono religioni, a modo loro.

L'uomo, però, trovandosi inevitabilmente al cospetto dell'ignoto e della morte, nonché di forze ed eventi su cui non ha alcun controllo, fatica ad accettare il suo destino di particella insignificante di un organismo più grande che lo usa e poi lo sputa. È insito in noi un anelito, conscio o inconscio, verso qualcosa di più grande della Nazione o del Partito. Qualcuno direbbe verso l'infinito. Questo anelito, nessuna conquista territoriale o materiale potrà mai soddisfarlo. Nei Paesi del blocco comunista, non appena è crollata la dittatura sovietica la gente è corsa a riempire le chiese. Lo stesso Putin si serve abilmente della complicità della Chiesa ortodossa, da sempre collusa con il potere, per i suoi scopi.

L'idea cristiana che ognuno di noi è unico e insostituibile agli occhi di Dio ha molto più fascino ed è molto più consolatoria di quella marxista-leninista secondo cui dobbiamo ritenerci soddisfatti se abbiamo servito la causa della nostra classe e del Partito e magari abbiamo ricevuto pure una medaglietta per questo. È chiaro che tale mancanza di orizzonte di senso affligge allo stesso modo le nostre società capitalistiche, consumistiche e ultra-secolarizzate, dove il culto pagano del denaro e del successo sostituisce quello della Nazione e del Partito.

Al di là di qualunque confessione religiosa specifica, quello che manca a tutte le società materialistiche e secolarizzate, che siano capitalistiche o comuniste, è l'idea di sacro in quanto tale, quell'idea che rimanda a qualcosa d'altro e maggiore di noi. Rudolf Otto ha battezzato tale sentimento il numinoso, qualcosa che lui considerava esistere "a priori", indipendentemente dalle forme istituzionalizzate della fede (Das Heilige, 1917). Forse, se Marx avesse avuto la possibilità di leggere Otto (cosa impossibile, visto che quest'ultimo è posteriore di mezzo secolo), avrebbe capito che la sua rivoluzione era destinata al fallimento.

Re: Situazione Ucraina-Russia

ivalibri ha scritto: Io detesto entrambi perché ripudio la guerra (come dice la nostra bellissima Costituzione).
Però questa bellissima Costituzione esiste grazie a tanti uomini e donne che hanno imbracciato le armi e hanno usato violenza (sì, violenza) a chi stava calpestando ogni diritto. Se vale per noi, dovrebbe valere per tutti, credo.
Questo è quello che troppi pacifisti in pantofole (non mi riferisco a te, beninteso) tendono a dimenticare troppo facilmente. Anche per questo motivo io non sono un pacifista; preferisco considerarmi pacifico.

Re: Situazione Ucraina-Russia

Anglares ha scritto: Lo abbiamo visto durante la pandemia, lo vediamo quando si affrontano le questioni ambientali. Nei flussi migratori mondiali sempre più ingenti e anche durante questa guerra con gli effetti globali delle sanzioni economiche.
Viviamo tutti nello stesso mondo.
Incredibile a dirsi, ma questo lo pensavano molti intellettuali e politici già nel 1914, prima che si iniziasse a scavare trincee. L'unica differenza è che per mondo allora si intendevano le nazioni europee con le loro colonie. Eppure, i conflitti bellici hanno continuato a devastare il pianeta, praticamente senza interruzione. "Peace through trade" si è rivelato un modello illusorio, purtroppo. Una vera e duratura pace tra i popoli avrebbe bisogno di ben altre motivazioni che i meri interessi economici.

Re: Situazione Ucraina-Russia

ivalibri ha scritto: Tuttavia, la teoria del materialismo storico, così come è stata formulata da Marx, non è accettabile. E non è accettabile perché assolutizza e metafisicizza un fatto empiristico. In altri termini, sostenere che l'ordine dei fatti economici è l'ordine dei fatti storici è una teoria metafisica e non una teoria scientifica. Mentre è scientificamente corretto affrontare la spiegazione degli eventi storici con un occhio sempre rivolto all'aspetto o fattore economico  di essi per vedere se, come, quando e in quale misura tale fattore economico incide eventualmente sul loro verificarsi. Né è escluso che un elemento di quelli che Marx chiama sovrastrutturale (per esempio una grande religione) possa influire, in maniera determinante, come ha dimostrato Max Weber, sull'economia.
Perfetto, direi.

Ti ringrazio per la tua risposta (molto più su) al mio post. Mi ero assentato per qualche giorno dal forum, per cui non sono intervenuto prima. Vedo che mi è andata bene: @Anglares , @swetty  e @Silverwillow hanno fornito contributi eccellenti alla discussione, risparmiandomi un sacco di fatica.  :)

Io non so se sia possibile immaginare un "marxismo dal volto umano", per così dire. So, però, che non è mai esistito nella pratica. Filosofi ed economisti possono passare intere giornate ad analizzare e discutere il contenuto dei testi di Marx ed Engels, ma quando qualcuno ha provato a metterne in pratica le tesi, ne sono sempre risultati povertà, sofferenza e morte, in un ordine di grandezza peraltro di molto superiore a quelle causate dall'altra grande ideologia totalitaria del '900 (va ammesso che i comunisti hanno avuto molto più tempo per ammazzare gente). Questo è quello che intendo dire quando rifiuto di assegnare al comunismo storicamente realizzato una pagella meno severa di quella che chiunque oggi, salvo qualche frangia di dementi, assegna al nazi-fascismo.

Aggiungo solo due annotazioni:

1. Dubito che le teorie economiche marxiste si possano tradurre in politiche concrete adatte all'economia globalizzata e interconnessa del XXI secolo, dove già la rigida separazione in classi sociali necessariamente in lotta tra di loro che sta alla base dell'intero edificio marxista appare completamente priva di senso. Non sono un economista, per cui mi fermo qui.

2. Da cultore della materia filosofica, però, mi sento di dire che qualunque teoria che anteponga "la società" all'individuo è destinata a generare mostri. Vale per i bambini cambogiani convinti a denunciare i loro stessi genitori alle autorità per il crimine di aver letto un libro (te le immagini le conseguenze indelebili sulla psiche di quei figli?) quanto per i milioni di contadini ucraini fatti morire di fame da Stalin perché non volevano piegarsi alle regole imposte dai piani quinquennali elaborati a Mosca (Holodomor). L'elenco delle mostruosità commesse in nome del comunismo di stampo marxista-leninista è troppo lungo per qualsiasi forum.
La società è un'astrazione; l'individuo è la sola cosa reale, fatta di carne e sangue. Il sistema che più si avvicina agli ideali cui mi sembra tu ti ispiri è quello della socialdemocrazia "di stampo renano", cioè il sistema di governo vigente in Germania e nei Paesi scandinavi. È un modello di forte compartecipazione di quelli che Marx chiamerebbe i proletari, cioè tutti coloro che non posseggono i mezzi di produzione (una terminologia che oggi sarebbe impensabile, anche se di proletari è pieno il mondo), tanto che in Germania i dipendenti della grandi aziende sono rappresentati nei consigli di amministrazione con un forte potere di veto sulle decisioni più importanti, e con un solido e costoso welfare a proteggere i cittadini dai rovesci della vita. Il tutto senza intaccare l'esercizio delle libertà individuali e la libertà di impresa. Nei circoli conservatori statunitensi va di moda chiamare questo modello socialismo. Se per socialismo intendi questo, a me sta bene. Sicuramente mi sembra mille volte più umano del capitalismo selvaggio imperante presso i nostri amici d'oltreoceano, dove vige la legge del più forte come nel peggiore Far West.  

Re: Situazione Ucraina-Russia

Silverwillow ha scritto: Il destino di Memorial è indifferente alla maggioranza dei cittadini russi, molti dei quali manifestano addirittura ostilità e insofferenza in linea con la politica del governo, condividendo l’accusa che gli studi sullo stalinismo danneggino la reputazione della Russia.
Questo è il motivo principale per cui Putin dorme sonni tranquilli, altro che oligarchi. Pare che il piccoletto che cammina come una marionetta goda del consenso di otto cittadini russi su dieci. Anche per questo, spero tanto che agli americani, sempre lenti a imparare le lezioni della storia, non si mettano in testa di "rovesciarlo". L'idea di una potenza nucleare ridotta a una Libia o Siria qualunque mi mette i brividi.

In Russia, la Seconda Guerra Mondiale non si chiama così: si chiama Grande Guerra Patriottica. Inter nos, è quella guerra in cui i commissari del Partito dovevano organizzare squadroni della morte che sparassero sui soldati sovietici che cercavano di disertare di fronte all'avanzata tedesca, apparentemente inarrestabile. Questi poveretti, spesso provenienti da lande desolate situate a migliaia di chilometri dal fronte, si trovavano tra due fuochi: i nazisti gli sparavano da davanti, i comunisti da dietro.

In pratica, tutti i russi crescono nella convinzione di aver sconfitto i nazi-fascisti da soli, a partire dai testi scolastici che studiano a scuola. Se ne sbattono di quello che è successo negli altri teatri di guerra, tra giapponesi e americani, tra cinesi e giapponesi, ecc. Se ne sbattono della guerra di Hitler contro gli anglo-francesi, di cui Stalin approfittò per spartirsi la Polonia con il caro Führer e per invadere la Finlandia, che non c'entrava niente. Se ne sbattono dei partigiani italiani, jugoslavi e francesi. Se ne sbattono degli ebrei nei forni crematori. Tutto quello che sanno, è che loro hanno sconfitto i nazisti (per quanto riguarda il teatro europeo, non hanno tutti i torti; ma non è questo il punto). La ricorrenza di tale giorno storico ricorrerà il 9 maggio e verrà festeggiata con un'immensa parata militare. Sempre che non gli siano finiti i carri armati nel frattempo.

A proposito: dopo il disfacimento dell'Unione Sovietica, nel breve periodo di illusione democratica di questo Paese che mai ha conosciuto benessere e democrazia, per qualche anno gli storici occidentali hanno avuto accesso agli archivi storici dell'Armata Rossa, preziosissimi per le loro ricerche in particolare sulla Seconda Guerra Mondiale (un esempio: lo stupendo e straziante Stalingrad, ad opera di Sir Antony Beevor). Indovinate un po' chi ha deciso che troppa verità storica è dannosa? Un tale che fa Vladimir di nome e Putin di cognome, il quale ha richiuso gli archivi ad occhi indiscreti poco dopo essere salito al potere. Magari anche perché nessun russo deve sapere che non meno di un milione di cittadini sovietici si schierarono, all'epoca, con le truppe della Wehrmacht e contro la supposta Madre Patria. 

Re: Situazione Ucraina-Russia

ivalibri ha scritto: Certo una UE che vuole la comparazione tra nazismo e comunismo..
A dire il vero, io aspetto ancora che qualcuno mi spieghi la differenza tra comunismo e nazi-fascismo, in termini di conseguenze per i popoli che hanno avuto la gioia di sperimentare sulla propria pelle uno dei due sistemi. Per quanto mi riguarda, la UE è arrivata in ritardo di qualche decennio.

Re: Situazione Ucraina-Russia

ivalibri ha scritto: Molti storici ritengono inoltre che più che ottenere la resa del Giappone, gli americani abbiano sganciato le bombe innanzitutto per sperimentarne il potere distruttivo e poi per mostrare i muscoli all"URSS.
Un motivo non esclude gli altri. Tutte e tre le considerazioni avranno avuto il loro peso.

Re: Situazione Ucraina-Russia

Anglares ha scritto: Io parlavo del PIL,
Certo, è chiaro. Ma il PIL non può crescere più di tanto quando la popolazione inizia a calare e invecchiare. Senza considerare che diversi Paesi asiatici hanno cominciato a fare concorrenza alla Cina come "fabbriche del mondo". Ad oggi. il PIL pro capite dei cinesi, che è quello indicativo della reale ricchezza di un popolo, è un quinto di quello americano in cifra assoluta e un terzo in termini di PPP (a parità di potere di acquisto).
Rischia di configurarsi un dilemma ben noto agli analisti: una potenza emergente che diventa vecchia prima di diventare realmente benestante. Non è ancora un fatto acquisito (le opinioni divergono), ma è sicuro che il PCC nutra preoccupazioni piuttosto serie, come dimostrano le decisioni che sta prendendo a ritmo sostenuto.

Re: Situazione Ucraina-Russia

Anglares ha scritto: anche se la Cina corre più forte
Si fa per dire. I vertici del Partito sono preoccupatissimi per la frenata demografica in corso nel Paese, arrivata molto più in fretta del previsto e che si sta rivelando molto più violenta di quanto ci si aspettasse. L'attuale tasso di fertilità in Cina si attesta a1,3 figli per donna, ben inferiore al tasso di 2,1 necessario a mantenere la popolazione stabile nel tempo. Nel 2021, il numero delle nascite ha superato quello delle morti di sole 480.000 unità, cioè niente in un Paese che conta più di 1,4 miliardi di abitanti. I nati vivi erano 14,65 milioni nel 2019, scesi a 12,02 milioni nel 2020 e a 10,62 milioni nel 2021. Un calo drammatico. https://edition.cnn.com/2022/01/17/econ ... index.html

La conseguenza è una popolazione che invecchierà a un ritmo sempre più veloce, costringendo sempre meno giovani a sostenere il peso di un numero sempre maggiore di anziani. Esattamente come succede da noi in Italia e in tante altre nazioni sviluppate.

Come saprai, il limite di un figlio per coppia è stato abolito nel 2016, portando il numero a due. Risultato: praticamente zero. Nell'agosto 2021, il limite è stato alzato a tre figli, ma non esiste analista che pensa che queste misure serviranno a qualcosa. Il fatto è che per educare un figlio in ambiente urbano e per cercare di "dargli un futuro" decente, in Cina di questi tempi servono investimenti ingentissimi, e sono davvero poche le famiglie cinesi che possono permettersi di allevarne addirittura due in questo modo. Immagino che le circostanze siano leggermente diverse nelle campagne e per chi non ha ambizioni di sorta.

La situazione è talmente seria che qualche mese fa  https://www.globaltimes.cn/, da me segnalato in precedenza, ha pubblicato un editoriale che spronava tutti gli iscritti al Partito (che dovrebbero essere circa 90 milioni, se ricordo bene) a mettere al mondo almeno due figli. Chi non lo farà, sarà considerato "poco patriottico". Chi capisce di Cina e dei meccanismi del PCC, sa bene come interpretare una simile formulazione (traduco io per chi è poco pratico: si tratta di un ordine a tutti gli effetti).

Questo è uno dei principali motivi di preoccupazione degli analisti geopolitici e degli strateghi militari. Il rischio è che i mandarini comunisti cinesi temano di vedersi chiudere prima del previsto la loro "finestra di opportunità" per scalzare gli Stati Uniti dal trono del mondo e per appropriarsi di Taiwan, spronandoli a commettere qualche azzardo di cui tutti pagheremmo le conseguenze.

Re: Situazione Ucraina-Russia

M.T. ha scritto: Era questione di poco tempo e il Giappone si sarebbe arreso, perché non aveva più risorse per supportare lo sforzo bellico.
Non è esatto. Un conto è non avere le risorse per una guerra di conquista, e quelle il Giappone in realtà non le ha mai avute. Tutt'altra faccenda è resistere a casa propria a un'invasione che sarebbe stato necessario supportare interamente dal mare, con uno sforzo logistico immane. I soldati americani avrebbero combattuto su un terreno sconosciuto e difficilissimo (l'orografia del Giappone è ben diversa da quella della Francia settentrionale e del Benelux). La guerra sarebbe durata ancora anni e avrebbe causato milioni di vittime, anche tra i civili.
Vietnam e Afghanistan non hanno insegnato niente?

Re: Situazione Ucraina-Russia

ivalibri ha scritto: E  quindi? Cosa possono avere a che fare con l'Ucraina?
Scusa, ma perché fai domande di cui conosci la risposta? Hanno a che fare con la Cina, non con l'Ucraina. È la Cina che va riportata a più miti consigli, affinché Xi Jinping non commetta lo stesso errore di valutazione che ha convinto Putin a scatenare un massacro nel cuore dell'Europa, guadagnando al suo popolo l'odio imperituro del popolo ucraino (che già aveva qualche motivo di risentimento).

P.S. Ho visto solo dopo aver postato la mia precedente risposta che anche tu conosci i motivi per cui i giapponesi non si sarebbero mai arresi. Da cui discende la spiegazione sull'impiego delle bombe atomiche, mi pare.

Re: Situazione Ucraina-Russia

Cheguevara ha scritto: Siccome siamo, noi, in una democrazia, è consentito a chiunque di esprimere le opinioni più variegate, senza che corra il rischio di essere imprigionato, o ucciso. Non è così ovunque, mi pare. 
Parole sante. Forse a qualcuno andrebbe ricordato che la nostra è una condizione privilegiata, decisamente minoritaria nel mondo. 

Sai qual è l'ironia? Che ci vuole qualcuno che si è scelto un nick come il tuo per ricordare a tanti smemorati che i regimi non sono tutti uguali, che non è ancora sorta la pace perpetua auspicata da Kant e che, ogni tanto, una dose di consapevolezza storica non guasterebbe.

Torna a “Situazione Ucraina-Russia”