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Re: [H2022R] Cosa sei bwana?

Alberto Tosciri ha scritto: …Al bersaglio grosso, miro sempre al bersaglio grosso… È un peccato rovinare la testa…! ―
Ciao Alberto! Inizio col farti notare che in questa frase hai usato ben tre puntini di sospensione, e anche nei dialoghi immediatamente successivi ce ne sono decisamente troppi a mio parere. In molti casi, secondo me, si potrebbero sostituire con un punto o una virgola senza inficiare la buona riuscita del testo.
Alberto Tosciri ha scritto: Si, bwana.
Ti et sfuggito l'accento sul monosillabo
Alberto Tosciri ha scritto: ― Se io provo dolore vuol dire che sono un uomo anche io? Tu cosa provi, cosa senti adesso? Tu cosa sei bwana?
Bel finale, qui c'è la chiave di interpretazione di tutto il testo. Giulio Cesare è un uomo, anche se trattato peggio di un animale. E come tale è in preda a sentimenti umani, compreso il dolore e la vendetta che lo spinge a organizzare questa tragica battuta di caccia.

Non mi dilungo su altro perché ti hanno già fatto notare molte cose nei commenti precedenti.

Concordo con chi dice che il tuo racconto non è propriamente di genere horror. Non manca la tensione né il macabro, ma manca l'elemento soprannaturale secondo me. È questo che lo "squalifica" come horror, a mio parere.

Ciò detto, una lettura davvero piacevole, grazie!

PS: ma solo a me, leggendo, è venuta in mente una vecchissima e orribile barzelletta razzista sulla caccia ai neri? 🙄 L'avrei volentieri lasciata nel dimenticatoio ma tant'è...

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