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Re: [Lab3] La libellula

Alba359 ha scritto: — Di che vai lamentandoti donna, ci lasciammo consapevoli entrambi che la cosa non avrebbe avuto seguito. Sei caduta quando io ti ho offerto una opportunità che non hai saputo cogliere. La lusinga fu il tuo retaggio catastrofico, era là ad aspettarti, non fu Lucifero a tentarti, la sembianza che non conoscevi e che credevi ti fosse stata negata, ti trascinò verso la rovina
Alba359 ha scritto: — Non con me! Povera creatura ingannata, vorrebbe gridare, ma le manca il respiro. Si ferma, prende fiato, le forze le tornano e urla: dalla gola salgono le voci di tutte le donne, insieme alla sua, unite in un coro che crepa la pietra rovente.
— Non con noi che portiamo il peso del più grande dei peccati. Vieni, Principe degli ingannatori, tu, che hai circuito la prima di tutte noi, dicci, che ne sarà di queste figlie? Per quanti secoli ancora dovranno portare il marchio del peccato? Essere, la madre per la figlia, un esempio della medesima sostanza? La tua menzogna deve essere cancellata. Ora!
Ciao Alba! 

Cominciò citando un paio di dialoghi che a mio parere sono davvero troppo artificiosi, ma avrei potuto citarne tanti altri. Devi davvero lavorarci su, sui dialoghi a mio avviso. 
Non posso non concordare con i commenti precedenti, purtroppo. Ti dirò, io il definirei addirittura teatrali. Infatti in alcuni punti ho avuto quasi l'impressione di sentirli declamare a un attore su un palco, o magari cantarli in un'opera lirica. Ma il tema del Lab era lo show don't tell e qui, secondo me purtroppo non ci siamo.
Alba359 ha scritto: Sua figlia  la ignora, è due passi lontano da lei, si fissa i pollici smaltati; colibrì azzurri sulla testiera del cellulare.
Ecco, questa secondo me è l'unica parte in cui sei riuscita a farmi vedere le dita di Eva, smaltate di azzurro, che digitano veloci sul cellulare. Ma purtroppo non ho notato altri punti altrettanto mostrati nel tuo testo.

E in generale credo che questo racconto sia una torta che ha troppi strati.
Prima il prologo-spoiler, poi l'abisso, l'inferno, la rivelazione, la luce e non so più cos'altro. Ho pensato a un'allegoria e mi dicevo: ma dov'è lo show don't tell?
Poi si scopre che è tutto un viaggio mentale della madre, in overdose.  E alla fine abbiamo addirittura un salto in avanti di molti anni, con Eva adulta, diventata scrittrice. Quindi quello che abbiamo letto dovrebbe essere uno stralcio del suo romanzo, con tutta probabilità. 
Un po' troppa carne al fuoco per un racconto breve, a mio parere, che ti ha fatto perdere di vista l'obiettivo del Lab.

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