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Re: Quali libri state leggendo??

Quella di cui parlavo io…
Titolo: "Le Siciliane. Quindici storie vere";
Autore: "Giacomo Pilati";
Casa editrice: "Coppola Editore".

Molto bello. Da leggere! :)
Sono quindici racconti. Per esempio, il primo è di Felicia Impastato, la madre di Peppino.

Grazie per i consigli letterari. Li seguirò sicuramente. Tra l'altro, uno dei tre autori, Enzo di Pasquale, lo conosco personalmente perché abita nel mio paesello. Era un maestro di scuola elementare :-)

Re: Quali libri state leggendo??

Lucilla_Astro ha scritto: Sicilia Bedda ❤️ accattitillu! ☺️ 

Sicuru ca mi l'accattu :-)
Le storie mitiche della nostra Sicilia Beḍḍa sono sempre incomparabilmente belle. Ho appena finito di leggere una raccolta di storie siciliane tratte da varie interviste a donne siciliane. Mi sono divertito troppo :-)
In una storia si narra di una vecchietta che andava a casa della vicina per vedere la TV, quando la TV ce l'avevano ancora pochi, negli anni '50. Lei, quando doveva far pipì, semplicemente si accovacciava nella sua gonna lunga a pera e spesso se la bagnava. L'odore di urina mi sembra di sentirlo ancora oggi.

Re: Quali libri state leggendo??

Sto leggendo "Un litro di lacrime" di Aya Kito. Mi ero ripromesso di non leggere mai autobiografie, ma questa volta non ce l'ho fatta :) Consigliatissimo ai piagnoni come me, che riesco a piangere pure davanti ai servizi del TG. Esempio: ieri sera sono scoppiato in lacrime alla rielezione del presidente Mattarella.
Il libro è divertente e contemporaneamente triste. Da esso sono state tratte diverse serie TV, mai trasmesse in Italia. Io guardandolo avrò riempito una decina di piscine olimpioniche di lacrime, altro che un litro! Si trova tutto sul Tubo: undici episodi in lingua originale (giapponese) con i sottotitoli in inglese. Non capisco perché le cose belle non arrivano mai nel nostro Paese. In Indonesia sì, ma in Italia no? Boh!

Comunque, bella idea, @Purple. Questa discussione è piena di utili consigli di lettura :)



[OT]
Alberto Tosciri ha scritto: Questo i giovani soldati non lo sanno e chiamano gli ufficiali direttamente con il loro grado senza anteporre il "signore" che oggi apparirebbe alquanto arcaico.


In un canzone, molto commovente e ricca di pathos, di Giorgio Faletti del 1994, un carabiniere ventenne si rivolge a un superiore chiamandolo "signor tenente". In un verso dice "signor tenente, lo so che parlo col comandante…".

Lì il senso era diverso e in molti conosciamo il contesto, certo, però mi sono sempre chiesto come funzionino i gradi militati, anche perché non ci ho mai capito niente (e non solo in questo campo ;) ). Per esempio, chiama tenente e comandante la stessa persona, buh! Ne devo dedurre che un appellativo è un grado, mentre l'altro è una funzione?


La canzone è qui:

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