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Re: Agenzie letterarie, tempi infiniti: così per tutti?

Wanderer ha scritto:
Inoltre, come puoi avere la certezza che stiano davvero proponendo l'opera a quegli editori? Io non mi fiderei.

Sono comunque curioso di sapere qual è l'agenzia in questione. Dicci almeno se è tra quelle già presenti in questo forum...
Proprio per questo chiedevo se l'agenzia sia tenuta in qualche modo a fornire i motivi dei rifiuti, giusto per togliermi il dubbio. Comunque sì, è tra quelle presenti nel forum. C'è da dire, però, che ormai le agenzie che non chiedono contributi all'autore - tra tassa di lettura o di editing - sono forse due o tre in tutta Italia, e di certo non lavorano con esordienti. 

Re: Agenzie letterarie, tempi infiniti: così per tutti?

@wanderer purtroppo nel mio caso l'agenzia non è nemmeno grande. Ha piazzato qualche autore in case editrici big ma quella è l'eccezione.

Per quanto riguarda l'editing, sì l'ho pagato in anticipo, ma per una cifra che ho ritenuto bassa (circa 250 euro). Non è stato necessario un editing strutturale, perché mi avevano detto non fosse necessario. 

Re: Agenzie letterarie, tempi infiniti: così per tutti?

ElleryQ ha scritto: Il modus operandi è identico a quello dell'agenzia con cui ho avuto a che fare io, e di cui ho riferito nella discussione apposita. Non mi stupirei affatto se fosse la stessa, ma se non lo è vuol dire che purtroppo molte hanno il medesimo comportamento e nessuna di queste è attendibile.
Ho dato un'occhiata alle discussioni sulle agenzie a cui hai partecipato e purtroppo non credo sia la stessa. 

Re: Agenzie letterarie, tempi infiniti: così per tutti?

Ciao a tutti, rianimo questa discussione perché ad oggi, a distanza di quasi un anno e mezzo dall'ingresso in questa agenzia, non ho risolto ancora niente. Ma questo non è il peggio, immagino sia capitato anche ad altri di dover aspettare altrettanto per i più svariati motivi. Il mio timore, che sta diventando sempre di più una certezza, però,  è che stia perdendo molto tempo a causa della scarsa serietà di questa agenzia. 
Ora l'ultimo capitolo: a novembre mi mandano la lista delle case editrici a cui intendono inviare il manoscritto, una quindicina in tutto. Alcune big, altre medie, altre ancora piccole o micro. Tempi di attesa stimati: circa tre mesi. Dopo tre mesi scrivo per chiedere lumi e iniziano gli infiniti rinvii. Nel frattempo mi dicono che tre case editrici stanno valutando di mandare il contratto e che entro fine giugno avrei firmato. In questi giorni la sorpresa: alla prima mail in cui inizio a chiedere chiarezza con toni un po' più fermi arrivano le prime risposte: mi scrive che una big ha rifiutato proprio quella mattina e che rimane in valutazione in un'altra, micro. Alla richiesta della terza Ce di cui mi aveva parlato: ah sì, anche quella ha rifiutato. Però  magicamente ora il manoscritto è in valutazione in altre case editrici che non aveva mai menzionato prima, e di cui quindi io non ero al corrente. 
Premetto che il malumore deriva anche dal fatto che ho notato fin da subito scarsa trasparenza, tanto che ho avuto un contatto telefonico con il responsabile dell'agenzia solo una volta, prima della firma del contratto. Poi per un anno e mezzo niente, solo mail. Mi chiedo: è possibile chiedere all'agenzia le motivazioni per le quali sono arrivati i rifiuti? C'è la possibilità che le Ce abbiano mandato qualcosa di scritto? 

Comunque, appena chiuderò con questa agenzia - credo molto presto a questo punto - farò anche il nome per mettere in guardia altri poveri malcapitati come me. 

Re: Agenzie letterarie, tempi infiniti: così per tutti?

ElleryQ ha scritto:
Direi che se la stanno prendendo un po' troppo comoda. Oppure hanno già effettuato degli invii senza avvisarti preventivamente.
Fossi in te proverei a chiedere.
Già chiesto, e la risposta è stata l'ennesimo invito a risentirci il mese successivo. Non credo sia un buon segno. 

Re: Agenzie letterarie, tempi infiniti: così per tutti?

ElleryQ ha scritto:   Ni. Diciamo che dipende dalle agenzie, ma in genere dovrebbero passare 2 o 3 mesi al massimo. 
Considera, però, che alcuni agenti preferiscono non inviare le proposte agli editori, ma incontrarli di persona durante le fiere. Ovvio che la più nota è il Salone di Torino, ma ce ne sono anche altre interessanti, in cui questi incontri sono favoriti. La prossima credo sia a dicembre: PLPL.
Talvolta, quindi, il tempo di attesa tra la firma del contratto e la proposta agli editori può essere determinato dalla "distanza temporale" con la prima fiera utile.
Chiaro, grazie. Quindi considerando che gli invii nel mio caso sono quelli standard, quindi via mail, direi che abbiamo superato abbondantemente la soglia media. 

Re: Agenzie letterarie, tempi infiniti: così per tutti?

Buonasera, scusate se rianimo questo topic. Avrei però un'altra domanda simile alla precedente per chi ha avuto esperienze con agenzie letterarie, ed è questa: quanto tempo può passare dalla firma del contratto di rappresentanza all'invio del manoscritto alle case editrici? E' normale, ad esempio, che passino 9/10 mesi tra firma e primi invii? 

Re: Agenzie letterarie, tempi infiniti: così per tutti?

ElleryQ ha scritto: Mi sembra molto strano. Non ho mai sentito di un'agenzia letteraria che chiude a maggio e riapre a settembre. Mica gli editori chiudono del tutto durante l'estate. Se così fosse avrebbe un minimo di senso, ma di fatto proprio non ne ha.
Ma se come tu dici sei contento dell'agenzia, non dovresti preoccuparti. Se è rinomata e ha diversi autori, specie se noti, sarà una sua modalità operativa. Strana per i più, ma magari collaudata per quegli agenti.  :hm:
Più che altro ero curioso di conoscere i tempi e le modalità di comunicazione interne delle agenzie l'letterarie, perché magari è così più o meno per tutte.

Agenzie letterarie, tempi infiniti: così per tutti?

Lo sappiamo, il mondo dell'editoria è tutto un'attesa, ma è normale che debba esserlo anche quando si ha qualche soddisfazione? Mi spiego: da fine aprile sono rappresentato da un'agenzia letteraria (preferisco non fare il nome, se volete lo scrivo in privato, il mio vuole essere un discorso più ampio). Che bello quindi, e va anche tutto bene. Dopo qualche giorno inizio l'editing con un professionista che mi sembra preparato e nel giro di un mese abbiamo finito. Tutto perfetto, ma poi? Poi arriva l'estate, anzi, arriva maggio. E l'agenzia va in ferie - a fine maggio, sì - e di fatto chiude le comunicazioni con gli autori, anche con chi, come nel mio caso, era nel mezzo di una trattativa con un editore. La cosa mi spiazza ma penso che funzioni così, d'altronde è la prima volta che ho a che fare con un'agenzia letteraria. Mi metto l'anima in pace e aspetto settembre - sì, ha ripreso ufficialmente a metà settembre -, scrivo una mail per avere qualche aggiornamento, per capire di che morte deve morire il mio manoscritto, insomma. Silenzio. La risposta arriverà, ma mi chiedo: tutte le agenzie letterarie funzionano così? Anche la comunicazione interna è lenta e faticosa o sono solo stato sfortunato io? 

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