M.T. ha scritto: Premessa: questa è una provocazione.Come? boicottando il 90% dei prodotti di consumo che la Cina produce per il mondo intero :asd: ?
Allora, Cina e Russia sono tutte pissipissi e pussipussi, amici per la pelle, culo e camicia e chi più ne ha più ne metta. Si direbbe che è normale, dato che tra regimi ci si capisce, tra simili ci si piglia e se poi si hanno gli stessi interessi (nascondere la verità, bandire la libertà di parola e pensiero, governare con la paura), il gioco è fatto. Ma, santa pazienza, visto che gli piace tanto far star male la gente, ma perché non lo fanno in casa loro, dato che ci sono abituati a star male, poiché per loro è normale vivere così. E, invece, hanno deciso di condividere le disgrazie col resto del mondo: prima la Cina ci dà la pandemia, ora la Russia ci dà la guerra. Naturalmente a pagare, come sempre, siamo noi popoli; però ci siamo anche stufati di rimetterci per le cavolate dei governi, quindi, non sarebbe il caso di far pagare tutto quello che si è rimesso a queste due dittature?
A parte gli scherzi non si può fare molto, visto che da sole Cina e Russia rappresentano il 50% del pianeta, se non di più. Inimicarsi già una è un problema, e lo stiamo sperimentando in questi giorni, figurati un'altra ancora.
Onestamente non sono mai stato attento alla Macro-attualità/Geopolitica, e da Millenials ammetto che questi eventi mi hanno "risvegliato" da una sorta di torpore mentale a cui molti della nostra generazione, figlia all'incirca dell'11 settembre, è sempre stata vittima. Seppur con molti mezzi culturali, siamo riusciti a rendere distanti nel tempo eventi che praticamente si sono svolti ieri (ragionando per Millenni).
Ricollegandomi a prima, da totale ignorante, comincio a vedere e capire come di queste situazioni borderline il mondo sia ancora pieno.
Premettendo che l'uomo senza un nemico sembra non riuscire a trovare un equilibrio in ciò che lo circonda, mi domando: queste situazioni di contesa e disparità trasversali sono dovute a un sottointeso scontro culturale occidente-oriente o sono solo frutto di un'ancora non completato processo di conformazione all'ordine mondiale odierno (prettamente occidentale) da parte di questi paesi?
Infine, credo che entrambi le visioni siano le peggiori in cui una società possa svilupparsi.
Pensandoci un attimo durante gli ultimi 100 anni, e forse anche più, siamo rimasti incollati a sistemi politici obsoleti.
Pensiamo che la democrazia imposta dagli Usa a partire dal 45' in poi sia il paradiso solo perché usata dai "vincitori della guerra al male assoluto"; quindi noi europei da buoni gregari del protagonista dobbiamo stare "zitti e buoni" e saldare il debito per averci salvato: ovvero conformarsi all'ordine stabilito da loro. Debito di cui nessuno ha discusso all'epoca e che sembra non avere fine.
Dall'altra parte troviamo tutte quelle dottrine che ci negano pensieri e commenti come quello scritto sopra e molte altre cose brutte.
Un ardua scelta direi.
Altro che destra, sinistra e centro, qua ci vorrebbe triangolo, rettangolo e cerchio. Cose totalmente diverse.
P.S: Questi sono i pensieri molto confusi di un ventunenne sulla politica, quindi se ho detto cagate perdonatemi. Fino ad oggi a scuola, in università, ma un po' dovunque vedo un totale silenzio su questi argomenti. E vi posso assicurare che è più per un fatto di incomprensione che di voglia, come spesso non dicono i telegiornali.