dyskolos ha scritto: Sono d'accordo e infatti mi stupisce la frequenza d'uso di "giovane donna". Sarà forse un segno di mutamento della lingua, forse forse, ma a me non piace e non lo dico. È un po' come frasi, ormai molto popolari, del tipo "a me stupisce che…" in luogo di "mi stupisce che…" (e nessuno pare importarsene) o, meglio, esplicitato "stupisce me che…". Questo forse nasce dal fatto che la particella "mi" in italiano può avere valore sia di dativo ("a me") sia di accusativo ("me"). Diciamo che alla base c'è un equivoco, dovuto al fatto che nella mente del parlante i due "mi" convivono e si incrociano. Forse forse c'è un equivoco analogo nel caso di "giovane donna", per cui nella mente del parlante "giovane" sostantivo convive e si incrocia con "giovane" aggettivo.Effettivamente anche " tupisce me", oltre a suonare male, è una cosa che è possibile dire ma ha un suo preciso significato (ossia sottolineare che stupisce me ma magari non altri, quell' "me" serve proprio a spostare l'attenzione su di me e non sul fatto che quella cosa stupisca) e usarlo così a caso è altrettanto sbagliato che mettere "giovane" o "vecchio" anteposto al sostantivo in qualsiasi situazione.
Chissà, magari fra cinquanta anni le donne e gli uomini non saranno più giovani, ma le giovani e i giovani saranno donne e uomini. In fondo le lingue devono adattarsi alla realtà che vogliono descrivere. Chissà: chi vivrà vedrà
A me stupisce me" invece è proprio un errore, ma alla stessa stregua di "gli" usato anche al femminile o al plurale, è un sintomo di poca comeptenza linguistica, però è un discorso diverso da quello dei giornalisti,c he voglio sperare che continuino a non fare errori simili quantomeno...