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Re: [Lab3] Transizione

Ciao @ivalibri, brava, il tuo racconto mi è piaciuto molto!

Fin dall'inizio fai capire bene che il lavoro di Lugo non lo soddisfa.
ivalibri ha scritto: Si sarebbero infettate come quelle di ogni comune mortale?
Ottimo introdurre con una domanda lo svelamento che il protagonista non è un comune mortale, dicendolo così, en passant.

Meno efficaci le due frasi successive:
ivalibri ha scritto: Ma allora la faccenda era in contraddizione con quello che gli aveva assicurato il chirurgo. Ossia che la transizione era più che altro una questione estetica.
Perché a Lugo preme che sia soltanto una questione estetica per cui ha avuto bisogno dell'assicurazione del chirurgo? Non lo capisco.
Lavorerei sulla costruzione di queste due frasi e sulle informazioni che vuoi dare qui (operazione chirurgica+transizione). Anche l'uso di "ossia" non è né show don't tell né un pensiero del protagonista, quindi fa uscire un po' lettore dall'immersione nella lettura.

Hai reso molto bene la descrizione della pulizia delle ferite. il lettore rimane incollato a leggere per capire di quali ferite si tratta. Sei stata molto brava a far capire piano piano che si tratta di ali che sono state asportate e che quindi Lugo è un angelo. E soprattutto che lui non vuole esserlo.

Molto efficace secondo me è la sequenza di battute del ragazzo incidentato che rimane abbagliato dalla luce, la sua meraviglia, mentre dall'altra parte Lugo taglia corto con freddezza, togliendo il ragazzo la poesia del momento.
Si capisce molto bene che a Lugo quel lavoro sta stretto. Questo concetto lo ribadirai oltre in più frasi, e secondo me dovresti lavorarci su perché ci sono delle ridondanze.
Molto bene fino a:
ivalibri ha scritto: Detestava le urla concitate, i pianti dei parenti, lo strazio in generale.
Già qui già si capisce molto bene la sua impassibilità.

La parte successiva, fino a:
ivalibri ha scritto: lo rendeva più simile alla fredda natura di un serpente che a quella di un qualsiasi mammifero superiore.
È una parte troppo lunga di tell, che secondo me, lavorandoci su, potresti rendere molto meglio. 

La parte da qui fino alla fine, invece, l'ho apprezzata molto, perché fai capire molto bene che la transizione vera non è tanto la parte estetica nell'asportazione delle ali (già fatta), ma è quella della sua ribellione (in atto).

Bel lavoro, complimenti!

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