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Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Sineddoche ha scritto: Non sono assolutamente d'accordo. 
Tutto hanno diritto di critica, tutti hanno diritto di parola
Certo. Ma loro hanno delle ragioni serie. Noi (noi che non abbiamo passato quelle esperienze) siamo in confronto dei bambini capricciosi, che hanno ragioni meno valide per lamentarsi e protestare. Questo non toglie che la libertà di parola è cosa giusta e che tutti dovrebbero avere (ma che purtroppo non ovunque ciò avviene).

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: Chi sei TU per decidere cosa fa soffrire e cosa no? Un signor nessuno, come me. Tu hai le tue opinioni, io le mie. Tu non sai come mi sento io sotto le feste, tu non sai quello che ho passato. Non c'è nessun unico depositario della verità.
Posso capire il non vivere bene certe cose, ci sono passato, ma non posso paragonarlo a cose veramente serie: le donne che hanno subito l'infibulazione, loro sì che hanno tutto il diritto di criticare e parlare d'imposizioni. Non noi.
Mid ha scritto: Nei fatti è cambiato molto: tutte le religioni sono uguali davanti alla legge. Con una religione di Stato non lo sono.
In teoria sì, in pratica no. Perché se sono tutte uguali, allora meriterebbero tutte di avere i propri simboli nelle scuole, cosa che non avviene. Il crocefisso c'è, gli altri segni no. Non solo: in certi posti, si vietano manifestazioni religiose islamiche. Ma nessuna manifestazione cattolica viene mai contestata.
Quindi, sì, nella teoria hai ragione e le mie sono imprecisioni. Ma la pratica sta dimostrando che quello che c'è sulla carta non viene applicato, quindi è come se si fosse come prima. Se fosse applicata per davvero, le cose sarebbero diverse. L'Italia è laica ma fino a un certo punto.


Chiudiamola qui.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: Quanta disonestà intellettuale.
La tua, non la mia. Hai preso una parte di un discorso e l'hai rigirato per avere ragione. La frase citata fa parte di questo discorso.

fare tutto ciò che si vuole è un bene? Ognuno è libero di dire e fare tutto ciò che gli passa per la testa. Questo è bene?
No, questo è caos.
Se una cosa non è stata buona per qualcuno, la aboliamo. O la eliminiamo.
Un cane morde qualcuno? Va eliminato, perché ha fatto male a una persona. Ma poi bisogna eliminare tutti i cani per questo fatto.
Questo è il ragionamento che si anche applica se uno non è stato felice per le feste: eliminiamole tutte.
Uno è stato orfano? Ingiustizia: togliere i genitori a tutti.
Ci sono stati dei razzisti? Tutti i bianchi colpevoli. Quindi tutti devono chiedere scusa.
Donne violentate e picchiate? Tutti gli uomini sono colpevoli e devono chiedere scusa.
Mentalità distorte e basta, che portano lontano dalla consapevolezza.

Vuoi continuare la polemica? Perché non dici che ti ho attribuito anche queste frasi?
Andiamo avanti con la macchina del fango, forza.

Mid ha scritto: ce ne sono altri più indietro con altri utenti
Ma che cavolo stai dicendo?
Mid ha scritto: Dimmi dove, nel mio commento originale a cui hai risposto con il tuo commento riportato sopra, io dico che "fare tutto ciò che si vuole è un bene".
lo hai dimostrato con le risposte.
Mid ha scritto: Hai tirato fuori i Patti Lateranensi, un trattato internazionale con valore giuridico. Hai parlato di "religione di Stato", un termine con un significato giuridico ben preciso.
Poi, una volta messo di fronte alla sciocchezza che hai scritto, hai cercato di ritrattare parlando della religione della "maggioranza degli italiani", e dicendo che "di fatto lo è".
Se usi termini con valore giuridico, ti rispondo sul valore giuridico. Se volevi parlare della "religione della maggioranza degli italiani", non avresti dovuto tirare fuori trattati a sproposito.
I patti lateranensi hanno sancito una cosa, che poi sulla carta è stata modificata, ma nei fatti non è cambiato praticamente niente.
Parli di valore giuridico, ma vale a seconda dei casi. A livelli giuridico, siamo tutti uguali davanti la legge, nei fatti non è così. La teoria è una cosa, la pratica è un'altra.
Parli di sciocchezze scritte, lo dice uno che pretende che si aboliscano le feste perché è gnostico. Uno che paragona il mantenere le feste un'imposizione al pari delle vere imposizioni che ci sono in altri paesi.  Ma stai scherzando? Il tuo è un capriccio, perché restare a casa durante feste in cui tu non credi o non vuoi festeggiare non ti fa alcun danno. Sono altre le imposizioni, quelle che fanno soffrire davvero.
Mid ha scritto: Fa' come ti pare.
Faccio come hai fatto tu: applico lo stesso registro.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: La stessa "manipolazione" potrebbe essere vista in alcuni interventi tuoi (l'ultimo ne è un esempio, come appena dimostrato, dove mi attribuisci cose che non ho mai scritto) e di@ M.T.
La macchina del fango non mi è mai piaciuta e quindi non la accetto. Come fa la macchina del fango? Quando una persona viene ripresa e si mostra un suo atteggiamento negativo, essa ricerca di tirare l'interlocutore nella stessa barca, così facendo dimostra che anche l'altro è nel fango e quindi è tutto normale. Ergo, lui è pulito e non può essere criticato.
Ora, visto che per avere tenuto sempre un modo corretto, pacato e ragionevole vengo ripagato con sbadilate di fango, facciamo che d'ora in poi cambio registo e a ogni sbadilata di fango ricevuta rispondo con una camionata di fango.
Mid ha scritto: Momo come critica del "wokismo", quando il "wokismo" nemmeno esisteva;
"Si può dire, tra le altre cose, che è una critica alla mentalità woke." Questa è la mia frase. "Si può dire che critica" è diverso da "critica". Fai attenzione a leggere. Inoltre la tua affermazione viene smontata subito e perde di valore. Orwell in 1984 criticava il Grande Fratello, un sistema che controllava attravero mezzi tecnologici le persone; cosa che fa esattamente la rete, dato che molte della nostre mosse sono controllate da sistemi informatici, telecamere. Orwell già allora criticava sistemi come reti ed internet, eppure non esistevano. Quindi 1984 può essere visto come critica a internet. Senza se e senza ma. Stessa cosa per Momo: il woke allora non esisteva, ma il libro metteva in guardia da mentalità del genere (quelle che giocano sui sensi di colpa, per dirne un'altra, visto che questo fa il Woke e visto che anche questo è presente in Momo).
Mid ha scritto: il sangue della Rivoluzione Francese attribuito ai philosophes illuministi e non ai veri responsabili;
è la seconda vola che ti avviso: non inventarti cose che non ho detto. Dove ho scritto che il sangue della rivoluzione francese è attribuito ai philosophes illuministi? Le mie frasi sulla rivoluzione francese sono state:

-Non si è trattato di voler cambiare perché si seguiva una qualche ideologia, ma ci si è rivoltati per fame e per vendetta verso governanti e ceti incapaci e capricciosi. Fame, odio e rabbia: questo è stato il cuore della Rivoluzione Francese. Non è stato rinnegare il passato: è stata sopravvivenza.
-Illuminismo? Se fossero stati davvero illuminati, non si sarebbe avuto uno spargimento di sangue simile, e neppure un periodo di terrore che ha portato altro sangue.

Se si tira in ballo quest'ultima frase, ci si arrampica sugli specchi, si cerca di rigirarla a proprio favore. Il politichese lo si porti altrove.
L'illuminismo aveva lo scopo di riformare la Francia, facendo una riforma sociale sotto la guida della ragione. Sottolineo ragione, perché la ragione significa altro che usare forza e violenza. Inizialmente, nelle menti di alcuni, sarà stato così, ma i fatti hanno mostrato diversamente. Che sia sfuggita di mano, che sia stata stravolta da altri, non importa: i fatti parlando di orrore e sangue, che ben poco hanno di ragione e illuminato.
Mid ha scritto: una certa religione indicata come "religione di Stato" (con tutte le implicazioni giuridiche del caso), quando non lo è, portando riferimenti puntuali a riguardo.
perché di fatto, lo è. La carta può dire diversamente, ma nei fatti la religione cattolica è questo in Italia. Fosse diversamente, nelle scuole (rigorosamente laiche) non s'insegnerebbe più religione, per dirne una. Belle le parole, ma i fatti contano di più.
Vuoi un altro esempio di come le parole dicono una cosa e i fatti un'altra?
Recita l’articolo tre della Carta costituzionale: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Bello, ma non vero. Una persona orina e viene vista dalle forze dell'ordine? Multa da cinquemila euro e fedina penale sporca. Berlusconi ha commesso reati su reati, ma mai andato in galera per via della sua posizione influente e dei suoi soldi. Teoria diversa dalla pratica.

E poi c'è questa:
Mid ha scritto: quindi una donna a cui venisse imposto solo il velo dalla famiglia (e solo quello), dovrebbe accettarlo e starsene zitta solo perché è una quisquilia?
hai cercato di far passare per mia un'affermazione che non ho mai fatto.
Mid ha scritto: me ne scuso
No, non le accetto. Mi sono stancato di lasciar correre.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Sineddoche ha scritto: Veramente a fronte di uno che dice che l'Italia ha una religione di stato, @Mid ha semplicemente detto che non è vero e ha spiegato perché.
Tecnicamente è così, praticamente no. I Patti del 1984 hanno detto che l'Italia è laica e aconfessionale. Sulla carta. Ma in pratica le cose non sono così. Che cosa è cambiato rispetto a quelli fatti all'inizio? Non molto. Nelle scuole è continuata a essere insegnata la materia Religione, dove veniva insegnata quella cattolica; così lo è stato almeno fino al 2000: questo lo posso dire per riscontro personale, dato che era così quando andato a scuola (alle superiori si poteva scegliere se fare o non fare religione, ma se si frequentava non si insegnavano altre religioni). Dopo, le cose non sono cambiate a quanto mi risulta, almeno da quanto mi ha riferito un insegnante di religione che insegna a medie ed elementari. Non so se ci sono state modifiche di recente, visto che cambia tutto.
E poi c'è catechismo. Praticanti o meno, è un fatto che molti bambini ci vanno per avere i sacramenti.
Ergo, nella pratica si può dire che la religione cattolica è ancora la religione ufficiale. In apparenza l'Italia è un paese laico; poi si può discutere 
sull'influenza che ha il Vaticano in tutto ciò essendo all'interno del nostro paese, ma questa è la realtà.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: Patti Lateranensi, 1929. Revisionati nell'accordo di Villa Madama del 1984 e confermati da una sentenza della Corte Costituzionale del 1989. Gli accordi e la sentenza certificano che l'Italia al giorno d'oggi è uno stato laico e aconfessionale. Non ha nessuna religione di Stato.
Lo Stato italiano può ritenersi una Repubblica democratica laica e aconfessionale, privo cioè di una religione ufficiale, ma manca nella sua Carta costituzionale una chiara ed espressa previsione del « principio di laicità » come, al contrario, avviene in altri Stati che si professano apertamente laici.
Va tenuto conto che l'80% della popolazione italiana è cristiana e questo è un dato che conta nella società; non sarà ufficiale sulla carta, ma nei fatti lo è.
Mid ha scritto: Le tue solite... "imprecisioni"
scrisse quelle che non le ha fatte, che critica le imposizioni, ma vuole imporre il suo pensiero.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: Detto questo, non credo interverrò ulteriormente, noto che la discussione non procede granché, probabilmente per via del formato "forum", che non consente risposte esaustive a tutti i punti sollevati.
Le risposte le hai avute, solo che non coincidono con le tue.
Mid ha scritto: Società laica, basi comuni laiche. Festeggiare il 25 aprile e il 1° maggio? D'accordissimo. Natale e Pasqua? Molto meno.
Società laica sì, ma dimentichi i Patti Lateranensi, dove viene riconosciuta la religione cattolica come religione di stato, con tutti annessi e connessi.
Le cose in Italia stanno così, che piaccia o no. Cambiarle significherebbe andare a modificare tante cose, pure la Costituzione. Visto che si è contrari a certe cose e vista la difficoltà di modificare nel breve qualcosa di così grande e complesso, l'alternativa è cambiare stato nel quale vivere.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: quindi una donna a cui venisse imposto solo il velo dalla famiglia (e solo quello), dovrebbe accettarlo e starsene zitta solo perché è una quisquilia?
dovresti stare attento a quello che scrivi, perché non ho mai asserito questo. Riporta ciò dico, non inventarti le cose.
Mid ha scritto: Conosco una ragazza che ha litigato per anni con la sua famiglia, solo per questo, dal momento che i suoi non erano particolarmente religiosi e vivevano in Italia, ma erano legati ad alcune loro tradizioni. A questo mi riferivo, non certo alle donne trattate come schiave in certi paesi.
Imposizione legata a un retaggio culturale sbagliato, dove la donna è considerata meno di un uomo, anzi, deve sottostare a lui. In quella cultura, lei è sempre sminuita.
Nella nostra cultura, tu non lo sei se le ditte a Natale stanno chiuse. Poi a te non sta bene stare a casa per Natale? Apri un'attività per conto tuo e stai sempre aperto: questo sei libero di farlo. Altri vogliono stare a casa per Natale e festeggiarlo? Possono farlo.

Vale il discorso di @massimopud : se si è in una società, occorre avere delle basi in comune. Se queste non vanno bene, o ci si trova un'altra società, oppure si va su un'isola dove non ci sono società e si fa quello che si vuole.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: il Natale così come le altre "feste comandate" cristiane che pervadono il mondo laico al punto da obbligarmi a stare a casa dal lavoro sono un'imposizione contro la mia volontà
visto che dove lavori sono elastici, chiedi di andare al lavoro anche a Natale. Ma c'è anche chi a Natale preferisce passarlo tra i suoi cari.
Mid ha scritto: Né più né meno che il burka per una donna che non lo vorrebbe.
C'è una grossa differenza. Tu e altri non siete felici, ma danni (a parte psicologici se vogliamo), non ne subite; altri per le feste lo passano serenamente. Le donne nei paesi dove viene imposto il burka sono oppresse, disprezzate, sminuite, non sono libere, sono maltrattate e anche uccise: nessuna è felice. Come nessuna donna è felice in quei paesi dove viene praticata e imposta l'infibulazione.
Siamo su due piani differenti. Ma molto differenti: non si può paragonare l'insoddisfazione con traumi che perseguitano per tutta la vita. E che traumi, perché una menomazione ce la si porta dietro per sempre.
Si cambia ciò che è sbagliato, non cambiare tanto per cambiare o per capriccio.
Mid ha scritto: Con la logica che sembra trasparire dai vostri interventi, l'idea stessa di avere idee dovrebbe essere rigettata, e dovremmo vivere come amebe, onde evitare storture.
Visto che ho argomentato le mie ragioni, non rientro in quanto stai dicendo.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: Eliminare la segregazione razziale è stato un bene? O uno "scappare"?
Sono convinto che certe cose vadano eliminate, e sono convinto che sarai d'accordo anche tu. È uno "scappare", questo?
Se per ragioni personali si pretende di eliminare cose che non danneggiano per se stesse, sì.
Se si eliminano cose che fanno danno, come la tradizione di certi paesi d'infibulare e mutilare genitali femminili o d'imporre con la forza certe tradizioni (vedere il portare il velo delle donne, che se non lo fanno vengono pestate a morte), no.
C'è differenza tra qualcosa che non diverte personalmente per il vissuto personale, e l'imposizione violenta che fa danni permanenti.
Mid ha scritto: Infine una nota per amore di precisione. Il Terrore e gli spargimenti di sangue avvenuti nella Rivoluzione Francese non furono opera dei philosophes che proposero le idee di base e contribuirono a stilare la Dichiarazione.
Molto del sangue della Rivoluzione imbrattò le mani dei populisti che approfittando della neonata libertà di stampa sobillarono il popolino con calunnie, contro i moderati, i realisti e anche contro i philosophes stessi, giudicati elitari. Marat e Danton su tutti, appoggiati da opportunisti con sete di potere, come Robespierre e Saint-Just tra gli altri. È vero che anche alcuni filosofi appoggiarono le prime violenze, ma furono una sparuta minoranza, e furono comunque eradicati una volta che Robespierre divenne dittatore de-facto.
L'inferno è lastricato di buone intenzioni. Quello che, per esempio, iniziò con Lenin era una cosa, che fu stravolto in seguito da Stalin, con i risultati che si vedono oggi (Putin neo Stalin): il cambiamento c'è stato, ma che sia stato positivo nemmeno un poco.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: La società cambia
ma come? Non sempre in bene.
Un conto è l'evoluzione, un conto è volere cambiare delle cose perché personalmente hanno fatto male.
Non ci si è trovati bene durante il Natale? La colpa non è della festività in sè, ma delle persone che l'hanno fatta vivere così. Allora bisogna avere il coraggio di farsela con chi ha causato tutto ciò, affrontarlo, non pensare di risolvere il problema eliminando una festa che ad altri invece ha dato bei momenti.
Eliminare le cose non è un risolvere i problemi, ma è solo una scappatoia. Anzi, è solo uno scappare.

Ha ragione @Cheguevara . Illuminismo? Se fossero stati davvero illuminati, non si sarebbe avuto uno spargimento di sangue simile, e neppure un periodo di terrore che ha portato altro sangue.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: La cultura cambia. Quanti templi pagani ha distrutto la "nostra tradizione cristiana"?
Ed è stato perso un gran patrimonio culturale.
Mid ha scritto: Peraltro, vedo che continui a osservare la questione solo attraverso la lente della cultura occidentale attuale, come se fosse l'unica accettabile.
Sbagliato: la critico quando necessario. La cultura occidentale ha fatto danni, per esempio, sia con in nativi del Nord America che con quelli del Sud America. Tuttavia, non sarò mai per i regimi, come lo sono quello russo e cinese.
Mid ha scritto: Guardiamo anche solo un evento chiave della nostra civiltà: la Rivoluzione Francese. Feudalesimo? Rinnegato. Cristianesimo? Rinnegato. Avevano perfino rinnegato i vecchi calendari.
Non si è trattato di voler cambiare perché si seguiva una qualche ideologia, ma ci si è rivoltati per fame e per vendetta verso governanti e ceti incapaci e capricciosi. Fame, odio e rabbia: questo è stato il cuore della Rivoluzione Francese. Non è stato rinnegare il passato: è stata sopravvivenza.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: Cinquant'anni fa il divorzio non era buono, i catatrofisti gridavano alla "fine della famiglia".
Vero. Poi la famiglia è finita, ma per altri motivi.
Mid ha scritto: Con la logica di "mantenere la tradizione" a tutti i costi
Non si tratta di mantenere la tradizione a tutti i costi. Ma non è neppure il cambiamento a tutti i costi, perché non sempre il cambiamento è sinonimo di positività.
Ci vuole una buona ragione, altrimenti si fa come la Cina, che per un'ideologia politica ha cercato di eliminare la religione e per questo ha distrutto i tanti templi che aveva. Una grave colpa. E non per via del credo soppresso visto come pericolo, ma perché hanno buttato via un patrimonio culturale enorme, rinnegando la loro storia.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Silverwillow ha scritto: Mai pensato di fare politica?
la politica è compromessi: non sono adatto per questo. E soprattutto, non sono abbastanza diplomatico. Nè paziente. Soprattutto, non sono disposto a lasciar passare certe cose. O a sacrificare parti di me: se si perde il rispetto per se stessi, come si può poi pensare che altri lo abbiano per noi? 

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

@Mid fare tutto ciò che si vuole è un bene? Ognuno è libero di dire e fare tutto ciò che gli passa per la testa. Questo è bene?
No, questo è caos.
Se una cosa non è stata buona per qualcuno, la aboliamo. O la eliminiamo.
Un cane morde qualcuno? Va eliminato, perché ha fatto male a una persona. Ma poi bisogna eliminare tutti i cani per questo fatto.
Questo è il ragionamento che si anche applica se uno non è stato felice per le feste: eliminiamole tutte.
Uno è stato orfano? Ingiustizia: togliere i genitori a tutti.
Ci sono stati dei razzisti? Tutti i bianchi colpevoli. Quindi tutti devono chiedere scusa.
Donne violentate e picchiate? Tutti gli uomini sono colpevoli e devono chiedere scusa.
Mentalità distorte e basta, che portano lontano dalla consapevolezza.
massimopud ha scritto: in grave crisi le religioni tradizionali (mi sbaglierò, ma la maggior parte della gente è tendenzialmente agnostica),
perché hanno deluso, spesso causa ipocrisia. Riguardo quella cattolica, per fare un esempio: l'essersi sempre inchinata a denaro e potenti, ben lontana dal messaggio originale, ha tradito fin da subito. Pietro capì lo sbaglio, ma il suo monito (farsi crocifiggere a testa in giù indicava che la strada che si stava seguendo era l'opposta di quella indicata da Gesù) non è stato ascoltato.
massimopud ha scritto: vita associativa molto ridotta, se non di seconda mano (web, social, etc.), individualismo generalizzato (chi sente ancora una forte appartenenza a una determinata classe sociale?),
come sopra: fiudcia delusa. Dovuto a ipocrisia e rinnegamento di valori.
massimopud ha scritto: Quale sarebbe poi in concreto questo nuovo sistema di valori?  Chi sarebbero gli onnipotenti ideologi mondiali del p.u.? Quali i loro scopi? Quali i loro mezzi?
 No al complotto globale. Ma popolazioni divise, dove ognuno pensa solo a sè, sono più governabili da chi sale al potere, ottenendo così ciò che vuole. Esempio? Putin. Se i russi fossero uniti, e non condizionati da anni da propaganda, il suo governo non durebbe ancora a lungo.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

ivalibri ha scritto: Non dimentichiamo però le istanze delle comunità "minori" che sono invece fondamentali. Che la comunità americana afrodiscendente rivendichi i suoi diritti e ricordi la triste storia che è all'origine delle differenze sociali ancora esistenti non deve passare in secondo piano.
Questo è giusto. Non è giusto che uno perché è bianco, anche se non ha fatto nulla, debba chiedere scusa.

@Mid è stato menzionato Orwell perché aveva "visto" prima cose che sarebbe successe poi, a dimostrazione che non conta che fosse stato scritto più di settant'anni fa. I tentativi però di fare limitazioni ci sono, il tutto in nome dell'inclusività. Non si dimentica il tentativo di far passare il sostituire "buon Natale" con "buone feste". L'inclusività non si fa così. Uno, perché non si può accontentare tutti. Due, perché è stupido pensare che questo conti se non cambia la mentalità della gente e ci si basa sul rispetto dell'altro in quanto diverso. Perché la verità è che siamo tutti diversi, non ce n'è uno uguale all'altro, e non ci si può omologare.
Inoltre, è sbagliato cercare di cambiare il passato, farlo tacere o nasconderlo. Ci sono tradizioni che fanno parte di una cultura di un popolo, che vanno accettate e comprese, se non fanno danno (per esempio, il cannibalismo non è tradizione buona, e neppure quello che fanno in Iran alle donne in nome di tradizioni religiose estremiste). Ci sono eventi del passato che se non sono compresi portano strascichi pesanti: per esempio, volente o nolente, la Germania ha fatto i conti col nazismo, l'Italia col fascismo no. La stessa cosa sta accadendo con gli USA col razzismo: da una parte Trump che non fa che sparare sulle minoranze e dall'altra il woke, che estremizza andando nel senso opposto e sbagliando a sua volta.
Tutto questo dimostra una cosa in comune: mancanza di buon senso, comprensione e consapevolezza. E così, le cose non si risolvono.
Mid ha scritto: intanto ne parliamo e nessuno viene arrestato o "rieducato" a causa del suo pensiero.
in Italia. In Russia e in Cina succede proprio questo. Anzi, in Russia arrivano ad ammazzare.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: Di certo NON è una critica al pensiero "woke": come detto, il romanzo non parla né di minoranze, né di diritti civili.
non è raro vedere associati woke e cancel culture. Qualcuno obietterà che sono cose differenti, qualcuno le mette sullo stesso piano; se si prende per buona la seconda, Momo può rientrare allora come critica a queste mentalità, visto che nel romanzo viene appiattito tutto. Certo, la cosa che salta all'occhio subito è la critica all'asservirsi al guadagno, ma il libro mette anche in guardia su quelle mentalità distorte che la società moderna crea. E il pensiero woke lo è.

Ende, come altri autori (Orwell con 1984, Verne con vari suoi libri) ha precorso i tempi, dando un monito su cose sbagliate con cui avere a che fare.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Silverwillow ha scritto: Molto bello il brano, lo dovrò leggere prima o poi questo libro.
te lo consiglio. Si può dire, tra le altre cose, che è una critica alla mentalità woke.
Silverwillow ha scritto:
questa per me è la definizione (fantastica a livello di sintesi semantica) migliore che ho mai trovato dell'ideologia woke
per me è mancanza di buon senso.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Questo cosa delle feste da togliere mi ha fatto venire in mente un brano di Momo di Michael Ende.

i risparmiatori di tempo erano vestiti meglio della gente che viveva nei dintorni dell’anfiteatro; guadagnavano più denaro e potevano spendere di più. Ma avevano facce afflitte, stanche o amareggiate e occhi duri e freddi. Ignoravano che si potesse «andare da Momo». Non avevano chi sapesse ascoltarli tanto bene da renderli ragionevoli, concilianti e perciò felici. Ma se anche avessero conosciuto l’esistenza di una creatura tanto preziosa, non è sicuro che sarebbero andati a trovarla, a meno che si potesse risolvere la faccenda in cinque minuti; altrimenti lo avrebbero reputato tempo perduto. Secondo il loro modo di pensare, anche il tempo libero doveva essere messo a profitto, e in tutta fretta, per procurarsi divertimenti e distensione nella massima misura possibile.
Così non potevano celebrare feste o commemorare avvenimenti tristi o lieti; i sogni erano considerati quasi dei crimini. Ma la cosa più difficile da sopportare era, per loro, il silenzio. Nel silenzio li assaliva l’angoscia perché nel silenzio intuivano quel che stava capitando alla loro vita.
Per questo facevano rumore quando il silenzio li minacciava; però non il baccano giocondo che regna là dove giocano i bambini, ma un rumore rabbioso e sgomento che di giorno in giorno inondava la grande città con irrefrenabile crescendo.
Che a uno piacesse il suo lavoro e lo facesse con amore per l’opera creata, non aveva importanza… anzi dava fastidio. Importante era solo fare il massimo di lavoro in un minimo di tempo.
In tutti i luoghi di lavoro delle grandi fabbriche, in tutti gli uffici, pendevano cartelli con scritte di questo genere:
IL TEMPO È PREZIOSO – NON PERDERLO!
oppure:
IL TEMPO È DENARO – RISPARMIALO!
Cartelli analoghi erano appesi dietro le scrivanie dei capi, dietro le poltrone dei direttori, nei gabinetti medici, nei negozi, nei ristoranti, nei grandi magazzini, nelle scuole e persino negli asili d’infanzia. Dappertutto, senza alcuna esclusione.
E infine – giorno dopo giorno – anche la grande città aveva mutato aspetto. Si demolivano i vecchi quartieri e si costruivano case nuove dalle quali era escluso qualsiasi elemento reputato superfluo. Si evitava la fatica di costruire abitazioni adatte all’umanità che doveva viverci; assecondare i molteplici gusti degli uomini significava edificare case di stile e tipo diverso. Era più a buon mercato – e soprattutto si risparmiava tempo – costruirle tutte uguali.
A nord della grande città si estendevano già immensi quartieri nuovi. Fabbricavano case d’abitazione a molti piani, casermoni che si assomigliavano come un uovo bianco somiglia a un altro uovo bianco. E siccome tutte le case erano uguali, anche le strade erano identiche. E quelle strade monotone aumentavano e aumentavano, rettifili lanciati a perdersi nell’orizzonte. Un deserto di ordine. Allo stesso modo scorreva la vita dell’umanità che le abitava: rettifili fino all’orizzonte. Perché lì tutto era calcolato e pianificato ori esattezza, ogni centimetro e ogni istante.
Nessuno si rendeva conto che, risparmiando tempo, in realtà risparmiava tutt’altro. Nessuno voleva ammettere ,che la sua vita diventava sempre più povera, sempre più monotona e sempre più fredda.
Se ne rendevano conto i bambini, invece, perché nessuno aveva più tempo per loro.
Ma il tempo è vita. E la vita risiede nel cuore. E quanto più ne risparmiavano, tanto meno ne avevano.


Momo – Michael Ende. Longanesi 2008, pag. 67-69

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Silverwillow ha scritto: La Russia ha tanti nemici (e non per caso). Appena ho sentito la notizia ho pensato: "daranno la colpa all'Ucraina" e ovviamente è andata così. Ma bastano due neuroni funzionanti per capire che gli ucraini si stanno sforzando di sopravvivere, se attaccano qualcosa sarà un obiettivo militare. Dovrebbe essere lampante, ma qui entra in gioco la propaganda, e non mi stupirei di false prove create ad hoc. L'Isis ha rivendicato l'attentato, e i metodi (disumani) corrispondono. Resta da capire perché proprio a Mosca e adesso, ma non riguarda noi, perché tanto la verità non la sapremo mai.
Putin vuole conquistare e riprendere l'Ucraina per riformare la Russia di un tempo; qualsiasi appiglio, anche inventato, è valido per continuare a fare quello che fa.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: Capisco il problema, ma in Italia vedo troppi che fanno spallucce e sopportano. Io ho sempre combattuto, ma combattere da soli non basta.
Quando alcuni lavoratori protestano e bloccano le strade, gli altri si alterano perché li fanno arrivare in ritardo, invece di supportare le loro richieste.
Ricordo che quando vivevo a Dublino ci fu uno sciopero degli autobus: 13 o 14 giorni di stop in un mese solo, i primi giorni traffico fermo per ore. E anche se alcuni si lamentarono, la maggioranza in seguito si organizzò per evitare ulteriori problemi (car sharing, alloggi da amici/conoscenti...) e supportò le loro richieste. Il mese successivo ottennero quasi tutto ciò che chiedevano.

In Italia sarebbe possibile una cosa del genere? Ne dubito. I primi a lamentarsi sarebbero gli altri lavoratori. "Organizzarsi per supportare le legittime richieste di qualcun altro? Ma chi me lo fa fare?"
hai centrato il punto.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: se si eliminano i giorni di chiusura tradizionali/religiose (es. Natale, Pasquetta, eccetera), si compensa il lavoratore con lo stesso numero di giorni extra come ferie.
sinceramente, a me girerebbero a lavorare a Natale o Pasqua. Ma di brutto (non si sta parlando di serivizi essenziali quali ospedali).
Mid ha scritto: un lavoratore dovrebbe essere libero di gestire il proprio tempo come meglio crede.
Forse funziona così altrove, ma non di certo in Italia, dove decide chi ha soldi e comanda. Lavoratori sfruttati, con contratti precari e da miseria (contratti ufficialmente part time, ma dove fanno fare anche dodici ore invece di quattro. Vuoi lavorare? O così o trovi altro, tanto ci sono centinaia di persone che prendono il posto lasciato).

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Mid ha scritto: Pensare che togliere tradizioni e religione da un mondo laico finisca per far tornare alla schiavitù dell'antico Egitto suona quantomeno iperbolico, per non dire irrealistico.
Non c'entrano tradizioni e religioni: c'entra che si comincia col togliere qualcosa, poi si continua col togliere qualcos'altro e qualcos'altro ancora e qualcos'altro ancora. Così è da decenni, da quando un imprenditore è andato a governare l'Italia e le cose sono peggiorate, sempre: c'è stata la legge Biagi, un danno per i lavoratori, poi togliere l'articolo 18, andando avanti con contratti peggiorativi.
Le cose sono peggiorate in Italia non per il tenere a feste religiose come Natale o Pasqua, ma a causa di mentalità imprenditoriali che hanno fatto l'interesse degli imprenditori, dei ricchi perché potessero diventare più ricchi.

Re: L'ideologia woke - Il pensiero unico

Non è un problema: via tutte le feste e i giorni festivi. Tutti i giorni diventano feriali, si lavora sempre, senza pause, come nell'Ottocento. Niente più otto ore, ma giornate lavorative di quattordici/sedici ore. Paghe ribassate, perché i lavoratori dovrebbero essere più che contenti di poter lavorare per un datore di lavoro.
Perché se si tolgono dei paletti fissati, dopo non sei più tu a decidere, ma è l'azienda a decidere. E per l'azienda conta solo il guadagnare, sempre di più, in una curva crescente.
Ma si sa che la curva sempre crescente è impossibile: arriverà a un punto in cui si fermerà, resterà piatta per un po' e poi calerà. Ma anche se c'è guadagno, ma non è un guadagno in continua crescita, l'azienda lo vedrà come una perdita e allora per tornare nell'utile che vuole lei bisognerà tagliare e a rimetterci saranno i lavoratori. E non ci si potrà fare nulla, perché togliendo certi paletti, si sono eliminati i diritti. E si sarà realizzato il sogno degli imprenditori: avere il potere assoluto. Niente più diritti, leggi, sindacati, tutta roba retrograda che serviva solo a rompere le scatole; si tornerà all'epoca d'oro, quella degli egizi, loro sì che avevano capito tutto.

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