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Re: Labocontest n.1 - Discussione generale - i dialoghi

Poldo ha scritto: Nel cinema ci sono dialoghi meravigliosi, ma ci sono anche le immagini, le facce, le espressioni, i gesti, tutte cose che sul foglio non ci sono se non delle mettiamo. Se ascoltassi solo senza vedere il film, forse non sarebbe la stessa cosa.
No, non lo sarebbe. Per questo è importante quello che dicevi prima (non limitarsi a mettere "disse", "domandò", ma descrivendo anche le azioni, le espressioni correlate al dialogo).

Re: Labocontest n.1 - Discussione generale - i dialoghi

Domenico S. ha scritto: Comunque io vorrei sottolineare come i dialoghi dipendono molto dal lavoro sui personaggi. Se concepiamo personaggi dotati di una loro storia e di una psicologia credibile, questi, quando parleranno, articoleranno le frasi come una persona reale e perciò daranno un'impressione di verosimiglianza, perciò i dialoghi "suoneranno" bene. Correggetemi se sbaglio...
Non sbagli: tutto è correlato quando si tratta di creare un testo. Dei personaggi credibili fanno sì che anche i dialoghi poi lo siano.

Re: Labocontest n.1 - Discussione generale - i dialoghi

dyskolos ha scritto: Per me la parte più difficile è la descrizione degli ambienti.
A me le descrizioni vengono più facili rispetto ai dialoghi. Sarà forse perché tendo a concentrarmi più sull'introspezione che sul parlato.
Poldo ha scritto: Personalmente, da lettore, trovarmi di fronte un buon dial
Assolutamente d'accordo.
Poldo ha scritto: Uno del difetti più frequenti che ho notato è quello che chiamerei "il dialogo acustico", ovvero quel dialogo fatto solo di parole, senza dare risalto alla parte visiva. I gesti, le espressioni e tutto ciò che è comunicazione non verbale hanno a mio avviso un ruolo altrettanto fondamentale delle parole, e anzi colorano le parole di significati diversi.
Altro problema che ho riscontrato spesso è quello dell'individuazione del parlante. Le formule classiche: << ... >> disse Tizio ... Caio rispose:<< ...>> per un po' vanno bene, ma se il dialogo si prolunga rischiano di diventare ridondanti e ripetitive. Alcuni omettono del tutto tale specificazione fidandosi dell'alternanza botta e risposta; anche qui può funzionare per brevi scambi, ma se il dialogo continua, al decimo passaggio mi sono già perso.
Idem come sopra :)
Poldo ha scritto: Prima di porci il problema da scrittori, quali sono i dialoghi convincenti che abbiamo letto?
Così, su due piedi, mi viene in mente un dialogo non di un libro, ma di un film, Gli spietati.

Little Bill: Non me lo merito... di morire in questo modo... stavo costruendo una casa...
William Munny: I meriti non c'entrano in questa storia...

Little Bill: Ci vediamo all'inferno, William Munny.
William Munny: Già.

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