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Re: [MI 156] L'ultimo giorno

Alberto Tosciri ha scritto: Il sergente gli aveva ricavato quell’angolino,  recuperato una divisa della sua taglia, non ne esistevano per ragazzi di tredici anni e avevano dovuto adattargliene una alla meglio. Vittorio era molto fiero di quella divisa, quei soldati erano la sua famiglia e Marco anche qualcosa di più, perché era stato lui a trovarlo ferito sotto le macerie della  sua casa bombardata.
Suo padre, sua madre e le sue tre sorelle erano morti. Sembrava passato tanto tempo e invece erano  nemmeno sei mesi prima.
Il sergente gli aveva ricavato quell’angolino e recuperato una divisa della sua taglia (non ne esistevano per ragazzi di tredici anni e avevano dovuto adattargliene una alla meglio), di cui era molto fiero. Adesso quei soldati erano la sua famiglia e Marco anche qualcosa di più, perché era stato lui a trovarlo ferito sotto le macerie della sua casa bombardata: suo padre, sua madre e le sue tre sorelle erano morti. Sembrava passato tanto tempo e invece erano  nemmeno sei mesi prima.
Alberto Tosciri ha scritto: —Si  figlio mio.
—Sì, figlio mio.

Il racconto è buono e ben riuscito, triste, epico e, sì, direi anche romantico. Mi ha un po' ricordato Leonida e i suoi trecento spartani nella battaglia dell Termopili.

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