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Re: Che libri hai sul comodino?

Ben Lo Svelto ha scritto: Very nice, così come tutta la sua tetralogia.
Anche se dal secondo volume la storia imbocca una strada un po' diversa (se ti verrà voglia di continuare), più ampia e matura per temi e pov, e che a tratti mi ha ricordato Anathem di Neal Stephenson.
Conservo un ottimo ricordo di Ender, e persino il film che ne hanno tratto non era male (ma da vedere rigorosamente dopo il libro). 
Il secondo cambia registro, ma rimane ugualmente valido. Il film, seppur semplificato (riduce i punti di vista eliminando le parti del fratello e della sorella), mantiene lo spirito del libro. Letture valide.

Re: Che libri hai sul comodino?

Silverwillow ha scritto: Io lo definirei un distopico post-apocalittico, ma in ogni caso era interessante per l'ambientazione e la trama.
I figli di Armageddon funziona benissimo finché parla del gruppo di ragazzi e del Cavaliere del Verbo: crea un'atmosfera veramente buona. Poi Brooks la rovina mettendo all'improvviso gli elfi, che fino a quel momento nella serie non si erano mai visti: prende il sense of wonder e in un istante lo fa a brandelli (il momento che m'è partito il "ma v........"). Va bene che la trilogia di cui fa parte I figli di Armageddon doveva essere l'anello di congiunzione tra Shannara e mondo reale visto da Verbo e Vuoto, ma si poteva e doveva fare meglio. Brooks ha utilizzato male un personaggio come O'olish Amaneh; poteva usarlo in modo più centrale, legare il mondo degli spiriti (date le origini indiane del personaggio), il mondo di Faerie, con quello degli elfi, facendo sì che l'armageddon scatenato incarnasse le essenze immateriali e dando così vita agli orecchi a punta. E invece... "ecco, gli elfi ci sono sempre stati e se ne stanno tra le montagne americane" :facepalm:
Silverwillow ha scritto: Non abbastanza, però, da farmi recuperare gli altri...
e ti credo. Se mai volessi dare una possibilità a Brooks, prova con il Demone e col ciclo degli Eredi. Anche il regno di Landover, che non c'entra nulla con Shannara e Verbo e Vuoto merita, ma assolutamente da evitare l'ultimo, La principessa di Landover: per asservirsi alle richieste dell'editore e del mercato ha rovinato storia, ambientazione e personaggi.
Silverwillow ha scritto: Di Dragonlance ho sentito tempo fa che è uscito il primo di una nuova serie (I draghi dell'inganno) però non l'ho ancora letto.
Con Dragonlance, come con la saga di Drizzt, mi sono fermato da un po': ormai hanno poco da darmi.
Silverwillow ha scritto: Restando sullo stesso genere, L'ombra dello scorpione di King è di tutt'altro livello.
si può dire che è un altro genere.

Re: Che libri hai sul comodino?

Silverwillow ha scritto: La saga di Dragonlance è ciò che mi ha fatta appassionare al fantasy, quindi avrò sempre un grande affetto, sebbene non sia eccezionale a livello letterario
Concordo su tutto.
Silverwillow ha scritto: Io ho iniziato dalla seconda trilogia (Il destino dei gemelli) trovato per caso, e poi ho recuperato anche la prima. La storia complessa di Raistlin e del suo gemello è ciò che mi ha coinvolta di più (rendendomi evidente fin da allora l'importanza dei personaggi).
 Si può dire che è Raistlin che tiene su la serie: i libri migliori sono quelli dove è protagonista (anche se il preferito rimane il primo che ho letto, I draghi del crepuscolo d'autunno, più per meriti affettivi che letterari).
Silverwillow ha scritto: L'unico suo che mi era piaciuto abbastanza non era del ciclo di Shannara, ma un distopico (non ricordo neanche il titolo)
Doveva essere della trilogia del Verbo e del Vuoto (il demone, Il cavaliere del verbo, Il fuoco degli angeli), anche se mi viene da dire che è più urban che distopico. Potrebbe essere invece I figli di Armageddon?

Re: Che libri hai sul comodino?

Ben Lo Svelto ha scritto: Anche per me Brooks ha iniziato a declinare con la serie di raccordo, quello della Genesi.
Ti dirò che con La genesi, all'inizio del primo volume, per me Brook si stava  riprendendo. Poi ha messo che gli elfi nel nostro mondo c'erano sempre stati ma non si erano mai fatti vedere e ha rovinato tutto: uno dei rari casi in cui in un libro m'è partito un "ma v......." :D
Ben Lo Svelto ha scritto: Per gli ultimi ho solo un commento: meglio rileggersi i primi o passare ad altro.
Assolutamente d'accordo.
Ben Lo Svelto ha scritto: Cavaliere del Verbo era una spanna sopra Shannara per i miei gusti
Questa serie m'è piaciuta molto, soprattutto Il Demone. Non la metto al livello del ciclo degli Eredi, ma penso che sia da mettere in conto il coinvolgimento emotivo dato dall'età (ero all'inizio delle medie); l'ho riletto qualche anno fa e, anche se non coinvolto come in passato (logicamente), rimane comunque un buon lavoro.
Ben Lo Svelto ha scritto: Però mi piacevano assai Jerle Shannara e il seguito del Druido Supremo: sarà che per worldbuilding mi ricordavano i primi sei titoli di FF
Non l'avevo mai visto sotto questo punto di vista (sarà perché ho giocato da ff vii in poi, con l'viii il mio preferito). Le ho sempre viste come occasioni non sfruttate appieno; soprattutto non mi è mai andato giù che ne Il viaggio della Jerle Shannara abbia fatto fuori uno dei miei personaggi preferiti del ciclo degli Eredi.
Ben Lo Svelto ha scritto: Il duo Weis&Hickman mi hanno aperto un mondo.
I draghi del crepuscolo d'autunno è il primo fantasy che ho letto da solo (mia madre da piccolino mi leggeva La storia infinita): niente internet allora (ero alle elementari, avevo poco più di otto anni), ma lo scelsi andando in biblioteca perché colpito dalla copertina, dove c'erano raffigurati una donna, un arciere e un cavaliere (Goldmoon, Tanis e Sturm). Fu il cavaliere che mi colpì e mi fece prendere il libro: da lì è nata la passione per il fantasy. Ho letto tanto di Dragonlance in quel periodo e forse alcuni libri era meglio evitarli (Jean Rabe).
Ben Lo Svelto ha scritto: Forse Spada della verità è la rara eccezione che vuole la serie tv meglio riuscita dei libri.
Il che è tutto dire... C'è a chi piace, ma per me è troppo ya.

Re: Che libri hai sul comodino?

Ben Lo Svelto ha scritto: La saga di Thomas Covenant è stata uno dei pilastri della mia adolescenza, soprattutto la prima, riletta non so quante volte.
è stata una delle prime letture fantasy di quando ero piccolo (la seconda trilogia l'ho trovata solo di recente nell'usato), assieme alla serie di Dragonlance di Weis e Hickman e ai romanzi di Brooks. Il Brooks di Le Pietre Magiche di Shannara, La canzone di Shannara e soprattutto il ciclo degli Eredi, dove ha raggiunto il massimo della sua forma; c'è da dire però che fino alla fine degli anni 90 ha scritto dei buoni romanzi, sia per quanto riguarda Landover, sia per quanto riguarda Verbo e Vuoto. Poi, dal 2000 in avanti, è cominciata la sua discesa; gli ho dato possibilità, ma mi sono fermato con La Genesi di Shannara. Complice però un prezzo super scontato, ho preso Il potere della magia e nonostante qualche raro sprazzo di bontà, il libro non ha fatto che confermare quanto letto dal 2000 in poi (anzi, è andato anche peggio, dato che c'è quello dello young adult che non apprezzo); lo finirò, prima o poi, ma al momento è fermo a metà. Come è fermo da qualche mese La Spada della Verità di Goodking: ci sono certi dialoghi, ragionamenti e pipponi che fanno cadere le braccia.

Re: Che libri hai sul comodino?

Ben Lo Svelto ha scritto: 10) Notte dei coltelli / Ian C. Esslemont
Non è male, ma abituato allo stile di Erikson e alla complessità della saga Malazan, non mi ha soddisfatto al 100 %.
(Dato il nickname che porti, non mi sorprende che tu abbia questo libro in lista ;) )

Sto terminando la seconda trilogia su Thomas Covenant di Stephen R. Donaldson e la trilogia dei Lungavista di Robin Hobb.

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