Mi ripresento perché sono stato assente su questo forum per un lungo periodo, ma comunque non mi sento convinto di riuscire ad essere presente piuttosto spesso; ma di tanto in tanto mi farò vedere, soprattutto ora dato che essendo arrivato alla conclusione di almeno 2/3 manoscritti (in eterna fase di revisione), sto tentando una pubblicazione; e ricevere consigli da questo forum credo possa essermi utile.
Non amo tanto scrivere racconti (per questo poco ho frequentato e forse poco frequenterò l'officina creativa, ma ci proverò), ma testi più lunghi, e di solito i racconti che scrivo, o non mi piacciono e li abbandono (non mi dedico alla loro revisione, non li inserisco in eventuali raccolte di racconti, ecc.), oppure li espando quindi creando da essi dei romanzi.
Come già detto, sono oramai giunto alla conclusione di almeno 3 manoscritti. Il primo è tuttavia un mattone di 700 pagine, e anche complicato e comprensibile (a mio avviso) ad una platea di pochi intenditori, e al momento, pur avendolo inviato a qualche casa editrice (e pur dubitando che mi rispondano), una sua eventuale pubblicazione sarebbe secondaria. Gli altri due romanzi (appartenenti ad una stessa saga) sono di circa 300 mila battute, e per me sono una vittoria personale, nel senso, essere riuscito finalmente a creare qualcosa di molto più semplice, e, spero, possa essere apprezzato anche da un pubblico di ragazzi, ma non solo. Il mio genere preferito è principalmente realistico ma con miscugli fantasy e fantascientifici, ovvero elementi quotidiani mescolati con poteri "preternaturali" e tecnologie potenzialmente compatibili con la nostra epoca. Il primo di questi due li ho mandati ad alcune CE e proverò a partecipare a qualche concorso, il secondo è ancora in fase di revisione, ma essendo il sequel del primo, una sua eventuale pubblicazione sarà subordinata ad esso.
Intanto vorrei ringraziare la realtà di questo forum perché mi ha aiutato a comprendere cosa è davvero una casa editrice, scoprire che ne esistono alcune EAP (che in realtà non sono realmente case editrici) è stata per me una sorpresa. Anni fa ero addirittura convinto che bisognava sempre pagare per pubblicare, e per questo mi sentivo scoraggiato; e poi mi ero falsamente convinto che le case editrici NO EAP erano poche realtà che non riguardassero quelle grande (e invece era il contrario), e alla fine dopo un'attenta lettura ho capito la realtà. E stavo per un pelo mandando il romanzo ad una EAP (convinto non lo fosse), con siti molto facili da raggiungere (basta scrivere su Google "pubblicare manoscritto"), ma meno male che non l'ho fatto!
Mi ri-presento
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- gio set 26, 2024 5:27 pm
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