La maestra è un mostro e la scelta della prima persona azzeccatissima: è il detonatore del colpo di scena finale.
Fluido, ben articolato, ci accompagni dolcemente per corridoi e ricordi che prendono vita strada facendo.
Quello che, secondo me, funziona un po’ meno è la psicologia dei personaggi, quasi avessi avuto remore a guardarli dentro davvero, il che indebolisce moventi, indizi e soluzione.
Spiego.
Lei adotta una punizione che ritiene legittima ma che le sfugge di mano. Tuttavia, picchiare selvaggiamente e chiudere nel buio di una cantina il ragazzino che ti ha sputtanato ripetutamente, di suo contiene già tutta la ferocia di una vendetta estrema. Cosa che, per altro, affiora nella frase finale:
Adel J. Pellitteri ha scritto: «È vivo» dissi, «lasciami e te lo mostrerò.»Palese bugia, per questo deliziosamente inquietante, ha tutti i crismi di un finale aperto alla Psycho. Le premesse c’erano tutte.
Usi espressioni fascinosamente rétro come birbante o marachella che sembrano fatte apposta per nascondere l’inferno nell’animo di lei.
Forse sarebbe stato più organico qualche segnale di una frustrazione che poi diventa rancore e finalmente prende fuoco con la scintilla di una follia dissimulata.
E magari ci sarebbe stato anche più materiale per il confronto tra lei e Valerio, che però si accontenta di un tremore alle mani quando invece, evidentemente, qualcosa dentro gli ha sempre sussurrato quale fosse la verità. Tra gemelli non è raro.
Adel J. Pellitteri ha scritto: ... mi misi sul divano e, stremata com’ero, dopo un po’ mi addormentai.Hai voluto assolverla con l’ammissione di una Scelta sbagliata, affogando una sontuosa vendetta nel brodino dell’incidente e lasciando Valerio in bilico tra
Adel J. Pellitteri ha scritto: Non osava chiedere cosa fosse accaduto dopo, che fine avesse fatto suo fratelloe
Adel J. Pellitteri ha scritto: mi afferrò per le braccia scuotendomi con violenza, gli occhi inferociti, non riusciva a parlare.Insomma, potenzialità a barili, se solo avessi concesso alla maestra di rivelarsi quel mostro che prometteva di essere.