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Re: Perché si scrive?

Buon pomeriggio a tutti,

devo dire che mi ritrovo molto nei punti dall'1 al 6 di Levi ad eccezione, come pare per la maggior parte di noi, del n. 4.
I numeri 7 e 8 sono certamente una questione da un lato di fortuna e da un lato forse di talento innato o almeno una parte di me crede sia così.
L'abitudine spero di non raggiungerla mai mi dà l'impressione che sia la tomba della scrittura e la assimilerei al senso del dovere.

Mi piacciono molto invece gli spunti aperti come il  "vivere molte vite anziché una sola" nel mio caso, però, lo tramuterei in rivivere la mia vita facendo scelte più sagge e assennate o almeno provandoci oppure nel cercare di dare consigli per evitare errori classici in cui tutti noi, o quasi, ci siamo imbattuti.

Condivido, inoltre, lo scrivere per comunicare, per raccontare e per raccontarsi credo che sia uno dei principali ingredienti per produrre qualcosa di vero e autentico. Personalmente reputo molto importante regalare una parte di noi stessi al nostro testo anche se mi rendo conto che non sia sempre semplice e/o immediato.

La mia spinta a scrivere è arrivata durante la quarantena di marzo 2020. Inizialmente ho passato giorni e giorni a negare a me stessa il bisogno di dare luce a quello che era un desiderio a lungo tenuto nascosto: quello di raccontarmi ma, fortunatamente, alla fine l'istinto, il desiderio e il bisogno hanno prevalso e mi hanno regalato quello che oggi è il mio obiettivo: aver scritto il mio primo libro.

E quindi vi pongo un nuovo quesito, ammesso di non andare OT, qual è il motivo per cui avete iniziato a scrivere?

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