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Re: [MI148] Strano

ciao @L'illusoillusore ero sicura di aver lasciato un commento. 
Ci riprovo.
Nel complesso l'ho trovato un bel testo, che rispetta la traccia di mezzogiorno presentando il tema del "diverso escluso dai pregiudizi della piccola comunità" del quale illustri il disturbo senza dargli un nome, senza psicanalizzarlo e facendolo rimanere umano.
Mi sono piaciute molte le immagini che illustri, del Cristo e delle scale di Escher. 
L'unica cosa che non mi è chiara a livello del contenuto è: Lui viene incriminato della violenza subita da Anna?
Perché all'inizio credevo che fosse stata uccisa e lui fosse stato incriminato dell'omicidio, ma poi lui fa sapere che Anna ha segnalato più volte che non era stato lui. Quindi è viva.
Questo punto non mi è chiaro.
L ha scritto: È uno spingersi di case incombenti, talmente pigiate tra loro che basterebbe sfilarne via una per vederle ruzzolare tutte a terra. Loro e i panni perennemente stesi, sempre gli stessi come cinquant’anni fa.  
A livello formale ho solo due annotazioni da fare: la prima è che penso che visto che si sta parlando di case forse sarebbe meglio iniziare il periodo con "queste", al posto di "loro".
L ha scritto: la sua manina calda
Meglio "piccola mano" perché per Anna, anche se bambina, la mano è completamente formata. è un adulto a vederla come manina.

è un buon testo, che presenta una storia che collega la linea temporale del passato e del futuro attraverso la nipote, del quale ho apprezzato moltissimo le immagini che permetti di vedere attraverso gli occhi del protagonista.

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