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Re: Lacrime d’angelo

bestseller2020 ha scritto: @Nightafter ciao esimio amico
l'ho capito da tanto tempo. Sei un romanticone che si atteggia a uomo ruvido e senza peli sulla lingua. Sei un bellissimo carciofo, come quelli del nostro Campidano.  Talmente appuntiti da poterli usare come arma di difesa, ma che all'interno, custodiscono una bontà senza pari. Complimenti.
Va là che sono un grezzone, solo che ogni tanto me ne dimentico e faccio  una pausa.
Grazie della lettura e dei complimenti amico mio.  (y)

Re: Lacrime d’angelo

Mio buon @Filicheto 

La tua disanima sulla mia modesta composizione mi gratifica e confonde allo stesso tempo.
Mai avrei pensato che dai miei raffazzonati versi si potesse giungere a tanto profonde significanze filosofiche.
Mi duole lievemente che le lattine vuote che trovo, personalmente, una delle immagini più significative dello squallore esistenziale nello spazio domestico di un uomo abbandonato, non ti sia piaciuta.
Forse avrei dovuto sforzarmi maggiormente nello sforzo creativo, magari pensando ai cartoni vuoti della pizza, o le stoviglie sporche abbandonate sul lavello della cucina.

Grazie della lettura e del commento amico mio.
Un saluto.

Re: Lacrime d’angelo

Carissimo @Max91 

non posso che ringraziarti per questo gratificante e attento commento alla mia modesta poesiola.

"Ho pensato che la Vergine e il gessetto sul cielo del selciato (che bella immagine!) possano essere la dualità di un ricordo confuso fra il reale e l’ideale, visto che anche il cielo del selciato è un’immagine così bella proprio perché così ossimorica."

Questa immagine appartiene al ricordo d'una Vergine disegnata a gessetti colorati su un marciapiede del centro città da un eccellente madonnaro.
L'arista era davvero molto bravo e l'immagine era riuscita assai bene.
Poi ha iniziato a piovere e quella magia e tutto quel lavoro si sono dissolti nell'acqua.

Un saluto amico mio,  (y)

Lacrime d’angelo

[CP7] Luce d’estate - Costruttori di Mondi


Lacrime d’angelo


Lacrime d’angelo lavano la strada
confondono una Vergine dipinta
a gessetto sul cielo del selciato

lavano il mio viso dal tuo scontento
di valige pronte, dal mio ricordo
di porte aperte alle tue fughe

Lacrime d’angelo bagnano la via
cancellano i passi della la tua assenza
echi di stanze deserte e lattine vuote

rimane il tuo sapore di bacio
labbra di rossetto allo specchio
resti di cuore fissati nel vetro

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