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Re: I semi della Baba Jaga

Ciao @Parsifal 

Credo sia la prima volta che leggo qualcosa di tuo, devo dire che me ne dispiaccio, perché scrivi davvero bene, in ogni caso, meglio tardi che mai.
Il racconto è eccellente: hai mescolato con sapienza un tema da instant book come il conflitto russo-ucraino, senza entrare nel merito politico del fatto, ma facendo immergere il lettore nel dramma realistico di due soldati coinvolti in un episodio di scontro a fuoco.

Sei entrato con realismo ed efficacia narrativa nella psicologia del personaggio narrante, mostrandone, senza fronzoli epici le tensioni emozionali e la paura concreta, di chi si trova a vivere una situazione di combattimento estrema.
Dove il personaggio affronta in maniera diretta e violenta, un confronto tra l’esperienza virtuale di un addestramento a uccidere e la realtà, cruda e terrificante dell’uccidere o essere ucciso.

Ho trovato accurati anche i riferimenti alle armi di dotazione dei personaggi, che conferiscono una nota in più di realismo alla storia narrata.

Ottimo l’inserimento di un tema “occulto”, ispirato alla mitologia slava
che costituisce la spina dorsale della storia, conferendo una luce cupa e tenebrosa alla vicenda raccontata.
La Baba Jaga che si trova nelle fiabe russe, polacche, slovacche, bulgare, ceche e bielorusse: è una creatura leggendaria, un personaggio dei rituali magici, uno spirito della notte in Serbia, Croazia e Bulgaria.
Descritta come mostruosa vecchietta dotata di poteri magici, spesso paragonata a una strega o a un'incantatrice, è un personaggio per lo più negativo che a volte agisce in qualità di aiutante del protagonista del mito, spesso con funzioni iniziatiche.
Si tratta di una delle figure più enigmatiche e controverse del panorama mitologico europeo, la cui origine risale probabilmente all'Età proto-storica.

Tutti i miei complimenti per l’idea del soggetto e lo stile asciutto e ficcante con chi lo hai realizzato.

Un saluto e alla prossima.  (y)

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