Ciao @aladicorvo
Ho riletto solo oggi questo tuo racconto di alcuni mesi fa.
Un racconto che condensa un thriller in pochissimi caratteri.
Sapessi fare altrettanto farei la gioia dell’amico Poldo, che in tutti i contest a cui partecipo è costretto a curarsi un’ulcera, provocata dal
continuo eccedere nel numero dei caratteri presenti nei miei prolissi racconti.
Il racconto è decisamente conciso, benché (e mi costa ammetterlo) riesci a dimostrare che si possa scrivere una storia, se vogliamo, scarna fino all’osso, ma comunque munita di tutto ciò che occorre per la sua completezza.
Abbiamo il dramma di una donna alcolizzata, che annega nell’alcol il proprio inestinguibile rimorso, per aver causato (sempre con guida in stato d’ebrezza) la morte di alcuni famigliari.
Ora, nel leggere, mi e parso di capire che il perfido Zio Giacomo
viaggiasse nell’auto che si schiantò nell’incidente:
“Le tornò in mente quella notte di tanti anni fa.
Zio Giacomo, il padre di Anna, il marito di Elisa e lei, che guidava ubriaca.
L’auto precipitò dalla scarpata, si schiantò contro una quercia e prese fuoco.
Lei se la cavò, ma dentro le rimase uno squarcio infetto: la colpa di essere sopravvissuta. Lei sola.”
Poi mi ritrovo invece lo Zio Giacomo redivivo e tramutato in serial killer.
C’è qualcosa che forse non mi è chiara.
Un altro fatto che non mi è chiaro è del perché Zio Giacomo uccida la Giada Marinelli.
Mi dirai che è per poter tentare d’incolpare la nipote del delitto, ma questo lascia pensare che lo Zio sia anche fuori di testa, perché uccide una che non c’entra una cippa solo per creare la messinscena di un delitto compiuto dalla nipote alcolista.
Se Zio Giacomo è invece lucido, meglio sarebbe stato di creare una qualche ragione di profondo dissapore con la Marinelli, al fine di avere un buon motivo per ammazzarla, e inoltre prendere così i due piccioni con una fava: far fuori lei e incolpare la nipote.
Qualche riga in più ci avrebbe anche potuto spiegare come mai
il tentativo di far incriminare la nipote sia poi naufragato, tant’è che è costretto a farla fuori con le sue mani in quella umida cantina.
Vabbè ho apprezzato la decisa condensazione della storia, ma i dubbi sui suoi contorni mi sono rimasti.
Brava, alla prossima fatica. Ciao.
Re: [Slab6] Non uccidere.
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- Argomento: [Slab6] Non uccidere.
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- gio mar 30, 2023 10:54 pm
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