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Re: Labocontest n.5 - Discussione generale - Focalizzazione in terza persona

Raga,
a leggere le vostre sottili analisi, che ricercano al microscopio la focalizzazione del narratore, con dustinguo capillare, oltre che perdermi
come in un viaggio nel cuore dell'Amazzonia senza mappa nè Tam Tam, mi si incrociano gli occhi e mi viene mal di testa.
Qui lo scrivere non è più questione di forma corretta e di stile, ma richiede una formazione filosfica con tesi sulle teorie linguistiche di Saussure.
Abbiate pietà di noi poveri analfabeti funzionali :facepalm:

Re: Labocontest n.5 - Discussione generale - Focalizzazione in terza persona

Raga tardo come sono ho grosse difficoltà a "focalizzare" la modalità di scrittura che il contest propone di esplorare.
Come già detto in altro post, sono come quello che ritiene (con il condizionale dovuto) di saper andare in bicicletta, ma se qualcuno gli chiede come sta facendo, si confonde, perde l'equilibrio e casca.

Provo a semplificare quello che credo di aver inteso di questo narratore interno/esterno.
Voi che siete immensamente più svegli e sagaci di me, dovreste gentilmente confermarmi se ho capito o no.

Per cosa ho capito: io narratore racconto una storia impersonata da un ipotetico Carlo, di cui conosco la biografia personale e ogni intimo pensiero ed emozione. Per tanto lo guardo vivere e agire conoscendo ogni suo processo mentale.

Ditemi se ho capito o se sto fuori come un balcone.
Grazie  :facepalm: :s :P

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