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Re: [Lab2] La piscina

Ciao carissima @ivalibri 

 
Davvero molto bello questo racconto nel contenuto come nella scrittura.
La cronaca introspettiva ed empaticamente intensa di una crisi esistenziale che conduce la protagonista a tentare di togliersi la vita all’interno di una anonima piscina (credo, se non erro, ungherese).

Questa donna soffre il forte disagio di essere stata condotta a vivere in una realtà che le risulta aliena.
Non conosciamo gli antefatti di questo trasferimento, ma sappiamo che lei lo vive come una separazione violenta dalle sue radici, le restano solo frammenti di sensazioni e ricordi di una età felice perduta per sempre.
la sua vita trascorre in una sterile inerzia, priva di stimoli e speranze di futuro.
Una donna che vive una morte sociale e pertanto non ha più desiderio di vita.
La scelta di morire in una dimensione liquida, porta col senso di morte il desiderio di annullamento amniotico e primordiale, in fondo è il desiderio, per assurdo, di rigenerarsi in una nuova vita.

Il racconto riesce a donare in maniera fedele e credibile gli stati d’animo che accompagnano la protagonista nel suo disperato, ma allo stesso tempo lucido e quasi sereno di compiere il drammatico gesto estremo.

Grazie al cielo i tentativi di annegamento volontari, se poi si sa nuotare, difficilmente giungono a successo.

Ti faccio tutti i miei complimenti per questa perla che si aggiunge alla già nutrita collana di ottimi racconti che ci hai donato su queste pagine.

Un affettuoso saluto e un abbraccio.  <3

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