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Re: [LP23] Profumo di terra

Ciao @bestseller2020 

Bella e intensa questa poesia, densa anche nella sua sintetica stesura di energia e forza espressiva.
Il soggetto rimanda alla figura di un contadino, che personalmente sento d’immaginare avanti con l’età.
Il suo dialogo con la terra, che gli è amica e compagna, fonte di fatica, lavoro e anche nutrimento è affettuoso e grato.
La sua rigidità e stanchezza invernale porta alla mente i gesti rituali di un’esistenza, dove l’alternarsi delle stagioni richiede atti antichi che si ripetono uguali nell’arco di una vita legata alla cura della terra.

"Ti sei indurito al camminare dei miei passi
rigido e stanco di questo inverno
ma con animo d'uomo mi accingo adesso
a scioglierti nel cuore, preparare i semi."

La semina nuova, la terra dissodata che rianima il suo respiro e profumo fra le zolle rimesse alla luce, sono al contempo l’allegoria del ritorno alla vita dopo un lungo e infruttuoso periodo di sonno della coscienza.
E’ una metafora di rinascita e speranza, una primavera e una nuova stagione dell’anima.

"E con le mani ti prendo e raccolgo
friabile e generoso di quel profumo
del tuo respiro, tra le zolle brune,
la pioggia aspetterai"

Davvero bella, con un alito che definirei "classico" per la sua autorevolezza linguistica ed evocativa.

Complimenti amico mio, ciao alla prossima.

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