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Re: [Lab 7] International Klein Blue

Mina ha scritto: Una spiegazione c'è, ma è banale e in effetti hai ragione che non è sufficiente 
La loro missione è verificare cosa stia facendo la nazione nemica. La loro nazione ha già dei sospetti (di cui solo Yevgeny è al corrente), ma loro tre hanno il compito di verificare, ed effettivamente trovano questa misteriosa fonte di energia. Yevgeny ha comunicato il tutto alla madre patria e ora i tre possono morire: ha avvelenato gli altri due per assicurarsi che non tornassero a casa in qualche modo, visto che il tutto deve rimanere segreto.

Vai matto per gli happy end. Bravo! :lol:

Re: [Lab 7] International Klein Blue

Ciao carissimo @Mina 


Questo è un racconto decisamente bello, dove la parola “mistero” la fa da padrone.
Bello il racconto, ottimo il clima e la tensione di un viaggio verso l’ignoto, coinvolgente la descrizione dell’ambiente in cui avvengono i fatti, della tecnologia avveniristica che ci introduce nella science-fiction attraverso la porta principale.

Azione e suspense dall’inizio alla fine, come deve essere nei migliori racconti del “genere”.
Questo altro mondo, o dimensione parallela, è assolutamente intrigante, la sua rappresentazione assai efficace, così originale che davvero il lettore deve fare uno sforzo d’immaginazione per figurarselo.

E in fine, la fina: mistero nel mistero, rimangono aperte migliaia d’ipotesi, tante quante la mente del lettore per cultura personale o capacità immaginifica, sia in grado di produrre.
Ora pensando proprio a questo, mi sono posto la maliziosa domanda, se tu non abbia scelto questo finale interlocutorio proprio perché non avresti saputo che pesci prendere nel dover giustificare, razionalmente, ciò che era avvenuto.

Quindi senza troppo sforzarti, lasci all’ingenuo lettore, il compito e l’onere (assai gravoso) di capirci qualcosa in quelle morti improvvise, nel luogo sconosciuto in cui i disgraziati ricercatori son finiti, del perché cacchio siano stati votati a quella missione suicida, che per altro ha una conclusione di cui ci sfugge la finalità pratica.

Insomma mi pare che normalmente in questo genere di racconti, si diano al lettore maggiori ragguagli sulle ragioni di un disastro che avviene, magari facendo sì che il protagonista continui, tranquillamente, ad andare incontro alla sua fine predestinata, ma che insieme al lettore vi giunga con una illuminazione o rivelazione estrema del perché e percome debba tirarle.

Altrimenti uno scrive un racconto horror, con forze sovranaturali, di demoni o fantasmi, dove si sa che c’è poco da spiegare e vale tutto, perché siamo nella dimensione del fantastico del paranormale.

Bel lavoro, complimenti, ciao alla prossima. (y)

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