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Re: Che aspettative avere verso un editore piccolo?

@Wanderer sì è così, infatti le manda al macero. Perciò dicevo che la tiratura potrebbe fare illudere lo scrittore, mentre potrebbe ben essere una questione di bilancio.
A mio parere è più indicativo seguire che fanno le case editrici sui social e nelle fiere per capire il supporto che danno, piuttosto di guardare certi numeri. Non deve sorprendere che tanti autori conosciuti passano dalle super big a medi di qualità, proprio perché gli danno una mano a vendere. Meglio essere fra i titoli di punta di una casa più piccola che nel marasma di una più grande.

Re: Che aspettative avere verso un editore piccolo?

@Wanderer gli editori vendono al distributore, che paga subito. Poi, quando tornano indietro come invendute, l’editore deve restituire i soldi, oppure, e qui veniamo al punto, rivendere al distributore nuovamente mille/duemila copie di un altro libro. Il punto è che la casa editrice potrebbe preferire stampare copie che non venderà mai, piuttosto che restituire i soldi al distributore.
Pare una buffonata, ma siamo in Italia e tutto funziona così. Perciò non darei troppo peso al numero indicato nel contratto, perché non è indicativo di che fine faranno nella realtà quelle copie.
La situazione pare triste, ma è molto peggio.

Re: Che aspettative avere verso un editore piccolo?

@Wanderer
magari la metà facessero un preordine, in realtà gli ordini prima dell'uscita li fanno di solito solo le librerie amiche dell'editore e qualche altra interessata al testo per ragioni particolari.
Le librerie più attrezzate vedono i libri più venduti sul sistema e poi ordinano delle copie, quindi non rientranti nella tiratura iniziale. Ho letto di autori arrivare fisicamente pure pubblicando in self con Youcanprint, per dirne uno, perché la libreria ha verificato ottime vendite.
Insomma io non vedo tutta questa importanza della tiratura iniziale, ma mi interesserebbe conoscere il parere dei più navigati.

Re: Che aspettative avere verso un editore piccolo?

Io non gli darei tutto questo peso al numero minimo previsto da contratto, a meno che non sia ridicolo. L'editore stampa anche in base alle richieste (ordini) del distributore, quindi pure se nel contratto è previsto 100 di minimo ne può ben stampare di più. Tra l'altro dire che un libro va in ristampa fa comodo a tutti, ma questa è un'altra storia.
Un piccolo editore, pure se stampa mille o duemila copie, difficilmente le distribuisce fisicamente, è più facile che ne stampi parecchie per questioni di bilancio, piuttosto che di distribuzione reale. Certo, qualcuno potrebbe pensare che stampando mille copie poi vorrà venderle, ma la realtà dimostra che se le prende indietro mandandole al macero spesso e volentieri. Io non so se coi libri funziona come con le riviste e i quotidiani, lato sovvenzioni statali e simili, ma qualche dubbio mi viene. Magari qualcuno potrebbe togliermi il dubbio.
Anche chi ha la fortuna di avere più proposte dalle big ho sentito che spesso sceglie in base alla tiratura minima iniziale, ecco io sono perplesso che possa essere un paramento attendibile sulla distribuzione, perché pure in libreria vende chi è davanti, non chi ha più volumi sbattuti sul retro.
Oltretutto si sottovaluta il peso del digitale per molti editori. Francamente che un lettore compri un ebook piuttosto che un cartaceo a me non cambia nulla.
L'allarme sulla scarsa serietà di una casa per me è l'assenza di ristampe, se cercando non leggete mai che avviene allora bisogna pensare che stampano il minimo previsto e poi fuggono.
Alla fine, a prescindere dalla tiratura iniziale, è il numero medio di copie vendute in Italia a dover mettere paura allo scrittore.

Re: Che aspettative avere verso un editore piccolo?

In generale, vale come consiglio sempre e comunque, bisogna seguire le case editrici sui social, vedere cosa fanno e dove lo fanno. Se portano i propri testi fisicamente nelle fiere più importanti già spiega tutto.
E, soprattutto, comprate i loro libri prima di firmare il contratto. Vedrete la qualità del lavoro proposto.

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