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Re: Il vostro primo libro ossia la vostra prima pubblicazione

@Daniel P. nessuno deve sentirsi obbligato a pagare un servizio. Il consiglio che posso darti è trovare un conoscente affidabile per dare una guardata al testo e risparmiare.
Un paio di errori non sono un problema, li trovo pure in testi editati di grandi case editrici.
Dalla mia esperienza, per i titoli pubblicati in self, ho fatto tutto io con l'aiuto della mia compagna. I lettori mi scrivono con affetto, mai una lamentela. Ma bisogna farsi prima l'esame di coscienza per valutare se stessi e chi ci dà una mano.

Re: Il vostro primo libro ossia la vostra prima pubblicazione

@Daniel P. ma è giusto così, non è che un libro che vende tanto è per forza bello, mentre uno che vende poco è brutto, anzi spesso e volentieri è il contrario.
L’importante è scrivere come ci pare, considerando che si guadagna poco in rapporto al lavoro che c’è dietro, almeno è meglio fare di testa nostra.

Re: Il vostro primo libro ossia la vostra prima pubblicazione

@Silverwillow sono d’accordo con te, alla fine dipende da ciò che si desidera e dal perché si scrive. Personalmente ho l’ambizione di avere quanti più lettori è possibile, più di ogni altra cosa, e quindi scrivo pensando a questo, sperando di avere tante persone che mi ascoltino. Non scendo a compromessi con me stesso, perché è proprio la mia volontà che mi porta a scrivere in un certo modo. Ma è giusto che ognuno segua la propria strada, si può essere ben felici scrivendo solo per se stessi e va benissimo anche così, basta avere le idee chiare.

Re: Il vostro primo libro ossia la vostra prima pubblicazione

Daniel P. ha scritto: Cavolo, ma voi che scrivete romanzi come cavolo fate??  O_o O_o io ci sto mettendo tutto sto tempo per... soltanto diciamo, 180 pagine... (o meno, tolte le immagini :hm: ) cioè se dovessero essere 250, 300 pagine...  O_o
Per quanto mi riguarda posso dire che se per scrivere una storia di 100 pagine ci metti X, per scriverne una di 200 pagine ci vuole parecchio più che 2X.
Quando bisogna dare una quadra a un testo lungo sorgono tante problematiche e, pure se può sembrare assurdo, è difficile ricordare molte cose. Non facendo lo scrittore di mestiere, inoltre, i tempi si dilatano a dismisura e con essi le difficoltà a chiudere il cerchio.
Aspetto per nulla secondario è il modo in cui si scrive, trame lineari, dal punto di vista temporale, sono molto più semplici da portare avanti, rispetto a quelle con più linee di tempo.
Ora che ho già scritto diverse cose mi rendo conto dell’enorme fatica che ho fatto, soprattutto mentale, a terminare il mio primo romanzo (circa 500 pagine, più linee temporali, più punti di vista, più tipologie di scrittura) rispetto ad altre cose scritte dopo. L’unico modo per riuscire a concludere un’opera complessa e lunga è organizzarsi, appunti, scalette, schede dei personaggi, tutto aiuta. Ci ho messo 13 mesi, spinto dalla voglia di scrivere narrativa per la prima volta, e oggi mi sembrano pochissimi.
Trovo, invece, piuttosto semplice scrivere una storia lineare tra le 100 e 200 pagine. Avessi tempo a sufficienza potrei scriverne anche tre o quattro in un anno.

Re: Il vostro primo libro ossia la vostra prima pubblicazione

@Daniel P. non credo verrebbe bene uguale, io non ne farei un problema. Non tutti i libri sono commerciali, questo non vuol dire che siano meno belli e, del resto, le vendite non possono essere il metro di giudizio del successo per un prodotto di cultura, come dovrebbe essere un libro.

Re: Il vostro primo libro ossia la vostra prima pubblicazione

Daniel P. ha scritto: Scusate, magari non c'entra niente; ma mi chiedevo se il fatto che il mio libro, formato di 170/180 pagine, si legga, volendo, in soli due giorni... incida sulla qualità del libro, sempre secondo i giudizi (o i pregiudizi :D ) dei lettori :hm:               
O se il fatto che si legga in così poco tempo non ne giustifichi il prezzo :hm:                

Ma il fatto è che ci sono molte immagini, che sono miei disegni o mie fotografie.
Sì, il rapporto prezzo/pagine è molto considerato dai lettori. I libri più venduti, come quelli della Longanesi (Carrisi, Tuti) sono spesso di 400 pagine esatte, proprio nel senso che li editano evidentemente per farli diventare di quella lunghezza e proporli al prezzo massimo, circa 22 euro ad oggi. Chiaramente questo non fa testo per gli autori top di generi meno commerciali, che scrivono come gli pare (Coelho per dirne uno).
Per i comuni mortali l’obiettivo sarebbe di prezzare il proprio testo più basso rispetto ai famosi nel rapporto prezzo/pagine, purtroppo spesso non è possibile a causa dei costi di stampa. Il mio prossimo romanzo sforerà le 500 pagine e costerà 22 euro, proprio come i best seller del mio genere. Un autore questo lo deve capire e puntare a vendere soprattutto copie digitali, infatti ho scelto una casa editrice che pubblicherà il mio libro anche in ebook.
Sembrano dettagli, ma chi non ha un testo da proporre al prezzo gradito dai lettori si deve porre il problema.

Re: Il vostro primo libro ossia la vostra prima pubblicazione

Concordo con voi, per il mio primo romanzo ancora non ho accettato nulla visto quanto continuo a leggere (e l’ho terminato da più di un anno), nel frattempo il mio libro illustrato per bambini (pubblicato su Amazon) se lo leggono nei posti più assurdi del mondo, pure se in italiano.
Il primo romanzo lo tengo in stand by ancora un po’ per varie ragioni, ma a giorni pubblicherò un altro libro in self.
Non so voi, ma francamente non mi sento una banana che ha bisogno del bollino blu, scrivo per far leggere i miei lavori, vado semplicemente dove posso avere più lettori. 

Re: Il vostro primo libro ossia la vostra prima pubblicazione

Io ho iniziato a scrivere Il mio primo romanzo durante il lock down, finito in poco più di un anno e sta ancora aspettando la pubblicazione, lungo circa 500 pagine, nel frattempo ho vinto una bella targa che fa bella figura in vetrina. In attesa di qualche risposta sto provando con altri concorsi.
Poi ho scritto un libro illustrato per bambini che ho autopubbicato e qualche copia la sta vendendo, non so a chi. Ma le belle recensioni fanno piacere.
Dopo ho scritto un paio di racconti (gialli) per partecipare ai concorsi, perché credo sia la strada migliore per farsi strada. Per questi incrocio le dita.
Intanto scrivo il mio secondo romanzo, ma ci vorrà ancora un bel po’.
Se riesco vorrei partecipare al Tedeschi l’anno prossimo, ma mi serve un romanzo più corto, perché ha dimensioni precise il premio.
Come scritto sopra tra lo scrivere e il diventare famoso ci passa un mondo.

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