Ilaris ha scritto:
Infatti! Ma c'è una molla potentissima che spinge ancora la gente (noi esordienti siamo in tanti) a pubblicare con le micro (ma anche mini e midi) CE
che non fanno una mazza e non ti pagano neanche le royalty: l'orgoglio. Si vergognano di fronte ad amici e parenti ad autopubblicarsi. Meglio "Peracottaro Edizioni" in copertina, piuttosto che il proprio nome e basta.
Io credo dipenda pure da ciò che si scrive. Ho il mio primo romanzo ancora in cerca di editore e sto scrivendo il prequel e, per tante ragioni, preferisco un editore.
Poi ho scritto un libro illustrato per bambini e l’ho pubblicato in self, poter controllare tutto e fare quello che si vuole è un vantaggio enorme.
Adesso, tra una cosa e l’altra, sto tirando fuori un giallo a episodi, con disegni e cultura gastronomica. So che è un prodotto spendibile con le case editrici, ma so anche che su Amazon lo leggerebbero. Considerando che fare soldi coi libri, al giorno d’oggi, è un’utopia, almeno voglio farlo leggere a quante più persone è possibile e il paradosso è che è un obiettivo più semplice da raggiungere col self.
Dovrei stare anni a cercare e aspettare una casa editrice che mi faccia il cartaceo, l’ebook e che lo inserisse in unlimited. Da solo faccio tutto in qualche giorno.