bestseller2020 ha scritto: ven mar 24, 2023 6:13 pmCome a dire che ti sei immedesimata nella parte: Quercia Zaza! Buon lavoro e risultato. CiaoMi mancava questo nickname! Mi piace sì sì Sono vetusta abbastanza!
Grazie amico mio
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bestseller2020 ha scritto: ven mar 24, 2023 6:13 pmCome a dire che ti sei immedesimata nella parte: Quercia Zaza! Buon lavoro e risultato. CiaoMi mancava questo nickname! Mi piace sì sì Sono vetusta abbastanza!
Max91 ha scritto: mer mar 22, 2023 5:29 pm Una cosa che invidio un sacco a Zaza è la sua capacità di scrivere di cose così profonde con così tanta leggerezza (quella di Calvino!).Onorata di quest'accostamento, grazie @Max91
Max91 ha scritto: mer mar 22, 2023 5:29 pmQuesta delicatezza nella voce della Quercia mi ha accompagnato durante una poesia dai versi breve e incisivi e non mi sono neanche accorto che sono cresciuto con la persona con cui l'io lirico sta parlando, in poche strofe che raccontano una vita intera.Che bello per chi scrive sentire parole del genere!
Max91 ha scritto: mer mar 22, 2023 5:29 pmQuel primo verso, quel "Ti riconosco/sei quella bambina" è emblematico della voce della Quercia. La Quercia ricorda, ma per lei è un eterno presente. Lei ricorda, ma, rispetto a lei, la bambina con i suoi pochi anni non è cambiata. E i ricordi si susseguono e quasi mi sento quella bambina mentre ricordo ogni fantasia con cui ho decorato questo albero-casa. Che la quercia le sveli non mi dispiace, perché esistono con i ricordi che condivido con lei.A me, ha commosso questo commento e la frase che ho evidenziato è tanto vera per me che ti sono grata per avere colto anche questo messaggio.
E questo mi riporta alle bellissima rima della seconda strofa "verità/realtà", che sono quasi contrapposte: la verità della fantasia di una bambina non va in conflitto con "i perché della realtà", ma anzi ci accompagna, mentre cresciamo ad essi e la Quercia è lì a vegliare sul nostro cammino. Lei che ha visto così tante cose ed è diventata la custode della memoria più preziosa: l'infanzia, che non è perduta, solo riposta lì e quale modo migliore che rivivere quella magia se non con la scrittura?
Bellissima poesia, per certi versi è riuscita a commuovermi!
Adel J. Pellitteri ha scritto: mer mar 22, 2023 8:45 am @Poeta Zaza La tua splendida poesia è divisibile in due parti, le prime due strofe sono descrittive, l'albero ricorda la bambina che gli si arrampicava su, si affacciava al "balcone" – dove le fronde facevano da tenda – e con gli amici ascoltava il cinguettio degli uccellini, cresceva con le fiabe della nonna imparando la vita. La seconda parte è più lirica, sia come metrica che come argomento, la quercia scorge nella donna di oggi la voglia di recuperare un tempo passato, la magia di un racconto, e la invita a guardare il mondo ancora attraverso i suoi rami, ovvero la sua trascorsa fanciullezza. Bellissima la chiusa, la carezza è la giusta conclusione per questo incontro tra due nature che si sono amate.Grazie di @Adel J. Pellitteri .
Bravisssima
Adel J. Pellitteri ha scritto: mer mar 22, 2023 8:45 ame la invita a guardare il mondo ancora attraverso i suoi ramiPer resettarmi, spesso accolgo questo invito.
@Monica ha scritto: mar mar 21, 2023 8:56 pm Deliziosa questa prima parte della tua poesia. Dalle nostre parti oggi non se ne vedono più ma ricordo bene quando ero piccola il grande albero che ospitatava la “nostra casetta” dei giochi. Era un vecchio fico, ma la magia era proprio quella che hai descritto così bene.Perfetto il tuo commento, hai azzeccato tutti gli intenti dei miei versi. Per forza, hai abitato anche tu un albero-casa!
Mi sono piaciute un particolare le tendine a foglie e quelle fessure nel tronco che fungevano da scala.
Certo qui l’albero sembra voler togliere un po’ della magia di un tempo con quel suo ribadire che si tratta di una quercia, che non sono tende ma foglie.
Come dire, ora bambina sei cresciuta e mi vedi per quello che sono davvero.
Molto bella anche questa parte che sottolinea il desiderio di tornare alla freschezza e ingenuità dell’essere “bambina” delicata e commovente quella carezza materna della pianta nella chiusa finale.
Complimenti @Poeta Zaza
Canis ha scritto: mar mar 21, 2023 8:32 pm Che poesia leggera, per un attimo mi è sembrato di sentire anche io la brezza leggera tra le foglie della quercia e la carezza sulla pelle!Sì, @Canis , hai azzeccato il perché della rima a filastrocca. E il concetto della verità stretta che si dice ai bambini, al posto della larga verità, quella completa, che non capirebbero.
Una quercia che ricorda una bambina, quella bambina che torna, forse alla ricerca delle sensazioni dell'infanzia. Eppure sembra non averle mai perse del tutto: ancora insegue la magia e la poesia. Devo dire che ciò mi rincuora. Molto spesso si scrive di adulti divenuti cinici, mentre qui è diverso. Sapere che c'è una piccola bambina che non si è spenta dentro questa adulta è... bello.
Forse questo è il pezzo che mi convince un pochino meno, ha una rima che suona forse scontata rispetto al resto? Ma potrebbe essere voluto, dopottutto è una parentesi che richiama le fiabe e le filastrocche raccontate sotto l'albero.
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