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Re: [Lab6] Storia di Lina

@Monica ha scritto: Poi, una folata di vento improvvisa, gli aveva portato il suo odore.
Quella virgola dopo "improvvisa" stacca il soggetto dal verbo.
@Monica ha scritto: Ormai non le avrebbe più fatto male, né a lei né a nessun’altra, sorrise. 
Lo stupratore, prima di riconoscerlo per il tatuaggio, le aveva ricordato il violento ex. Perché questo pensiero sicuro, quell'Ormai?... Lei lo aveva ucciso? Lo aveva ridotto in condizione di non nuocere più a nessuno?
@Monica ha scritto: una coltello dalla lama lucente
@@Monica  :ciaociao:    :)

Storia della senzatetto sporca e inselvatichita che viene privata dal destino del piacere della vendetta, restando sola coi suoi fantasmi e il suo ultimo desiderio infranto.
Ben narrato, con i tuoi preziosismi di scrittura che avvincono il lettore. Trovo buona l'idea della trama costruita con flashback prima dell'epilogo a sorpresa.

Re: [Slab6] Storia di Lina

Ciao @@Monica   :)

Una domanda: narrerai in prima persona o in terza persona?

Nel primo caso, non potresti parlarne, ma nel secondo sì. Cioè, leggendo la sinossi mi piacerebbe già sapere se l'uomo ha riconosciuto anche lui la sua vittima. Se glielo abbia fatto capire sì o no può aspettare.
Inoltre, mi sembra importante dire l'età di Lina e quanti anni circa siano passati dallo stupro.

Un ultimo suggerimento. Lina resta sola coi suoi fantasmi. E se questi fossero "presi" dai fantasmi del morto?

:ciaociao:

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